Note:

45,1:Mosè amato da Dio, ec. Tragli uomini di misericordia, de' quali parlò alla fine del capo precedente, pone con gran ragione Mosè celebrato da Dio per l'altissima sua virtù Num. XII. 6.

45,2:Lo fe' simile a' santi. Ai patriarchi santissimi, Abramo, Isacco, Giacobbe ec.
Ed egli colla sua parola calmò le piaghe ec. Le terribili, mostruose piaghe, colle quali Dio alle preghiere di Mosè puniva gli Egiziani, Mosè colle sue preghiere le faceva cessare.

45,3:Nel cospetto dei re. Dinanzi a Faraone, e dinanzi ad Agag re di Amalec, Og re di Basan e Sehon re degli Amorrei, vinti da lui e spogliati de' loro regni. E gli diede i comandamenti ec. Sul Sina dove gli diede le tavole della legge, e gli fe' vedere di passaggio la sua gloria, Exod. XXXI. I. 12.

45,4:Mediante la sua fede e mansuetudine. La mansuetudine se non fosse congiunta colla fedeltà dovuta a Dio, sarebbe difetto. Mosè era fedelissimo a Dio e mansuetissimo verso il prossimo, Num. XII. 3. 7. Questa mansuetudine non di natura nè di temperamento, mn effetto della grazia e della carità, questa mansuetudine congiunta colla fedeltà a Dio santificò Mosè, e fu cagione ch'ei fosse eletto tra tutti gli uomini per condottiere del popolo del Signore.

45,5-6:Onde egli udi lui, e la sua voce, ec. Mosè udì Dio, cioè la voce di Dio sul Sina, e fu fatto da Dio entrare nella nube, o sia caligine, nella quale si occultava lo stesso Dio, e dove parlò Dio a lui come un uomo parla col suo amico. Ivi egli diede a lui i comandamenti, e la legge, che è detta legge di vita sì perchè insegnava agli uomini la maniera di vivere per piacere a Dio, e sì perchè avea per premio la vita e temporale e anche eterna quando fosse osservata spiritualmente mediante la fede e la carità.

45,8:Con lui fermò un patto eterno. Tutta la tribù di Levi essendo consacrata al Signore, della tribù stessa Dio elesse Aronne e lo sublimò con dare a lui il sacerdozio e il pontificato della nazione Ebrea ordinando con patto im mutabile, che nella famiglia di Aronne stesse sempre questa grandissima dignità.

45,9:E gli messe a' fianchi cingolo di gloria, ec. Viene a parlare de' principali ornamenti, dei quali era decorato il sommo Sacerdote, i quali egli solo portava, e non li portava, se non quando era nel tempio. Parla in primo luogo del cingolo, che era ricchissimo. Vedi Exod. XXVIII. 4.

45,10:E gli dicde la veste tatare e le brache ec. Per la veste talare, altrimenti podere, si intende la tonaca iacintina, che scendeva fino a terra, alla qual tonaca erano attaccati i sonagli. Vedi lo stesso luogo dell'Esodo, dove tutte queste cose sono descritte.

45,12:Il razionale santo ec. Questo razionale, ovver pettorale fatto da un artefice saggio, che fu Beseleel, è de scritto Exod. XXVIII.

45,13:E per memoria di esse. Affinchè il pontefice ornato del razionale, presentandosi a Dio, anche prima di parlare rammentasse al Signore le dodici tribù, i nomi delle quali portava scolpiti nelle pietre preziose incastrate nel medesimo razionale.

45,14:Una corona di oro sopra la sua mitra, ec. Questa mitra era una benda, che cingeva la testa del pontefice, dalla quale pendeva sulla fronte di esso una lamina d'oro (detta qui corona), nella quale era scritto, la santità del Signore, come si è veduto Exod. XXVIII. 16. Dice perciò, che questa lamina portava impresso, o scolpito, il sigillo di santità.

45,16:Nissuno straniero se ne vestì. Tutti gli ornamenti propri del pontefice erano per lui solo, e pe' suoi successori nella stessa dignità.

45,17:I suoi sacrifizi furono in ogni di consunti dal fuoco. Aronne consacrato pontefice da Mosè offerse il suo primo sacrifizio, e Dio in segno di approvazione mandò un fuoco dal cielo, che consumò gli olocausti come sta scritto Levit. IX. 23. Questo fuoco mantenuto dipoi per petuamente nel tabernacolo servì a tutti gli altri sacrifizii, e particolarmente al sacrifizio perenne, che si offeriva ogni giorno mattina e sera. Tale sembra essere il senso delle parole del Savio.

45,18:Mosè empiè le sue mani. Mosè consacrò Aronne mettendogli nelle mani gli strumenti del suo ministero, e le parti delle vittime, che a lui appartenevano, e ungendolo coll'olio santo, e tingendolo col sangue della vittima im molata per la consacrazione: sparse l'olio sulla sua testa e toccò col sangue l'orecchia e la palma della mano. Vedi Levt. VIII. 26. 27., v. II. 12. 23.

45,19:Fu eterno come i giorni del cielo ec.Il patto del sacerdozio stabilito da Dio con Aronne e colla sua stirpe, non in altro senso fu patto di durata eterna come i giorni del cielo, se non in quanto il sacerdozio d'Aronne era figura del sacerdozio di Cristo, sacerdozio veramente sempiterno come lo chiama l'Apostolo Hebr. VII. 24.

45,21:E gli diede autorità intorno a' suoi precetti, ec. Grandissima era l'autorità del pontefice in tutte le cose concernenti la religione e l'osservanza della legge divina, e anche nelle cose civili. Quanto a quella autorità, di cui qui si parla, il pontefice era l'interprete naturale della legge, e in tutti i dubbi, in tutte le difficoltà si ricorreva a lui per averne la soluzione. Vedi Deuter. XXVII. 8.

45,22-24:Ma essendosi mossi contro di lui ec. Parla della ribellione di Core, Dathan e Abiron, de' quali Dathan e Albiron erano della tribù di Ruben, e perciò dice, uomini estranei, cioè che non potevano avere pretensione alcuna al sacerdozio collocato da Dio nella tribù di Levi; Core però era di questa tribù, e perciò la parola alieni si potrebbe anche tradurre emoli, avversari di Aronne. L' invidia di vedere in tal guisa distinta la famiglia di Aronne fu quella, che spinse costoro all'ammutinamento di cui furono sì terribilmente puniti. Vedi Num. XVI. I. 2. ec. Fece orrendi prodigi contro di loro. In terra si aperse, e inghiottì i capi della ribellione, e il fuoco uscito dal tabernacolo divorò que' dugento cinquanta, i quali ardirono di offerire l'incenso.

45,25:Gli assegnò l'eredità. Questa eredità propria e particolare d'Aronne sono le primizie, le decime, e la parte de' sacrifizi offerti al Signore. Quanto a quello, che qui si dice, che Dio di nuova gloria ornò Aronne, può riferirsi al miracolo della verga di Aronne, che gettò le sue frondi e fiori. Vedi Num. XXVII.

45,26:Mangeranno de' sacrifizi. In tutti i sacrifizi la legge dava ai sacerdoti la loro porzione: nell'olocausto istesso restava ad essi la pelle della vittima.

45,27:Non ha possessione nella terra delle genti. La tribù di Levi non ebbe parte nella distribuzione della terra delle nazioni di Chanaan. Vedi quello, che si è detto Nunn. XXXV. I. 2. ec. XVIII. 20. Dio voleva essere la porzione e l'eredità de' suoi ministri.

45,28-29:E il terzo in tanta gloria. Ad Aronne succedette nel pontificato Eleazaro, ed Eleazaro succedette Phinees. Il suo zelo per l'onore di Dio si fe' vedere quando moltissimi Israeliti essendosi dati a peccare e idola trare colle figlie di Madian, egli si fece capo di quelli, che fecer vendetta dell'onor di Dio. Vedi Num. XXV. Collo star costante nella ignominia della nazione: col diportarsi da uom costante e fedele nella ignominiosa prevaricazione del popolo perduto nella fornicazione.

45,30:Fece con lui un patto di pace: Num. XXV. II.

45,31:Così fu il patto con David re ec. Paragona il patto che fece Dio con Phinees intorno al pontificato, col patto, ch'ei fece con Davidde riguardo al regno d'Israele; perocchè e l'uno e l'altro patto di Dio è grandemente onorevole pel suo popolo. Come Dio diede a Phinees il sacerdozio sempiterno, e l'autorità somma nelle cose spirituali; così a Davidde diede il regno, e l'autorità somma nel governo temporale, affinchè i pontefici fossero una sorgente di sapienza, e maestri autorevoli e santi di celeste dottrina a tutto il popolo, e i regi amministrino la giustizia, affinchè non si perda giammai il bene, e la felicità conceduta da Dio a Israele; onde la gloria di Phinees e quella di Davidde sarà eterna presso la loro nazione per ragione di ambedue questi patti.