VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
1,2:Parla a' figliuoli d'Israele, ec. Eretto già il tabernacolo, e preparate tutte le cose necessarie al culto della religione, restava, che Dio si spiegasse intorno a' riti, e alle cerimonie, colle quali voleva essere onorato nel suo tabernacolo; e ciò egli fa adesso, prescrivendo questi riti a Mosè, e ordinando a lui di notificarli al popolo. Dio volle degli Ebrei i sacrifizj egli animali per ritrarre questo popolo inclinatissimo all'idolatria dal culto de' falsi dei; e perché egli avesse continuamente davanti agli occhi l'idea del sacrifizio di Cristo, dal quale solo ottener poteano la remissione de' lor peccati. Ora a questa remissione non potevano per venire per mezzo di que' sacrifizj, i quali appunto per questo si reiteravano sovente, perché eran impotenti per se stessi a santificare, come notò l'Apostolo, Heb. X. 1. 2. ec. Gli stessi sacrifizj, e l'uccisione delle vittime serviva a far loro comprendere la gravezza de' loro peccati, pe' quali si offerivan quegli animali, e pe' quali ancora doveva offerirsi quell'ostia d'infinito merito, la quale un dì dovea succedere, e tenere con immenso vantaggio il luogo di tutte le altre.
Chiunque di cui vorrà afferire ec. Parlasi di un sacrifizio spontaneo di bovi, o di pecore: sotto il nome di pecora intendonsi anche le capre. Dio destino pe' suoi sacrifizj, tragli animali terrestri, il bue, la pecora, la capra: tra' volatili, la colomba e la tortora, e qualche altro piccolo uccello. Questi animali e si trovavano facilmente, e avean ciascheduno delle relazioni particolari con quella vittima, per cui tutte queste erano ordinate; così il bue figurino la pazienza, e i travagli di Cristo, la pecorella dinotava l'innocenza, ec.
1,3:Se l'oblazione di lui sarà un olocausto, ec. Questa voce Greca olocausto significa una vittima, che si consuma! interamente sul fuoco. Gli Ebrei chiamano questo sacrifizio con un nome, che dinota l'alzarsi, che fa questa vittima verso del cielo, essendo ridotta in fumo.
E questo di mandra. Cioè di bovi, come ha l'Ebreo.
Offeriva un maschio senza macchia. Si è altrove notato, che questa espressione senza macchia non esclude le macchie del pelame dell'animale, ma si i difetti corporali; voleasi cioè, che l'animale fosse sano, intero, non stroppiato. Nelle vittime ordinarie fuori dell'olocausto comunemente credesi, che si offerisse senza eccezione la femmina come il maschio.
1,4:Porrà la mano sul capo dell'ostia, ec. Con questo rito d'imporre la mano ( o piuttosto ambedue le mani ) sopra l'ostia, significava, che egli trasferiva in potestà e dominio di Dio quella vittima, e che sopra di essa poneva i suoi peccati, e la pena di morte meritata per essi: imperocchè l'olocausto istesso, benché principalmente offerto in onore di Dio, si offeriva anche per l'espiazione de' peccati.
E alla espiazione di lui gioverà. Giovava all'espiazione di chi l'offeriva, prima, perché serviva ad assolvere dalla pena temporale, e delle pene di questa vita, colle quali Dio avrebbe punito il peccatore: secondo, espiava l'aderente dall'immondezza legale: terzo, lo liberava ancora della colpa, e dalla morte eterna, non per la natura del sacrifizio, ma in virtù dell'altra vittima, e dell'altro sacrifizio, vale a dire del sacrifizio di Cristo, al quale si unisse l'offerente mediante la fede e la carità.
1,5:Egli immolerà ec. I LXX., e con essi quasi tutti gl'interpreti dicono, che la vittima si scannava da' sacerdoti; onde dee intendersi la volgata in questo senso, che l'offerente la immolava per mano del sacerdote.
Il vitello. Nell'Ebreo il figliuolo del bue, dal che s'intende, che il bue doveva esser giovane.
Spargendolo intorno all'altare. Dall'Ebreo apparisce, che il sangue in questo sacrifizio dovea versarsi sull'orlo dell'altare tutto all'intorno.
1,6:E tratta la pelle. Questo si faceva ordinariamente da' Leviti: la pelle era del sacerdote, vedi cap. VII. 8.; non si scorticavano però tutte le ostia, come vedremo, cap. 4.
1,7:Ti daran fuoco. Questo fuoco dopo il primo sacrificio, che fu offerto su quell'altare, fu mantenuto perennemente. Vedi cap. VI. 13.
1,11:E lo immolerò davanti al Signore dal lato settentrionale, ec. S'immolavano quest' ostie sulla terra appiè dell'altare dal lato, che guardava settentrione.
1,15:Ripiegatole il capo sul collo, e fattele una ferita. Questa ferita si faceva coll'unghie per farne uscire il sangue. I LXX., e L'Arabo, e gli Ebrei dicono, che la testa si strappava coll'unghie.
1,16:La vescichetta della gola. Il gozzo, il recipiente del cibo.
1,17:Le romperà le ali. Senza però staccarle.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap