VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Chi tocca la pece, si sporca di pece, e a chi conversa col superbo, si attaccherà la superbia. | 1 Chi maneggia la pece si sporca, chi frequenta il superbo diviene simile a lui. |
2 Si mette un gran peso addosso chi fa lega con uno da più di lui. E non ti associare con chi è più ricco di te. | 2 Non portare un peso troppo grave per te, non associarti a uno più forte e più ricco di te. Perché accostare una brocca alla pentola? Se questa cozza, l’altra si spezza. |
3 Come staranno insieme un vaso di ferro, e uno di terra, il quale quando venga a urtare coll'altro sarà messo in pezzi? | 3 Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte, il povero subisce ingiustizia e per di più deve scusarsi. |
4 Il ricco farà ingiustizia, e fremerà; e il povero maltrattato starà zitto. | 4 Se gli sei utile, si approfitta di te; se hai bisogno, ti abbandonerà. |
5 Se tu gli farai de' presenti, ti accoglierà; se non avrai che dare, ti abbandonerà. | 5 Se possiedi, starà con te, e ti impoverisce senza alcun rimorso. |
6 Se hai qualche cosa, banchetterà teco, e ti smugnerà, e non avrà compassione di te. | 6 Se ha bisogno di te, ti imbroglierà, ti sorriderà e ti farà sperare, ti rivolgerà belle parole e chiederà: «Di che cosa hai bisogno?». |
7 Se avrà bisogno di te, ti gabberà, e con viso ridente ti darà delle speranze, ti prometterà monti di oro, e dirà: di che hai bisogno. | 7 Con i suoi banchetti ti farà vergognare, finché non ti avrà spremuto due o tre volte tanto. Alla fine ti deriderà, poi vedendoti ti eviterà e scuoterà il suo capo davanti a te. |
8 E ti confonderà co' suoi desinari fino a tanto, che in due, o tre volte ti rifinirà, e all'ultimo si burlerà di te, e poi vedendoti ti volterà le spalle, e scuoterà il capo contro di te. | 8 Sta’ attento a non lasciarti imbrogliare e a non farti umiliare per la tua stoltezza. |
9 Umiliati a Dio, e aspetta la sua mano. | 9 Quando un potente ti chiama, allontànati, ed egli insisterà nel chiamarti. |
10 Bada, che sedotto tu non ti umilj stoltamente. | 10 Non essere invadente per non essere respinto, non stare appartato per non essere dimenticato. |
11 Guardati dall'esser umile in tua saggezza, affinchè umiliato che sarai, non sii sedotto a far cose da stolto. | 11 Non credere di trattare alla pari con lui e non dare credito alle sue chiacchiere, perché parla molto per metterti alla prova e anche sorridendo indagherà su di te. |
12 Se un potente ti chiama a se, tirati indietro; conciossiachè per questo appunto egli ti chiamerà, e richiamerà, | 12 Non ha pietà chi non mantiene la parola, non ti risparmierà maltrattamenti e catene. |
13 Non essere importuno per non esser cacciato via, e non tenerti tanto indietro da esser dimenticato. | 13 Guàrdati e sta’ molto attento, perché cammini sull’orlo del precipizio. |
14 Nol trattenere per parlare con lui come con un eguale, e non ti fidare delle molte parole di lui; perocché col farti parlar molto ti tenterà, e come per giuoco ti interrogherà per cavare da te i tuoi secreti. | 14 Quando ascolti queste cose nel sonno, svégliati: per tutta la tua vita ama il Signore e invocalo per la tua salvezza. |
15 L'animo fiero di lui terrà conto di tue parole, e non si guarderà a farti del male, e a metterti in prigione. | 15 Ogni vivente ama il suo simile e ogni uomo il suo vicino. |
16 Bada a te, e sta molto attento a quello, che ti senti dire; perché tu cammini sull'orlo del tuo precipizio. | 16 Ogni essere si accoppia secondo la sua specie, l’uomo si associa a chi gli è simile. |
17 Ma tali cose ascoltando quasi in sogno, risvegliati. | 17 Che cosa può esserci in comune tra il lupo e l’agnello? Così tra il peccatore e il giusto. |
18 Per tutto il tempo di tua vita ama Dio, e invocalo per tua salvezza | 18 Quale pace può esservi fra la iena e il cane? Quale intesa tra il ricco e il povero? |
19 Ogni animale ama il suo simile, e così ogni uomo il suo prossimo. | 19 Sono preda dei leoni gli asini selvatici nel deserto, così pascolo dei ricchi sono i poveri. |
20 Tutte le bestie fan società colle loro simili; cosi ogni uomo si unirà col suo simile. | 20 Per il superbo l’umiltà è obbrobrio, così per il ricco è obbrobrio il povero. |
21 Se il lupo potrà qualche volta aver società coll'agnello, l'avrà anche il peccatore col giusto. | 21 Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici, ma l’umile che cade è respinto dagli amici. |
22 Qual relazione tra un uomo santo, e un cane? E qual unione tral ricco, ed il povero? | 22 Il ricco che sbaglia ha molti difensori; se dice sciocchezze, lo scusano. Se sbaglia l’umile, lo si rimprovera; anche se dice cose sagge, non ci si bada. |
23 Preda del lione è l'asino salvatico nel deserto, e pastura de' ricchi sono i poveri. | 23 Parla il ricco, tutti tacciono e portano alle stelle il suo discorso. Parla il povero e dicono: «Chi è costui?»; se inciampa, l’aiutano a cadere. |
24 Come il superbo ha in abbominio l'umiltà, còsi il ricco ha il povero in avversione. | 24 Buona è la ricchezza, se è senza peccato; la povertà è cattiva sulla bocca dell’empio. |
25 Il ricco, che traballa è sostenuto da suoi amici; ma il povero, caduto che è, vien cacciato via anche da' familiari. | 25 Il cuore di un uomo cambia il suo volto sia in bene sia in male. |
26 Il ricco, che ha errato ha molti, che lo sostengono: egli ha parlato con arroganza, e quelli lo giustificano. | 26 Segno di buon cuore è un volto sereno, ma trovare dei proverbi è un lavoro faticoso. |
27 Ma il povero, che fu gabbato, è ancor rampognato: parla sensatamente, e non gli è dato retta. | |
28 Il ricco parla, e tutti stan cheti, e innalzano fino alle nuvole le sue parole. | |
29 Parla il povero, e quelli dicono: chi è costui, e se inciampa lo getteranno per terra. | |
30 Buone son le ricchezze, le quali non hanno peccato sulla coscienza: ma pessima è la povertà a detta dell'empio. | |
31 Il cuore dell'uomo cangia il volto di lui o in bene, o in male. |