VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Quanto è meglio il riprendere, e non proibir di parlare a chi con fessa (la colpa), che il nudrir l'ira! | 1 C’è un rimprovero che è fuori tempo, c’è chi tace ed è prudente. |
2 Un impudico eunuco disonora una verginella: | 2 Quanto è meglio rimproverare che covare l’ira! |
3 Cosi taluno iniquamente viola la giustizia. | 3 Chi si confessa colpevole evita l’umiliazione. |
4 Quanto buona cosa ell' è nella correzione dimostrar pentimento! perocchè così tu fuggirai il peccato volontario. | 4 Come un eunuco che vuol deflorare una ragazza, così chi vuole fare giustizia con la violenza. |
5 V'ha chi saggio dimostrasi col tacere: ed havvi chi è odioso per la intemperanza del parlare. | 5 C’è chi tace ed è ritenuto saggio, e chi è riprovato per la troppa loquacità. |
6 Uno si tace, perché non ha senno per parlare; e uno si tace, perché sa qual'è il tempo approposito. | 6 C’è chi tace, perché non sa che cosa rispondere, e c’è chi tace, perché conosce il momento opportuno. |
7 L'uomo saggio tacerà fino a un dato tempo; ma l'uomo vano, e l'imprudente non badano al tempo. | 7 L’uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno, il millantatore e lo stolto non ne tengono conto. |
8 Chi molto parla, farà danno all'anima propria, e chi si arroga ingiusto potere, sarà odiato. | 8 Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole, chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato. Com’è bello quando chi è biasimato mostra pentimento, perché così tu sfuggirai a un peccato volontario. |
9 La prosperità è un male per l'uomo scorretto: e i tesori trovati gli diveutan dannosi. | 9 Nelle disgrazie qualcuno può trovare un vantaggio, ma c’è un profitto che si può cambiare in perdita. |
10 Tal dono v'ha, che è inutile; e ve n'ha tale, che ha doppia mercede. | 10 C’è una generosità che non ti arreca vantaggi e c’è una generosità che rende il doppio. |
11 Taluno nell'esaltazione trova l'abbassamento; e a un altro l'umiliazione giova per innalzarsi. | 11 C’è un’umiliazione che viene dalla gloria e c’è chi dall’abbattimento alza la testa. |
12 Taluno compera molte cose a vii prezzo; ma poi gli tocca a pagarne il settuplo. | 12 C’è chi compra molte cose con poco e chi le paga sette volte il loro valore. |
13 Il saggio si rende amabile con sue parole, ma le grazie degli stolti sono gettate. | 13 Il saggio si rende amabile con le sue parole, ma le cortesie degli stolti sono sciupate. |
14 Il dono dello stolte non sarà utile a te; perocché egli ha sette occhi: | 14 Il dono di uno stolto non ti giova, e ugualmente quello dell’invidioso, perché è frutto di costrizione; i suoi occhi, infatti, sono molti invece di uno. |
15 Ei darà poco, e molti farà rimproveri, e aperta la bocca, getterà fuoco. | 15 Egli dà poco, ma rinfaccia molto; apre la sua bocca come un banditore. Oggi fa un prestito e domani lo richiede; quanto è odioso un uomo del genere! |
16 Egli è uno, che oggi da in prestito, e ridimanda domane: un tal uomo è odioso. | 16 Lo stolto dice: «Non ho un amico, non c’è gratitudine al bene che faccio». Quelli che mangiano il suo pane sono lingue cattive. |
17 Lo stolto non avrà un amico, e i suoi doni non saranno graditi: | 17 Quanti si burleranno di lui, e quante volte! Poiché non accoglie l’avere con spirito retto, e il non avere gli è ugualmente indifferente. |
18 Conciossiachè quelli, che mangiano il pane di lui sono falsi di lingua: e quanti, e quanto spesso si burleranno di lui? | 18 Meglio inciampare sul pavimento che con la lingua; è così che la caduta dei cattivi giunge rapida. |
19 Perché egli senza giudizio dona o quello, che dovea serbare, e quello ancora, che non doveva serbare. | 19 Un discorso inopportuno è come un racconto inopportuno: è sempre sulla bocca dei maleducati. |
20 Le cadute della lingua fallace, sono come di chi cade dal tetto; così repentina sarà la caduta dei cattivi. | 20 Non si accetta un proverbio dalla bocca dello stolto, perché non lo dice mai a proposito. |
21 L'uomo sgraziato è come una favola senza sugo di quelle, che van sempre per le bocche di gente mal allevata. | 21 C’è chi è trattenuto dal peccare a causa della miseria e quando riposa non avrà rimorsi. |
22 La parabola non ha grazia in bocca dello stolto, perché egli la dice fuori di tempo. | 22 C’è chi si rovina per rispetto umano e di fronte a uno stolto si dà perduto. |
23 V'ha chi non pecca, perché non ne ha il modo, e si cruccia di stare nell'inazione. | 23 C’è chi per rispetto umano fa promesse a un amico, e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico. |
24 V'ha chi manda in rovina l'anima propria per uman rispetto, e la rovina in grazia di un imprudente, e per riguardo ad un tal uomo si perde. | 24 Brutta macchia nell’uomo la menzogna, è sempre sulla bocca dei maldicenti. |
25 V'ha chi per uman rispetto promette all'amico, e il guadagno, che ne ha, è di farselo gratuitamente nimico. | 25 Meglio un ladro che un mentitore abituale, tutti e due avranno in sorte la rovina. |
26 Pessimo vitupero dell'uomo ella è la bugia, ma questa sta di continuo nella bocca dei male allevati. | 26 L’abitudine del bugiardo è un disonore, la vergogna che si merita è sempre con lui. |
27 E men cattivo il ladro, che il mentitore perpetuo: tua e l'uno, e l'altro avranno in retaggio la perdizione. | 27 Chi è saggio nel parlare si apre una strada e l’uomo prudente piace ai grandi. |
28 I costumi de' mentitori sono disonorati, e si sta sempre con essi la loro ignominia. | 28 Chi lavora la terra accresce il suo raccolto, chi piace ai grandi si fa perdonare i suoi torti. |
29 Il saggio col suo parlare si accredita, e l'uom prudente sarà accetto ai magnati. | 29 Regali e doni accecano gli occhi dei saggi, come bavaglio sulla bocca soffocano i rimproveri. |
30 Chi coltiva la sua terra, farà più alto cumulo di grasce: e chi fa opere di giustizia sarà esaltato; e chi è accetto ai magnati, fuggirà l'iniquità. | 30 Sapienza nascosta e tesoro invisibile: a che servono l’una e l’altro? |
31 I regali, è i donativi accecano gli animi de' giudici, e rattengono le loro riprensioni, facendoli come mutoli. | 31 Meglio l’uomo che nasconde la sua stoltezza di quello che nasconde la sua sapienza. |
32 La sapienza, che si tiene occulta, e il tesoro, che non si vede, a che giovano l'una, e l'altro? | 32 È meglio perseverare nella ricerca del Signore che essere un libero auriga della propria vita. |