Atti degli Apostoli - 1

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Gesù promette agli Apostoli lo Spirito santo. Dice non esser cosa da loro il sapere gli ascosi tempi delle cose future. Asceso ch'egli è al cielo, gli Angeli dicono, che egli nella stessa guisa verrà. Nomi degli Apostoli. Ragionamento di Pietro intorno al sostituir un Apostolo in luogo del traditore. Premessa l'orazione è eletto a sorte Mattia.

1Io ho parlato in primo luogo, o Teofilo, di tutto quello, che principiò Gesù a fare, e ad insegnare.
2Sino a quel giorno, in cui dati per mezzo dello Spirito santo i suoi ordini agli Apostoli, che aveva eletti, fu assunto:
3A' quali ancora si diede a veder vivo dopo la sua passione con molte riprove, apparendo ad essi per quaranta giorni, e parlando del regno di Dio.
4Ed essendo insieme a mensa, comandò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di aspettare la promessa del Padre, la quale (disse) avete udita dalla mia bocca:
5Imperocché Gioanni battezzò bensì di acqua, ma voi sarete battezzati nello Spirito santo di qui a non molti giorni.
6Ma quegli unitisi insieme gli domandavano dicendo: Signore, renderai tu adesso il regno ad Israele?
7Egli però disse loro: Non si appartiene a voi di sapere i tempi, e i momenti, i quali il Padre ha ritenuti in poter suo:
8Ma riceverete la virtù dello Spirito santo, il quale verrà sopra di voi, e sarete a me testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea, e nella Samaria, e sino all'estremità del mondo.
9E detto questo, a vista di essi si alzò in alto: e una nuvola lo tolse agli occhi loro.
10E in quello che stavano fissamente mirando lui, che saliva al cielo, ecco che due personaggi in bianche vesti si appressarono ad essi.
11I quali anche dissero: Uomini di Galilea, perché state mirando verso del cielo? Quel Gesù, il quale tolto a voi è stato assunto al cielo, cosi verrà, come lo avete veduto andare al cielo.
12Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte, che dicesi dell'Uliveto, il quale è vicino a Gerusalemme, quant'è il viaggio d'un giorno di sabato.
13E giunti ch'ei furono, salirono al cenacolo (in cui alloggiavano) Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e Andrea, Filippo, e Tommaso, Bartolommeo, e Matteo, Giacomo figliuolo di Alfeo, e Simone Zelote, e Giuda fratello di Giacomo.
14Tutti questi perseveravano di concordia nell'orazione insieme colle donne, e con Maria Madre di Gesù, e co' fratelli di lui.
15E in que' giorni alzatosi Pietro in mezzo ai fratelli (era il numero delle persone adunate di circa cento venti) disse:
16Fratelli, fa di mestieri, che si riduca ad effetto quel, che fu scritto, e predetto dallo Spirito santo per bocca di Davidde intorno a Giuda, il quale fu il caporione di coloro, che catturarono Gesù:
17Egli, che fu annoverato tra noi, ed ebbe in sorte questo stesso ministero.
18Quegli adunque acquistò un campo per ricompensa dell'iniquità, e appiccatosi crepò pel mezzo: e si sparsero tutte le sue viscere.
19E la cosa si è risaputa da tutti quanti gli abitatori di Gerusalemme per modo, che quel campo è venuto a chiamarsi nel loro linguaggio Haceldama, cioè Campo del sangue.
20Ora sta scritto nel libro de' Salmi: Diventi la loro abitazione un deserto, né siavi chi abiti in essa: e l'ufficio di lui lo abbia un altro.
21Bisogna adunque, che di questi uomini, i quali sono stati uniti con noi per tutto quel tempo, in cui fé' sua di mora tra noi il Signore Gesù,
22Cominciando dal battesimo di Giovanni sino al giorno, in cui tolto a noi fu assunto, uno di questi sia costituito testimone con noi della risurrezione di lui.
23E ne nominarono due, Giuseppe detto Barsaba soprannominato il Giusto, e Mattia.
24E fecero orazione, dicendo: Tu, o Signore, che vedi i cuori di tutti, dichiara, quale di questi due abbi eletto
25A ricevere il posto di questo ministero, e Apostolato, da cui traviò Giuda per andare al suo luogo.
26E tirarono a sorte, e toccò la sorte a Mattia, ed egli fu aggregato agli undici Apostoli.
Note:

1,1:Ho parlato in primo luogo, ec. Vale lo stesso, che se dicesse: io ho in un altro libro descritte le azioni, e gli insegnamenti di Gesù Cristo. Così s. Luca accenna il Vangelo da sè scritto.
Principiò... a fare, e ad insegnare. Maniera di dire altre volte usata da s. Luca (XI. 29), che significa niente piu, che fece, e disse. Alcuni Interpreti nondimeno hanno creduto volersi dal s. Istorico far intendere con queste parole, che Gesù Cristo lasciò agli Apostoli la incumbenza di fornire l'opera della predicazione del Vangelo, e della conversione del mondo, cui egli avea dato principio nei tre anni del suo pubblico ministero.

1,2:In cui dati per mezzo dello Spirito santo i suoi ordini ec. Dopo aver istruiti i suoi Apostoli di quello, che far dovevano per fondare, e reggere la nuova Chiesa, istruzioni altamente scolpite ne' loro cuori dalla viva voce di Cristo, e dall'interior magistero dello Spirito santo, l'unzione di cui manifestar doveva agli stessi Apostoli, e alla Chiesa tutte le cose: Inctio eius docet vos de omni bus, 1. Jo. II. 27.

1,3:Con molte riprove. Con indubitati riscontri, quali sono quelli di camminare, parlare, mangiare, bere, lasciarsi toccare, ec.
Parlando del regno di Dio. Della fondazione di sua Chiesa, dei Sagramenti, e degli altri mezzi di salute preparati da lui agli uomini a fine di stabilire in essi il regno di Dio,e condurgli al conseguimento della eterna felicità.

1,4:Comandò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ec. Gli Apostoli si trovavano allora con Cristo sul monte Oliveto, il quale sta a cavaliere di Gerusalemme, e non dovevano essere molto disposti a tornare cosi presto il quella città dopo l'orrendo strazio fatto quivi del loro Maestro; ma Gesù Cristo fa prova della loro fede, e ordina, che in Gerusalemme sen vadano ad aspettare la venuta dello Spirito santo, il quale ivi dovea discendere sopra di essi, affinchè quel popolo stesso, che era stato testimone delle sue umiliazioni, e della sua morte, fosse ancor testimone della sua gloria manifestata dallo Spirito santo per mezzo de' prodigiosi effetti, che doveva operare negli stessi Apostoli.

1,5:Sarete battezzati nello Spirito santo. Chiama Battesimo dello Spiritosanto l'effusione copiosa del medesimo divino Spirito fatta nel giorno della Pentecoste.

1,6:Unitisi insieme. Mi è paruto questo il vero sentimento del sagro Storico, il quale ha voluto accennare, come si unirono tutti a fare questa domanda, la quale non avrebbe ardito di fare nissun di loro in particolare, onde fecero, che a nome di tutti uno parlasse.
Renderai tu adesso il regno ad Israele? Il Regno (vogliono essi dire) tolto al popolo d'Israele da' Romani, o da Erode? Imperocchè quantunque già intendessero, che la venuta di Cristo nel mondo, e la sua vita, e la sua morte avevano per principale oggetto la salute delle anime, nulladimeno credevano, che per il pieno adempimento delle Scritture dovesse egli ancora restituire alla nazione, dalla quale era nato, e a cui principalmente era stato mandato, l'antica sua gloria, rendendo il regno di Israele a' legittimi successori discendenti di Davidde, da' quali avea pur egli voluto nascere. Gli Apostoli forse ebber qui in vista il versetto 27. del capo VII. di Daniele, intendendo del regno temporale, e terreno quello, che ivi sta scritto intorno al regno spirituale del Messia.

1,8:Sarete a me testimoni ec. Sarete testimoni della mia incarnazione, della mia morte, e risurrezione, della santità della mia dottrina, e sopra tutto dell'infinita mia carità verso degli uomini.

1,9:Si alzò in alto. Per effetto di sua propria virtù, e per l'agilità, della quale era dotato il suo corpo glorificato. Quella nuvola, la quale col fulgore della sua luce lo fe' perdere di vista agli Apostoli, era indizio della maestà divina del Salvatore. Vedi s. Matteo XXIV. 30, XVII.5.

1,11:Così verrà, come ec. Scenderà nella stessa guisa, che or lo vedete salire rivestito del medesimo corpo, con la stessa gloria, e maestà.

1,12:Dal monte, che dicesi dell'Oliveto. S. Luca nel suo Vangelo dice, che il Salvatore salì al cielo dalla Betania, ma ciò non discorda da quello, che leggiamo in questo luogo; perchè la Betania, come abbiam detto altrove, era una parte del monte Oliveto. Da questo luogo, dove avea tante volte passato le notti in orazione, dove avea principiato la sua passione, dove era stato da Giuda tradito, e fatto prigione, da questo luogo salì al cielo su gli occhi,per così dire, della ingrata Gerusalemme; conciossiachè questo monte dominava, come abbiam detto, tutta quella città. Quant'è il viaggio di un giorno di sabato. Quasi tutti gli scrittori Ebrei convengono in asserire, che in giorno di sabato non fosse lecito di fare più di un miglio, e il miglio grande degli Ebrei credesi eguale al Romano.

1,13:Salirono al cenacolo. Quella parte superiore della casa, dove gli Ebrei egualmente che i Romani avevano stanze grandi per i conviti, e le adunanze. A chi si appartenesse questa casa, nella quale si ritirarono gli Apostoli, e i Discepoli di Cristo, e ove dimorarono sino al dì della Pentecoste, nol sappiamo. Vogliono alcuni, che fosse quella stessa, nella quale Gesù fece l'ultima cena. Altri poi credono, che questo cenacolo fosse una di quelle sale annesse al tempio, che eran quasi parte di quel vastissimo edificio. Le ragioni di questa opinione sono: primo, perchè s. Luca nel suo Vangelo dice, che gli Apostoli ritornati in Gerusalemme dopo l'Ascensione se ne stavano continuamente nel tempio: secondo, perchè lo stesso s. Luca al capo seguente pare, che accenni, che lo Spirito santo scendesse sopra gli Apostoli nel tempio, narrando, come subito la moltitudine fu informata del miracolo delle lingue, e come s. Pietro le parlò per ispiegarle l'origine dello stesso miracolo; terzo finalmente, perchè sembra più conveniente, che un fatto sì grande seguisse in un luogo, eletto da Dio stesso per abitazione della sua gloria, in un luogo, che era figura del Messia, e che tante volte era stato onorato della presenza del medesimo. Nè farebbe gran difficoltà il dirsi da s. Luca nel capo che segue, riempi (il vento gagliardo) tutta la casa; imperocchè col nome di casa per eccellenza dino tavasi il tempio, come apparisce da Aggeo, cap. II. 8. 9., e da molti altri luoghi.

1,14:Insieme colle donne, e con Maria ec. A gran ragione da tutte le altre donne, le quali si trovavano in quella santa adunanza, distingue Maria come la più singolare, anzi unica non solo per la sua dignità di Madre del Salvatore, ma anche per la eccellenza della virtù, e del merito.

1,15:Era il numero... di circa cento venti. Da si piccoli principi si alzò, e per tutto il mondo vincitrice si stese la Chiesa di Cristo, come vedremo e da questa storia, e dalle epistole di s. Paolo. È ben vero, che questo numero vuolsi probabilmente intendere solamente di coloro, i quali si erano dati a seguitar Gesù Cristo fin dal principio della sua predicazione, non lasciando egli di avere in Gerusalemme un numero di Discepoli parte occulti, parte frescamente convertiti; contuttociò qual proporzione vi ha tra un sì piccolo corpo di uomini confinato in un angolo della terra e le innumerabili nazioni, tra le quali fu sparsa in sì poco tempo, e con tanto frutto la semenza dell'Evangelio? Imperocchè s. Ireneo poco più di cento anni dopo la morte di Cristo rammenta le chiese delle Germanie, delle Gallie, delle Spagne, dell'Oriente, dell'Egitto, della Libia, e del Mezzogiorno: e non molto dopo Tertulliano tralle nazioni già Cristiane novera e i vari popoli de' Getuli, e molte regioni dei Mauri, e i paesi della Britannia stati fino a quell'ora inaccessibili a' Romani, e i Sarmati, e i Daci, e gli Sciti, e molte nazioni ai medesimi ignote.

1,17:Ed ebbe in sorte questo stesso ministero. La dignita dell'Apostolato dicesi data a sorte, perchè la ebber gli Apostoli non per successione di eredità, come i Sacerdoti dell'ordine di Aronne, non per diritto, o per merito alcuno, ma per mera degnazione, e grazia di Dio.

1,18:Quegli adunque acquistò un campo. Dice, che acquistò un campo col danaro datogli in prezzo del suo tradimento, mirando non alla intenzione di Giuda, ma all'avvenimento, perchè fu effettivamente con quel danaro comperato un campo. Fors'anche volle con questa maniera di parlare manifestarci lo Spirito santo, che Giuda nel vendere il suo Maestro ebbe disegno di comperarsi del terreno pel suo mantenimento, quando fosse venuto a mancare Gesù; il che vedeva dover essere assai presto, atteso l'odio, che avevano concepito contro di lui i capi della Sinagoga. Per la qual cosa dice adesso, che Giuda fece acquisto di un campo, ma in modo assai differente da quello che avea pensato. Nè è nuovo il dirsi, che uno abbia comperato quello, che col denaro di esso, è stato comperato.

1,19:E’ venuto a chiamarsi nel loro linguaggio Hacelda ma, ec. Nel linguaggio, e nel proprio dialetto de' Gerosolimitani, partecipi, anzi autori della scelleraggine di Giuda, fu quel campo chiamato Campo del sangue, si per essere stato comperato col prezzo dato pel sangue di Cristo, e sì ancora perchè macchiato in certo modo del sangue di Giuda, a cui fu causa di morte.

1,20:Diventi la loro abitazione un deserto. Il Salmo 68., dal quale è presa la prima parte di questo versetto, e il Salmo 108., di cui sono quelle parole: L'ufficio di lui lo abbia un altro, appartengono evidentemente alla storia di Cristo; ma lo Spirito santo ce ne dà qui un'infallibile riprova, facendo sapere a noi, che degli Ebrei, e di Giuda uccisori di Cristo avea parlato Davidde in queste due profezie.

1,21:Bisogna adunque, che di questi ec. Gli Apostoli come fondatori della Chiesa Cristiana dovevan essere dodici secondo il numero delle tribù, ond'era composta la Sinagoga.

1,22:Cominciando dal battesimo di Giovanni ec. Vale a dire dal battesimo, che ricevè Gesti da Giovanni: imperocchè da quel tempo diede principio Gesù alla sua predicazione. Vuole Pietro, che il nuovo Apostolo si scelga dal numero di coloro, i quali avevano in ogni tempo seguitato Gesù, dopo che questi ebbe dato principio al suo pubblico ministero, onde erano pienamente informati della vita, e della dottrina del Salvatore.
Sia costituito testimone con noi della risurrezione di lui. E per conseguenza degli altri misteri dell'incarnazione, passione, e morte, i quali dalla stessa risurrezione sono supposti.

1,25:Per andare al suo luogo. Al luogo che si conveniva (come dice s. Bernardo serm. 8., in Ps. 90.) al traditore del vero Dio, e vero Uomo, venuto dal cielo per operare la salute nel mezzo della terra, il qual traditore non poteva nè riceverlo il cielo, nè sostenerlo la terra.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap