VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
91,1:Pel giorno di sabato. Per questo sabato molti Padri, e anche vari interpreti Ebrei e Cristiani intendono quel sabato, che nnn ha fine, note a dire in vita futura, nella quale in perpetua pace e riposo loderemo e benediremo il Signore per tutto quello, che egli ha fatto per noi. Si può anche intendere, che questo salmo si cantasse particolarmente nel sabato, giorno consacrato allo speciale culto di Dio, perchè in esso si rammenta la creazione del mondo come oggetto della meditazione e delle laudi da darsi a Dio da ogni uomo.
Buona cosa ell'è. È cosa buona in se stessa, ed è buona ancor perché utile, salutare, giusta, conveniente. Per tutte queste ragioni e bene il glorificare e cantare inni di laude ai Signore.
91,2-3:Al mattino... e nella notte. Abbraccia tutti i tempi il Profeta con queste due parole. Si celebri in misericordia di Dio, e la sua fedeltà e fermezza nell'eseguire le sue promesse, si celebrino l'una e l'altra e di giorno e di notte. E ancora si celebri in sua misericordia, e la sua verità nel giorno della prosperità, e nella notte della tribolazione, e le sue lodi si cantino al suono dei musicali strumenti. Pel suono del salterio a dieci corde i Padri intendono l'osservanza del decalogo o dei dieci comandamenti della legge divina. E noterò ancora come da quello, che scrive in questo luogo Eusebio di Cesarea, apparisce, che l'uso degli strumenti musicali non era ancora introdotto nella Chiesa cristiana, verso cioè la metà del IV secolo.
91,4:Perocchè tu mi hai letificato, ec. Tu orgi, o Signore, all'anima mia argomento d'incredibil consolazione collo spettacolo ammirando delle cose create da te, e queste opere delle tue mani ogni volta, che io le considero, mi rapiscono fuori di me; in esse io leggo quanto e grande e potente e buono e liberale il mio Dio, quanto sia grande la gloria e la felicità di un uomo, che serve ad un Signore quale se' tu.
91,5:Quanto sono magnifiche, ec. Nella prima parte del versetto con bello epifonema celebra la grandezza di Dio nella creazione delle cose: nella seconda parte la sua provideuza nel governarle; perocchè Dio è Insieme creatore del mondo, e governatore e reagitore di tutte le cose, e in particolare considera il Profeta la maniera, onde Dio governa le cose umane. I tuoi consigli sono oltre modo profondi e difficili a penetrarsi, se tu non ne dai l'intelligenza.
91,6:L'uomo insensato ec. L'uomo animale, l'empio, che è un vero stolto dinanzi a Dio non intende, ne può intendere i tuoi consigli, perchè le cose dello spirito non s'intendon dell'uomo carnale; e le ragioni di tua providenza per questi tali sono un enimma.
91,7-8:Allorché i peccatori saran venuti su come l'erba, ec. Il vedere prosperati i cattivi, e perseguitati, e afflitti i giusti potrebbe divenire pe' deboli una tentazione di pensar forse men rettamente della Previdenza divina. Il Profeta va incontro a questo pericolo. I cattivi, dice egli, si alzano e fioriscono come l'erba, e fan bella figura per un brevissimo tempo, e vanno dipoi a perdersi per tutti i secoli in un mare di eterne sciagure. Ma Dio perderà egli qualche cosa della sua grandezza, della sua felicità per la perdizione di costoro? Dio in eterno sarà quell'altissimo, e beatissimo Iddio, che egli è per assenza.
91,10:E la mia forza sarà esaltata, ec. E lo (dice il giusto) crescerò di forza, e avrò forza tale quale l'ha il Liocorno nel suo durissimo e fortissimo corno, e l'ultima mia età sarà renduta forte e vegeta mediante la copiosa misericordia dei mio Dio.
91,11:E il mio occhio guarderà ec. Non temere i miei nemici, e di tutti quelli, che ad altro non pensano, che ad assalirmi e farmi del male, sentirò dire un giorno, che Dio gli avrà umiliati.
91,12:Fiorirà il giusto come la palma: ec. Di sopra (vers. 7.) paragonò i peccatori coll'erba, che presto nasce, e presto ancor muore: ora paragona i giusti alla palma, albero di lunghissima vita, e sempre verde, e il quale reciso e anche abbruciato ripullula: li paragona anche al cedro celebrato per l'altezza, a cui sale, come anche per una specie d'incorruttibilità e per la sua gran bellezza.
91,13:Allorché son piantati nella casa del Signore, ec. Coloro, che quasi piante di buon frutto innestati a Cristo saran piantati nella casa di Dio, vale a dire nella chiesa, fioriranno negli atrii, ne' porticati della casa celeste del nostro Dio; con quelle parole: in atriis domus Dei, sono indicate le molte mansioni, che sono nella casa del gran Padre di famiglia, Joan. XIV. 2.
91,14-15:Ringiovaniranno di nuovo ec. Anche nell'ultima età, affinchè saranno in questa vita, ringioveniranno nel bene operare, e cresceranno in virtù, e avranno forza per disingannare il mondo, e far vedere col proprio loro esempio, che Dio è giusto ed è impossibile, che in lui abbia luogo la minima iniquità: perocchè si vedrà finalmente come egli a' buoni da il bene, e i malvagi punisce come è si meritano.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap