Ecclesiastico - 39

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Occasioni del saggio: e opere insigni di lui, e perpetuità del suo nome. Benedire Dio in tutte le opere sue. A lui niente è occulto. Benedizione di Dio sopra i buoni; ira contro i cattivi. Tutto torna in bene pe' buoni, in male pe' cattivi.

1Il saggio indagherà la sapienza di tutti gli antichi, e farà studio nei profeti.
2Raccoglierà le spiegazioni degli uomini illustri, e insieme penetrerà le sottigliezze delle parabole,
3Estrarrà la sostanza degli oscuri proverbi, e si occuperà nello studio degli enimmi allegorici.
4Egli assisterà in mezzo ai magnati, e starà dinanzi a quei, che presiedono.
5Egli passerà nei paesi di stranie genti per riconoscere quel, che v'è di bene, e di male tragli uomini.
6Egli di buon mattino svegliandosi, il cuor suo rivolgerà al Signore, che lo creò, e nel cospetto dell'Altissimo farà sua orazione.
7Aprirà la sua bocca ad orare, e ehiederà misericordia pe' suoi peccati;
8Perocché se il gran padrone vorrà, lo riempierà di spirito d'intelligenza:
9Ed egli spanderà come pioggia gli insegnamenti di sua sapienza, e al Signor darà lode nella orazione:
10E metterà in pratica i consigli, e i documenti di lui, e mediterà gli occulti giudizi di lui.
11Egli esporrà pubblicamente la dottrina, che ha apparata, e nella legge del testamento porrà sua gloria.
12La sapienza di lui sarà celebrata da molti, e non sarà dimenticata in eterno.
13Non perirà la memoria di lui, e il suo nome sarà ripetuto d'una in altra generazione.
14La sua sapienza sarà predicata dalle nazioni, e le lodi di lui saran celebrate nella Chiesa.
15Finché egli viverà, avrà maggior fama, che mille altri, e se anderà al suo riposo, ciò sarà utile a lui.
16Io seguiterò ad esporre i miei pensieri, perocché io son ripieno come di sagro furore.
17Una voce dice: Ascoltate me, progenie di Dio, e germogliate come un rosaio piantato lungo la corrente dell'acque.
18Spandete soave odore come l'albero dell'incenso.
19Buttate fiori simili al giglio, spirate odori, gettate amene frondi, e date cantici di laude, e benedite il Signore nelle opere sue.
20Magnificate il suo nome, e date lode a lui colle parole di vostra bocca, e co' cantici delle vostre labbra, e al suon delle cetere, e così direte in lodandolo:
21Tutte le opere del Signore sono buone grandemente.
22Alla parola di lui l'acqua si stette come in una massa, e come in un serbatoio di acque a una parola della sua bocca.
23Perocché tutto divien favorevole quand'ei comanda, e la salute, ch'ei da è perfetta.
24A lui sono presenti le azioni di tutti gli uomini, e nissuna cosa è celata agli occhi di lui.
25Egli vede da un secolo all'altro, e nissuna cosa è mirabile dinanzi a lui.
26Non occorre dire: Che è questo? ovvero, che è quello? perocché ogni cosa a suo tempo verrà a proposito.
27La benedizione di lui è come un fiume, che inonda:
28Come il diluvio inzuppò l'arida terra, cosi l'ira di lui prenderà possesso delle genti, le quali non lo hanno cercato.
29Siccome egli le acque converse in siccità, e il fondo rimase asciutto, e la via fatta da lui fu comoda al loro viaggio, cosi i peccatori per effetto dell'ira di lui vi trovarono inciampo.
30I beni furon fatti pe' buoni fin da principio, e parimente pe' malvagi i beni, e i mali.
31La somma di quel, che è necessario alla vita dell'uomo, ell'è l'acqua, il fuoco, e il ferro, e il sale, il latte, la farina di frumento, e il miele, e il grap polo dell'uva, e l'olio, e il vestimento.
32Tutte queste cose sono un bene pe' santi; ma per gli empj, e pe' peccatori si convertono in male.
33Vi son degli spiriti creati ministri di vendetta, i quali nel loro furore fan soffrire continuamente i loro flagelli:
34Nel tempo della perdizione metteran tutto fuora il loro potere, e placheranno il furore di lui, che gli ha creati.
35Il fuoco, la grandine, la fame, la morte, tutte queste cose furon fatte per gastigo:
36Come i denti delle fiere, gli scorpioni, e i serpenti, e la spada vendicatrice, che stermina gli empj.
37Al comando di lui esulteranno, e staran sulla terra preparate al bisogno, e venuto il tempo non trasgrediranno la sua parola.
38Per questo fin da principio io restai persuaso, ed ebbi questo sentimento, e questo fisso pensiero, che io lascio scritto.
39Tutte le opere del Signore son buone, e ciascuna opera fornirà egli nell'ora sua.
40Non occorre dire: Questa cosa è peggiore di quella; perocché tutte le cose saranno approvate a suo tempo.
41Or voi con tutto il cuore, e a piena bocca lodate insiememente, e benedite il nome del Signore.
Note:

39,1:Il saggio indagherà ec. Viene adesso a descrivere le occupazioni di un uomo, il quale fa professione di cercare la sapienza. Egli adunque non si contenta di ascoltare i maestri del suo tempo, ma fa diligente ricerca sopra gli scritti degli antichi dottori, e particolarmente fara studio sopra i profeti, perchè gli scritti loro essendo stati dettati dallo Spirito del Signore, la scienza, che insegnano, è tutta pura e santa e divina. Pel nome di profeti si intendono qui tutti gli Scrittori sacri, i libri de' quali come divinamente ispirati erano venerati dalla Chiesa Giudaica. Lo studio di questi è stata e sarà sempre la occupazione più dolce e gradita de' santi.

39,3:Degli enimmi allegorici. Ne abbiam veduti esempi nel libro dell'Ecclesiaste e altrove.

39,4:Assisterà in mezzo ai magnati, ec. Si ha qui un'altra maniera di apparar la sapienza, che è di conversare con quelli, che sono giustamente incredito di possederla, e questi si trovano nelle corti de' principi, dove si suppone, che si trovi il fiore di tutta una nazione, e i personaggi più venerabili per capacità naturale e per istu dio e per esperienza.

39,5:Passerà nei paesi ec. Il viaggiare ancora per vedere e considerare i costumi degli uomini, e trattare co'sa pienti di varie nazioni, fu considerato sempre come cosa di grande utilità per l'acquisto della sapienza. Per riconoscere quel che v'è di bene ec. Il bene per imitarlo, il male per fuggirlo. Ovvero: per conoscere quello che è utile, quello che è dannoso a farsi.

39,6-7:Egli di buon mattino svegliandosi, ec. Ecco di tutti i mezzi il più importante e il più utile e più sicuro, cominciare lo studio di ogni giorno. Alla orazione a Dio Creatore, e domandargli specialmente, che purghi e mondi il cuore dalle colpe, affinchè degno albergo di venga della sapienza. E con gran senso dice: aprirà la sua bocca ad orare, significando l'intenso affetto dello spirito, con cui l'uomo saggio e timorato esporrà le sue suppliche.

39,9:Al Signore darà lode nella orazione. Renderà grazie al Signore della sapienza conferitagli, come di un dono del gran Padrone, nulla attribuendo a sè del bene, che potrà aver fatto con essa nei prossimi, non cercando di essere egli lodato, ma a Dio bramando che da tutti sia data lode.

39,10:E metterà in pratica ec. Ho procurato di esprimere nella versione il vero senso di questo versetto, che è tale: il savio farà uso delle cognizioni e de' lumi ricevuti da Dio, ne farà uso per la pratica, per ben ordinare la sua vita, e nelle cose difficili consulterà con gran sollecitudine gli occulti giudizi e le volontà del Signore per adempirle in ogni cosa.

39,14:La sua sapienza sarà predicata dalle nazioni, ec. Anche presso le straniere nazioni si parlerà della sapienza dell'uom saggio, di cui saran lette le opere non dentro i soli confini della Giudea, ma in ogni parte della terra. Già da gran tempo gli scritti de' sapienti Ebrei erano nelle mani di molte nazioni, e lo stesso, anzi molto più si vede accaduto degli scritti de' sacri Evangelisti e degli Apostoli del Signore.

39,15:Ciò sarà utile a lui. Perchè anderà a ricevere eterno premio di sue fatiche nel cielo.

39,16:Son ripieno come di sacro furore. Son pieno di entusiasmo e di spirito di Dio, da cui sono spinto a parlare.

39,17-18:Una voce dice. Ovvero, la sapienza, lo spirito fa udir questa voce: ascoltatemi e obbedite a me voi, che siete figli dell'Altissimo Iddio, voi Israeliti, voi fedeli, e qual rosaio piantato presso le acque correnti producete frutto di laudi al Signore, frutto odoroso e grato, come sono le rose, e come l'albero dell'incenso spandete il buono odore delle virtù, e particolarmente della vostra gratitudine ai benefizi di Dio.

39,19:Buttate fiori simili al giglio, ec. Producete fiori di ogni virtù, talmente che come un giglio siate splendenti pel candore della purità e della innocenza di vostra vita: gettate amene e graziose frondi mediante la modestia e compostezza de' vostri costumi: così sarete degni di cantare le laudi di Dio, e di benedirlo per tutte le opere sue.

39,22:Alla parola di lui l'acqua si stette ec. Parla di quello che avvenne al mare rosso e al passaggio del Giordano: ovvero allude a quelle parole di Dio: si radunino le acque in un sol luogo. Gen. I. 9.

39,23:Quand' ei comanda, ec. Quand'ei comanda, divengon favorevoli e utili all'uomo le cose più avverse: e quand'egli vuol salvare, nissuno può intaccare o diminuire la salute, ch'ei dà all'uomo; nissuno nuoce a chi Dio vuol salvare.

39,25:E nissuna cosa è mirabile. Nulla è nuovo o insolito per lui, che tutto fece e tutto vede.

39,26:Non occorre dire: Che è questo? ec. L'uomo ignorante e superbo, non vedendo il perchè Dio abbia fatte alcune cose, si avanza talora fino a criticare le opere di Dio, delle quali non vede il fine. Sappi, o uomo superbo, che tutto a suo tempo si conoscerà esser fatto con gran sapienza, e molto a proposito, e per fini degni di Dio. Reprimi adunque la tua vann curiosità, e adora Dio anche nelle cose e negli avvenimenti, che tu non intendi.

39,27:La benedizione di lui ec. La beneficenza di Dio, quasi fiume gonfio che trabocca, ha inondata la terra, la quale dei doni di lui è tutta ripiena.

39,28:Come il diluvio inzuppò ec. Come il diluvio inzuppò e per lungo spazio di tempo dominò la terra, così l'ira di Dio si poserà sopra le nazioni infedeli, che non hanno cercato lui, e noll'hanno riconosciuto nè adoralo.

39,29:Siccome egli le acque converse in siccità, ec. Parla del passaggio del mare, dove Dio divise le acque, e, ridotto a secco il fondo del mare, aperse via diritta agli Ebrei per andare alla opposta riva, e dove Faraone co' suoi trovò inciampo e rovina. Così di una stessa cosa si vale Dio a liberare i fedeli e a castigare gli empi.

39,30:I beni furon fatti pe' buoni. Dio, creato l'uomo nella giustizia, lo ricolmò e lo circondò, per così dire, d'ogni sorta di beni nel paradiso terrestre: l'uomo peccò e meritò tutti i mali; ma Dio per sua bontà gli diede e dei beni e dei mali, e gli pose davanti la vita e la morte, il paradiso e l'inferno, dandogli co' mali stessi il modo di espiare i suoi falli. Quella parola da principio indica, che si parla dell'uomo al primo tempo di sua creazione: il Greco ha solamente: i beni furon fatti pe' buoni da principio: così i mali pe'peccatori.

39,31-32:La somma di quel che è necessario ec. Novera il Savio le cose o assolutamente necessarie o più opportune ed utili alla vita umana, le quali sono comuni a'buoni e a' cattivi, ma i buoni ne usano in bene per lor salute, i cattivi in male per loro perdizione; conciossiachè fanno servire le creature di Dio alla loro lussuria, alla gola, alla superbia ec. Al contrario tutto coopera al bene di quelli che amano Dio, Rom. VIII. 18; e tutto è mondo per que' che son mondi, Ad Tit. I. 15. Vedi anche Sap. XIV. II.

39,33:Vi sono degli spiriti ec. Parla degli spiriti cattivi, dei demoni, ministri dell'ira di Dio e di sue vendette, i quali per l'odio e pel furore, che hanno contro degli uomini, fan soffrire continuamente i loro flagelli a' cattivi, secondo gli ordini di Dio, e in questo mondo e nell'altro. Si serve Dio talora anche degli Angeli buoni quasi di ministri di sua giustizia, come si è veduto Gen. XIX. II., IV. Reg. XIX. 35.; ma per lo più i demoni sono gli esecutori dei decreti di lui contro de' peccatori.

39,34:Nel tempo della perdizione ec. Nel tempo fissato, stabilito da Dio per la distruzione degli empi, questi spiriti metteran fuora tutta la lor possanza, e colla punizione degli empi calmeranno l'ira del lor Creatore. Vedi Psal. CV. 30.

39,37:Al comando di lui esulteranno, ec. Dipinge la somma prontezza e obbedienza di tutte le creature a eseguire le volontà del loro Fattore e Signore.

39,38:Per questo..., io restai persuaso, ec. Considerato avendo, che tutte le opere di Dio sono effetti di somma possanza e bontà verso de' buoni, di giustizia e di severità contro i cattivi, per questo fin da principio io restai persuaso e a mente posata convinto di questa verità, la quale io ripeto e lascio per iscritto, vale a dire, che le opere di Dio tutte, quante sono, son buone, ed egli ciascuna delle sue opere fa nell'ora e nel tempo, in cui è opportuno e conveniente, che ella sia fatta.

39,40-41:Non occorre dire: Questa cosa ec. Nissuna cosa ha fatto Dio, che possa intaccarsi o riprendersi; ma tutto è ben fatto ed è buono e degno di lode, benchè alla superbia e ignoranza nostra sembri talora il contrario ma questa verità conoscerassi pienamente a suo tempo, e allora tutte le opere di Dio saranno da tutti approvate. Voi uomini fedeli, non aspettate quel tempo a lodare Dio e benedirlo, ma fin d'adesso lodatelo e beneditelo e colla bocca e col cuore.

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