VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
70,1:De' figliuoli di Jonadab, ec. Si può credere col Bellarmino, che i Recabiti lodati da Geremia XXXV. II. Ritiratisi a Gerusalemme si desser liberamente nelle mani di Nabuchodonosor cogli altri Giudei e coi re Joakim; e questa sarebbe la loro prima cattività, perchè dipoi venne l'altra sotto Sedecia. Vedi 4. Reg. XXIV. 12., XXV. II. Forse questo salmo era cantato sovente da questi Recabiti cogli altri prigionieri.
Per la tua giustizia. Perché tu se' giusto protettore e liberatore del giusti, che sono nella fornace della tribolazione.
70,4:Dalle mani del peccatore, e dalle mani del violator della legge ec. Il singolare e posto qui pel plurale; perocchè e nella ribellione di Assalonne Davidde non fu offeso da un solo, e contro a Cristo cospirarono molti.
70,6:Sopra di te io posai nell'uscire dall'utero. Tralle tue braccia fui accolto nel venire alla luce.
70,7:Fui tenuto da molti come un portento. Le persecuzioni, le angustie, i mali senza numero, che ho sofferti, hanno talmente risvegliato le meraviglie di chi mi conosce, che non capiscono com' io abbia potuto reggermi e sostenermi, e mi hanno considerato come un nuovo inaudito portento; ma essi non sanno quanto sia forte un uomo, che ha il tuo aiuto con se, non sanno quanto forte e invitta sia la tua protezione. Possono ancora queste parole riportandolo a Gesù Cristo avere un altro senso, e questo si è: son divenuto esempio insigne e terribile della severità de' tuoi giudizi, affinchè da quello, che io pulisco per le colpe non mie imparino gli uomini a temere le tue vendette. Gesù Cristo andando al Calvario alle donne, che piangevano per compassione de' suoi patimenti, disse: non piangete sopra di me, ma sopra di voi piangete, e sopra i vostri figliuoli... perocchè se ciò fanno nel legno verde, del secco che ne sarà? Luc. XXIII.28
70,8:Sia piena la mia bocca di laude. Non permettere, ch'io sia un momento senza cantar le tue lodi: insegnami tu a celebrare e colla voce e col cuore le tue glorie e la tua grandezza.
70,9:Non rigettarmi nel tempo della vecchiezza. Vale a dire: nell'ultimo periodo della vita, quando maggiore è il bisogno dell'aiuto celeste: assistimi in ogni tempo, ma particolarmente quando tu vedrai diminuite in me le forze per resistere agli assalti de' miei nemici.
70,11:Iddio lo ha abbandonato. Così ragionavano anche i nemici di Cristo, vedendo come riusciva loro di fare tutto quel che volevano contro di lui.
70,14:E laudi aggiungerò ec. Non finirò mai di lodarti, perchè sempre nuovi argomenti mi si presentano di celebrare la tua grandezza e la tua bontà.
70,16:Perché io non ho cognizione di lettere ec. Ovvero di letteratura. Questa letteratura se ben si considera tutta la serie del discorso, e quello che segue, non è, e non può esser altro, se non la sapienza della carne, come la chiama l'Apostolo, la quale a Dio è nemica. Questa sapienza, che era nei nemici di Davidde Achitophel, e negli altri complici della ribellione dell'empio figliuolo, questa sapienza, che era nei nemici di Cristo, questa sapienza non è l'obbietto degli studii del giusto, il quale appunto perché non ha parte a questa sapienza, ma cammina con semplicità e rettitudine di cuore, è perciò fatto degno di meditare e intendere le opere di Dio, e particolarmente quella giustizia, di cui Dio riveste l'uomo, allorché giustifica l'empio. Come se dicesse: tra tutte le opere di tua potenza io avrò sempre nella memoria, e mediterò continuamente la tua bontà e misericordia verso de' peccatori, a'quali hai preparate le vie per giungere a quella giustizia, che fa l'uomo veramente giusto dinanzi a te, giustizia che vien dalla fede, la qual giustizia ne per mezzo delle antiche ceremonie, ne per mezzo de' sacrifizi degli animali non poteva attenersi. Vedi Euseb., Athan., August.
70,18-19:Fino a tanto, che io a tutta la generazione che verrà, ec. La generazione che verrà è quello che l'Apostolo chiama il mondo futuro, vale a dire la Chiesa di Cristo; perocchè Cristo e detto in Isaia Padre del secolo che verrà, il qual secolo comincia alla prima, e finisce alla seconda venuta di Gesù Cristo. A questa generazione futura doveva Cristo annunziare i misteri della potenza del Padre suo; e le opere grandi fatte a pro della stessa generazione, e particolarmente di averle dato un tal Salvatore. Ove queste parole vogliano intendersi di Davidde, egli co' suoi salmi ha dato a tutti i secoli posteriori delle insigni lezioni e documenti intorno alla potenza e sapienza e bontà dimostrate dal Signore nel soccorrere e liberare i suoi servi. Dei rimanente abbiamo uniti quali due versetti come il senso richiede. Chi, o Dio, e simile a te? Nel rammentare la potenza, la giustizia e le opere grandi di Dio, un subito affetto del cuore detta al profeta questa bella esclamazione: Signore, chi è, che possa a te agguagliarsi?
70,20:E di nuovo mi ravvivasti. Da morte mi richiamasti alla vita togliendomi dall'abisso della terra, cioè da quella parte dell'inferno, dove Cristo andò prima di risorgere. Così generalmente i Padri. Quanto a Davidde per la morte e pel sepolcro si intenderanno l'estreme calamita mortali, nelle quali egli si trovò, e dalle quali Dio lo trasse, quasi da morte a vita.
70,21:Desti... a conoscere la tua magnificenza, ec. Tutto quello che Dio fece e nella risurrezione di Cristo e nella missione dello Spirito santo e nell'ascensione al cielo del medesimo Cristo, fece vedere come il Padre in molte maniere volle glorificare il Figliuolo, il quale molte e acerbe afflizioni avea patito per la gloria del Padre.
70,22:Per la tua verità. Per la fedeltà tua grandissima nell'adempire le tue promesse. O Santo di Israele. O Dio, che santitichi il tuo spirituale Israele, il popolo dei credenti.
70,23:E l'anima mia redenta da te. L'anima mia liberata per te dai pericoli e dalle tribolazioni della vita mortale.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap