Salmi - 145

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Deesi confidare in Dio, e non negli uomini, e chi così fa è beato.

1Alleluia. Di Aggeo, e di Zacharia.Loda, o anima mia, il Signore: loderò il Signore, mentre avrò vita: canterò inni al mio Dio, finché io sarò.
2Non ponete vostra fidanza ne' grandi, ne' figliuoli degli uomini, nei qual non è salute.
3Il loro spirito se n'andrà, ed e ritorneranno nella loro terra: allora andranno in fumo tutti i lor pensamenti.
4Beato chi ha per suo aiuto il Dio di Giacobbe, ha sua speranza nel Signore Dio suo, il quale fè il cielo, e la terra, il mare, e tutte le cose, che sono in essi.
5Egli, che mantiene la verità in eterno: fa giustizia a que', che soffrono ingiuria: da cibo ai famelici.
6Il Signore scioglie gl' incatenati, il Signore illumina i ciechi.
7Il Signore rialza i caduti, il Signore ama i giusti.
8Il Signore è il custode de' forestieri: difenderà il pupillo, e la vedova, e sperderà i disegni de' peccatori.
9Regnerà pe' secoli il Signore: il tuo Dio, o Sionne, per tutte le generazioni.
Note:

145,1:Di Aggeo e di Zacharia. Credesi, che da questi due profeti fosse cantato nel tempo della ristorazione di Gerusalemmme, e non che lo abbian essi composto.

Mentre avrò vita...fin ch'io sarò. E vivo, e morto loderò Dio: lo loderò nel tempo di questa vita; lo loderò con cuore più libero dopo la morte, quando la misericordia di lui mi accolga e mi dia luogo tra' suoi eletti.

145,2:Ne' figliuoli degli uomini, ne' quali non è salute. Ei non hanno potestà di salvare se stessi, molto meno possono salvare gli altri. I grandi della terra essendo uomini sono soggetti a mille pericoli, e a mille disastri, da' quali Dio solo può liberarli, ed è follia il por fidanza in un braccio di carne trascurando Dio, nelle mani del quale è la vita e in morte, il bene e il male dell'uomo.

145,3:Il loro spirito se n'andrà, ed ei ritorneranno nella loro terra: allora andranno ec. Un'altra ragion fortissima di non fidarsi tanto degli uomini qualunque ei sieno, ella e perchè sono tutti mortali, e passano in un momento; la loro anima se ne va al soggiorno, che ha meritato nell'altra vita, il corpo loro torna alla terra donde fu tratto, e tutti i disegni, tutte le immaginazioni e dei grandi stessi, e di quegli, che in essi si confidavano, si risolvono in fumo.

145,4:Beato chi ha per suo aiuto ec. In questo e nei seguenti versetti sono grandiosamente spiegate le ragioni, che ha ogni uomo di confidar nel Signore. In primo luogo egli è potentissimo. Egli è il potente di Giacobbe. Vedi Gen. XLIX. 29., egli è il Creatore di tutte le cose.

145,5:Mantiene la verità in eterno. In secondo luogo egli è fedele in eterno nel mantenere ed eseguire le sue promesse: Fa giustizia a quei, che soffrono ingiuria. in terzo luogo egli è giusto, e non lascia opprimere i suoi amici: da cibo a' famelici. Egli in quarto luogo è benefico e liberale de' beni suoi con quelli, che li desiderano, e a lui li chiedono.

145,6-7:Scioglie gl'incatenati... illumina i Ciechi... rialza i caduti. Quinto egli è pieno di compassione pe' bisogni, e pelle miserie e corporali e spirituali degli uomini; ma singolarmente egli è sempre pronto a liberargli da' mali spirituali, che sono peggiori e più funesti; scioglie perciò le catene onde dalle proprie passioni, e dal demonio eran tenuti schiavi. Illumina gli occhi del loro cuore, e dalle loro cadute li rialza, affinché in esse non periscano, e il ravvedimento li conduce. Perocchè la loro conversione egli vuole, e la loro vita, e giusti li brama per farli felici; conciossiachè egli ma tutti quelli, i quali, odiando il male, e facendo il bene, del suo amore si rendono degni.

145,8:Il Signore è il custode de' forestieri. Sesto, Dio è il difensore sicurissimo e amorosissimo di tutti quelli, che sono senza difesa, e senza patrocinio, che dalle ingiurie altrui li mette al coperto. Così egli custodisce il forestiere, il quale in paese estranio si trova sempre bisognoso d' aiuto, protegge la vedova e il pupillo esposti alle violenze del malvagi, i disegni de' quali egli sventa.

145,9:Regnerà pe secoli il Signore: ec. Settimo, finalmente il regno di Dio è eterno com'egli è eterno; e la sua possanza, la sua verità, la sua beneficenza, la sua giustizia, la sua misericordia durano eternamente. Beato adunque chi ha speranza nel Signore Dio suo.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap