Ecclesiastico - 41

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008

BIBBIA MARTINIVULGATA
1 O morte quanto e amara la tua ricordanza per un uomo, che in pace vive tra le sue ricchezze;1 O mors, quam amara est memoria tua
homini pacem habenti in substantiis suis :
2 Per un uomo tranquillo, e a cui tutto riesce felicemente, ed il quale può ancora gustare il cibo!2 viro quieto, et cujus viæ directæ sunt in omnibus,
et adhuc valenti accipere cibum !
3 O morte, la tua sentenza è dolce all'uomo meschino, e privo di forze,3 O mors, bonum est judicium tuum homini indigenti,
et qui minoratur viribus,
4 Spossato dall'età, e pieno di cure, e senza speranza, ed a cui manca lapazienza!4 defecto ætate, et cui de omnibus cura est,
et incredibili, qui perdit patientiam !
5 Non temere la sentenza della morte. Ricordati di quello, che fu prima di te, e di quello, che sarà dopo di te: questa è la sentenza data da Dio a tutti gli animali:5 Noli metuere judicium mortis :
memento quæ ante te fuerunt,
et quæ superventura sunt tibi :
hoc judicium a Domino omni carni.
6 E che ti verrà aggiunto oltre la sentenza dell'Altissimo, siano essi o dieci, o cento, o mille i tuoi anni?6 Et quid superveniet tibi in beneplacito Altissimi ?
sive decem, sive centum, sive mille anni :
7 Perocché nell'inferno non si conta quel, che uno ha vissuto.7 non est enim in inferno accusatio vitæ.
8 I figliuoli de' peccatori sono figliuoli di abominazione, e similmente quelli, che bazzicano per le case degli empj.8 Filii abominationum fiunt filii peccatorum,
et qui conversantur secus domos impiorum.
9 L'eredità de' figliuoli de' peccatori va in perdizione, e l'obbrobrio accompagnerà di continuo i loro posteri.9 Filiorum peccatorum periet hæreditas,
et cum semine illorum assiduitas opprobrii.
10 I figliuoli dell'empio si querelano del loro padre, per colpa del quale vivono nell'ignominia.10 De patre impio queruntur filii,
quoniam propter illum sunt in opprobrio.
11 Guai a voi uomini empj, che avete abbandonata la legge dell'Altissimo.11 Væ vobis, viri impii,
qui dereliquistis legem Domini Altissimi !
12 Quando voi nascerete, nella maledizione nascerete, e quando morrete, la maledizione avrete per vostro retaggio.12 Et si nati fueritis, in maledictione nascemini :
et si mortui fueritis, in maledictione erit pars vestra.
13 Tutto quello, che vien dalla terra, tornerà nella terra; cosi gli empj dalla maledizione anderanno alla perdizione.13 Omnia quæ de terra sunt in terram convertentur :
sic impii a maledicto in perditionem.
14 Gli uomini fanno lutto sopra i loro cadaveri; ma il nome degli empj sarà scancellato.14 Luctus hominum in corpore ipsorum :
nomen autem impiorum delebitur.
15 Tien conto del buon nome; perocché questo sarà tuo più stabilmente, che mille tesori preziosi, e grandi.15 Curam habe de bono nomine :
hoc enim magis permanebit tibi
quam mille thesauri pretiosi et magni.
16 I giorni della buona vita si contano, ma il buon nome dura eternamente.16 Bonæ vitæ numerus dierum :
bonum autem nomen permanebit in ævum.
17 Figliuoli, conservate nella pace i i documenti, perocché la sapienza nascosta, è un tesoro, che non si vede, a che giovano l'uno, e l'altra.17 Disciplinam in pace conservate, filii :
sapientia enim abscondita, et thesaurus invisus,
quæ utilitas in utrisque ?
18 E più stimabile colui, che nasconde la propria stoltezza, che chi nasconde la sua saggezza.18 Melior est homo qui abscondit stultitiam suam,
quam homo qui abscondit sapientiam suam.
19 Or voi abbiate rossore delle cose, che io vi dirò:19 Verumtamen reveremini in his quæ procedunt de ore meo :
20 Imperocché non è bene di arrossire per qualunque cosa; e non tutte le cose ben fatte piacciono a tutti.20 non est enim bonum omnem reverentiam observare,
et non omnia omnibus bene placent in fide.
21 Vergognatevi della fornicazione dinanzi al padre, e alla madre; della menzogna dinanzi al governatore, e all'uomo potente:21 Erubescite a patre et a matre de fornicatione :
et a præsidente et a potente de mendacio :
22 Della colpa dinanzi al principe, e al giudice; dell'iniquità dinanzi all'adunanza, e dinanzi al popolo:22 a principe et a judice de delicto :
a synagoga et plebe de iniquitate :
23 Dell'ingiustizia dinanzi al compagno, e amico, e del furto dinanzi alla gente del luogo, dove abiti,23 a socio et amico de injustitia,
et de loco in quo habitas :
24 Per riguardo alla verità di Dio, ed alla legge. Vergognati di mettere il gomito sul pane, e di non tener chiaro il libro del dare, e dell'avere:24 de furto, de veritate Dei, et testamento :
de discubitu in panibus, et ab obfuscatione dati et accepti :
25 Vergognati di tacere con quelli, che ti salutano: di gettargli occhi sopra una donna impudica; e di non guardar in viso il parente.25 a salutantibus de silentio,
a respectu mulieris fornicariæ,
et ab aversione vultus cognati.
26 Non volgere altrove la faccia per non vedere il tuo prossimo. Vergognati di togliere altrui la sua parte, e di non restituire:26 Ne avertas faciem a proximo tuo,
et ab auferendo partem et non restituendo.
27 Non guardar in faccia la donna altrui, e non tentare la sua serva, e non accostarti al suo letto.27 Ne respicias mulierem alieni viri,
et ne scruteris ancillam ejus,
neque steteris ad lectum ejus.

Note:
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap