VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
44,1:Diamo lode agli uomini gloriosi, ec. Un libro, in cui si danno gl'insegnamenti di tutte le virtù, non può meglio terminarsi, che col riferire gli esempi delle stesse virtù lasciati da' grandi uomini delle età precedenti: e un dotto Interprete osservò essere stato costume della Sinagoga di rammemorare i santi uomini nelle religiose a dunanze e nel tempio (Grot.), la qual cosa è qui accennata vers. 15. e anche altrove: onde non dee recar meraviglia agli eretici, che la Chiesa di Cristo nella celebrazione de' sacri misteri faccia memoria degli Apostoli e de' suoi Martiri, e anche di alcuni de' santi della Chiesa Giudaica.
44,2:Colla sua magnificenza, ec. Dio si glorificò grandemente in questi uomini facendo in essi vedere la sua gran possanza e sapienza e bontà. Si loda adunque e si celebra l'opra di Dio e i suoi doni, quando si lodano i santi.
44,3:Eglino furon signori ec. In questo e ne' tre versetti seguenti sono indicati generalmente gli argomenti delle lodi de' Padri. Ei furono capi del popolo, regi illustri, uomini di insigne valore ec.
Come profeti fecer conoscere ec. La dignità profetica fu in molti de' grandiuomini della Sinagoga, e la fecero essi conoscere colle loro profezie registrate ne' libri santi. profetò Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè ec.
44,4:Essi imperarono ec. Ressero il popolo colla grande loro prudenza ciascuno nel tempo in cui visse, governandolo con santissime leggi. Nel Latino la seconda parte del versetto esige, che si intenda ripetuta la parola imperantes.
44,5:Investigarono i musicali concerti. Fino da' tempi di Mosè gli Ebrei avevano una musica sacra, ma si segnalò in questo grandemente Davidde.
44,6:Solleciti del decoro del santuario. Si potrebbe anche tradurre solleciti del decoro dell'arca, la quale era la gloria del tabernacolo, in cui risedeva. L'arca è chiamata bellezza, forza, gloria d'Israele. Vedi Ps. LXXVII. 67.
44,8:Lasciarono un nome ec. Lasciarono dietro a sè un nome grande, che fece ricordare i padri loro, da' quali questi degni figliuoli erano stati allevati in maniera da riuscire quelli che furono: gloria di Abramo è Isacco, gloria d'Isacco fu Giacobbe ec.
44,9:Ma furonvi alcuni, de' quali è spenta la memoria, ec. Intendonsi più probabilmente i figliuoli, che ebbe Abramo da Cetura e da Agar, e i discendenti di Esau padre degl'Idumei.
44,10:Uomini di misericordia. Assidei, cioèuomini di pie 1à, caritativi e benefici.
44,13:Durerà in perpetuo la loro discendenza. Durerà in un senso migliore negli spirituali Israeliti figliuoli veri di Abramo secondo la fede.
44,16:Fu trasportato nel paradiso ec. Vedi quello, che si è detto Gen. v. 24. Apocal. XI. 3.
44,17-18:Nel tempo dell'ira strumento di riconciliazione. Per amore di lui Dio salvò non solo lui, ma anche il genere umano, che dovea essere sterminato tutto col diluvio, ed ei lo salvò essendo stato egli co' suoi figliuoli il principio di un nuovo mondo.
44,19:Di quel patto sempiterno, che non possano ec. A lui fece Dio la promessa, che non sarebbon mai più sterminati gli uomini col diluvio. Vedi Gen. VIII. 21. 22. ec.
44,20:Padre di molte genti. Ciò significa il nome di Abraham. Da lui vennero anche gl'Ismaeliti divisi in dodici tribù ec. Vedi Gen. XXVII. 5.
44,21:Nella sua carne ratificò l'alleanza. Colla circoncisione, che fu segno sacro e confermazione dell'alleanza. Nella tentazione fu trovato fedele. Parla della obbedienza di Abramo nel fare a Dio il sacrifizio del suo unigenito.
44,23:Da un mare fino all'altro mare, ec. Dal mediterraneo fino al mar rosso e al mar morto, e dall'Eufrate fino all'Oceano, che bagna la costiera d'Arabia a mez zogiorno; e l'Oceano era considerato come l'estremità del mondo.
44,24-25:E allo stesso modo si diportò con Isacco ec. Le promesse fatte ad Abramo le ripetè Dio a favor d'Isacco, a cui diede la benedizione di tutte le genti, promettendo gli, che da lui nascerebbe il Cristo, nel quale sarebbono benedette le stesse genti. Vedi Gen. XXVI. 2.3. 4. 5. 6.
E il suo patto confermò sul capo di Giacobbe. A esclusione di Esaù, Giacobbe fu dichiarato erede delle promesse, Gen. XXVIII. 13.
44,26:Lo riconobbe colle sue benedizioni. Dio, che amò Giacobbe, lo distinse colle sue benedizioni, riconoscendolo per vero erede di Abramo, ed erede ancora delle promes se, e a lui diede in retaggio la terra promessa, che do vean possedere i suoi discendenti, e a lui assegnò questa terra dividendola in parti convenienti alle dodici tribù discese dai dodici figliuoli di questo gran patriarca.
44,27:E a lui serbò ec. A Giacobbe e alla famiglia di lui concedette Dio di aver sempre un numero di uomini pii e fedeli, i quali imitassero la virtù di questo patriarca, e mantenessero il culto di Dio e la vera religione, onde meritarono l'affetto di tutti gli uomini.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap