VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Chi ama il suo figliuolo, adopra sovente con esso la sferza, affin di averne consolazione nel fine, e perché quegli non abbia a picchiare alle porte de' vicini. | 1 Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta per lui, per gioire di lui alla fine. |
2 Chi istruisce il proprio figliuolo, ne ritrarrà onore, e di lui si glorierà colla gente di sua famiglia. | 2 Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti. |
3 Chi istruisce il proprio figliuolo, muoverà ad invidia il suo nemico; e si glorierà di lui co' suoi amici. | 3 Chi istruisce il proprio figlio rende geloso il nemico e davanti agli amici si rallegra. |
4 Il padre di lui si morì, e quasi non morì; perocché ha lasciato dopo di se uno, che lo somiglia. | 4 Muore il padre? È come se non morisse, perché dopo di sé lascia uno che gli è simile. |
5 Egli vivendo lo, vide, e ne ebbe consolazione, e nella morte sua non si attristò, e non ebbe ad arrossire in faccia de' nemici; | 5 Durante la vita egli gioisce nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore. |
6 Perocché egli ha lasciato alla casa un difensore contro i nemici, ed uno, che sarà grato verso gli amici. | 6 Per i nemici lascia un vendicatore, per gli amici uno che sa ricompensarli. |
7 Per amor delle anime de' figliuoli ei fascerà le loro piaghe, e ad ogni voce si scuotcran le sue viscere. | 7 Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite, a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto. |
8 Un cavallo non domato diventa intrattabile, e un figliuolo abbandonato a se stesso diventa pervicace. | 8 Un cavallo non domato diventa caparbio, un figlio lasciato a se stesso diventa testardo. |
9 Piaggia il figliuolo, e ti darà delle angosce; scherza con lui, e ti arrecherà grandi dolori. | 9 Vezzeggia il figlio ed egli ti riserverà delle sorprese, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. |
10 Non gli ridere in bocca, affinchè tu non abbi da ultimo a piangere, e a digrignare i denti. | 10 Non ridere con lui per non doverti rattristare, e non debba alla fine digrignare i denti. |
11 Non lo lasciar fare a modo suo nella gioventù, e non far le viste di non vedere quel, ch'egli pensa. | 11 Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi errori. |
12 Piega a lui il collo nella giovinezza, e battigli i fianchi mentr'egli è fanciullo, affinchè non si induri, e ti nieghi ubbidienza, io che sarà dolore all'anima tua. | 12 Piegagli il collo quando è giovane, e battigli i fianchi finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore. |
13 Istruisci il tuo figliuolo, e affaticati intorno a lui per non incorrere ne' suoi disonori. | 13 Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai sopportare la sua insolenza. |
14 Val più un povero sano, e robusta di forze, che un ricco spossato, e fiaccato dalle malattie. | 14 Meglio un povero di aspetto sano e forte che un ricco malato nel suo corpo. |
15 La salute dell'anima consistente nella santità della giustizia, vai più di tutto l'oro, e l'argento, e un corpo ben disposto più vale, che le immense ricchezze. | 15 Salute e vigore valgono più di tutto l’oro, un corpo robusto più di un’immensa fortuna. |
16 Non v'ha tesoro, che superi il tesoro della sanità del corpo, né piacer maggiore, che il gaudio del cuore. | 16 Non c’è ricchezza superiore alla salute del corpo e non c’è felicità più grande della gioia del cuore. |
17 E preferibile la morte alla vita amara, e il riposo eterno agli ostinati languori. | 17 Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica. |
18 I beni riposti per uno, che ha chiusa la bocca, sono come le molte vivande disposte attorno ad un sepolcro, | 18 Cose buone versate su una bocca chiusa sono come cibi deposti sopra una tomba. |
19 Che giovano all'idolo le libagioni. Perocché egli non mangerà, e non sentirà, odore: | 19 A che serve all’idolo l’offerta di frutti? Esso non mangia né sente il profumo; così è per colui che il Signore perséguita. |
20 Cosi succede a chi è perseguitato dal Signore, e porta la mercede di sua iniquità: | 20 Egli guarda con gli occhi e geme, come un eunuco che abbraccia una vergine e geme: così è per colui che fa giustizia con violenza. |
21 Vede cogli occhi suoi, e geme com'un eunuco, che abbraccia una vergine, e da un sospiro. | 21 Non darti in balìa della tristezza e non tormentarti con i tuoi pensieri. |
22 Non lasciar l'anima tua in preda alla tristezza, e non affligger te stesso co' tuoi pensieri. | 22 La gioia del cuore è la vita dell’uomo, l’allegria dell’uomo è lunga vita. |
23 La giocondità del cuore è la vita dell'uomo, e tesoro inesausto di santità; e la letizia allunga i giorni dell'uomo. | 23 Distraiti e consola il tuo cuore, tieni lontana la profonda tristezza, perché la tristezza ha rovinato molti e in essa non c’è alcun vantaggio. |
24 Abbi compassione dell'anima tua per piacere a Dio, e sii continente, e riunisci il cuor tuo nella santità, e manda lungi da te la tristezza. | 24 Gelosia e ira accorciano i giorni, le preoccupazioni anticipano la vecchiaia. |
25 Perocché la tristezza ne ha uccisi molti, ed ella non è buona a nulla. | 25 Un cuore limpido e sereno si accontenta dei cibi e gusta tutto quello che mangia. |
26 L'invidia, e l'ira abbreviano i giorni, e i sopraccapi menano la vecchiaia prima del tempo. |