Salmi - 110

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Loda il Signore pe' molti benefizj fatti alla sua Chiesa.

1Alleluia: lodate Dio.A Te darò laude, o Signore, con tutto il cuor mio: nel consesso de' giusti, e nella adunanza.
2Grandi sono le opere del Signore: appropiate a tutte le sue volontà.
3Gloria, e magnificenza sono le opere di lui: e la sua giustizia è stabile per tutti i secoli.
4Ha lasciata memoria di sue meraviglie il Signore, che è benigno, e misericordioso: ha dato un cibo a quei, che lo temono.
5Ei sarà memore eternamente di sua alleanza: le opere di sua possanza rivelerà al suo popolo:
6A' quali darà l'eredità delle genti: le opere delle sue mani son verità, e giustizia.
7Fedeli tutti i comandamenti di lui: confermati per tutti i secoli: fondati nella verità, e nell'equità.
8Ha mandata la redenzione al suo popolo: ha stabilito per l'eternità il suo testamento.
9Santo, e terribile il nome di lui: principio della sapienza il timor del Signore.
10Buono intelletto hanno tutti quelli, che agiscono con questo timore: sarà egli laudato pe' secoli de' secoli.
Note:

110,1:Questo salmo, e altri, che seguono, portano questo titolo, perché contengono una esortazione a celebrare con letizia e con giubilo la bontà del Signore. È salmo alfabetico, ma in tal guisa, che ogni mezzo versetto, o piuttosto ogni membro del versetto ha una lettera dell'alfabeto Ebraico.

A te darò laude, o Signore, ec. I padri suppongono, che ella è la chiesa di Cristo, che parla. Nel consesso de, giusti e nell'adunanza. I giusti sono i fedeli detti anche muti, perché specialmente chiamati alla giustizia e alla santità: ma secondo la forza della voce Ebrea corrispondente a quella concilio della nostra volgata si distingue da molti il consesso de' giusti dall'adunanza de' giusti, essendo il primo una ristretta, o sia privata società: laddove l'adunanza dinota tutto il corpo intero della chiesa riunito sotto de' suoi pastori. Dice adunque: celebrerò di tutto cuore le tue lodi si nelle particolari e ristrette adunanze, come in tutta la congregazione de' tuoi fedeli.

110,2:Appropiate a tutte le sue volontà. Le opere del Signore sono grandi, tanto le opere di natura, come quelle di grazia: e di queste opere non si può dare altra ragione, se non la di lui volontà: elle sono perché egli ha voluto, e tali sono, quali egli le ha volute; perocchè Dio e un agente liberissimo, la di cui libertà e potenza non può essere circoscritta da alcuno esterno impedimento, e anche contro le ordinarie leggi della natura fa tutto quello, ch'ei vuole per la salute degli uomini.

110,3:Gloria e magnificenza ec. Egli è glorioso, ammirabile e magnifico in tutte le opere sue: elle annunziano la sua grandezza, la sua possanza, la sua sapienza infinita, e la sua sopreminente carità verso degli uomini: siccome nelle opere degli uomini si vede sempre, e si scopre la debolezza e l'imperfezione dell'uomo, così nelle opere di Dio, anche le più minute, si riconosce come egli e grande, e come ogni umano intendimento sorpassa la sua sapienza e la sua carità. E la sua giustizia ec. La giustizia ne' libri santi significa ogni virtù, ma qui sembrami, che possa dinotare la fedeltà e bontà di Dio nell'adempier le sue promesse a favore de' giusti.

110,4-5:Ha lasciata memoria di sue meraviglie ec.Ha lasciata agli uomini una memoria sempre presente di tutto quello, che egli ha fatto per essi. Il Signore benigno e pieno di viscere di carità ha lasciata questa memoria pe' suoi amici in quel cibo celestiale, che ha dato loro. Questo cibo è la divina Eucaristia, la quale ci rammemora tutto quello, che il Figliuolo di Dio fatto uomo fece per noi e patì, e nella quale egli stesso per darsi in cibo dell'uomo opera nuove e stupende meraviglie; ond'e'lla può dirsi il compendio di tutti i benefizi divini. Le parole di Cristo nella istituzione medesima della Eucaristia mi sembra, che non iascin luogo ad intendere di altro cibo le parole dei profeta; perocchè nel distribuire a' suoi Apostoli il Sacramento del corpoe dei sangue suo, ordinò loro, che la stessa cosa facessero in sua memoria. Fate questo in memoria di me. Così Cristo ci lascia nell'Eucaristia una memoria di sue meraviglie, e di più una memoria della nuova alleanza fermata con noi, la qual alleanza fu stabilita e confermata colla oblazione del corpo e del sangue di Cristo sopra la croce, della qual oblazione è memoria la stessa Eucaristia, che contiene lo stesso Cristo sacrificato per noi. E particolarmente di questa grand'opera dice il profeta, che ella non sarà conosciuta se non da que'che lo temono, cioè dal popol suo, da' fedeli, a' quali egli la rivelerà: li popolo di Dio avrà conoscimento di quest' opera, e crederà alla carità incomprensibil di Cristo, il quale seppe inventarla.

110,6:A'quali darà l'eredità delle genti. A questo popolo arricchito di tali doni, e illuminato a conoscere le meraviglie di Dio, a questo popolo Dio agregherà tutte le nazioni, le quali se sono eredità di Cristo. Sono ancora l'eredità della chiesa sua sposa. Verità e giustizia. La verità, secondo il Grisostomo, è qui posta per la misericordia, come in altri luoghi de' salmi: le opere di Dio sono tutte misericordia e giustizia.

110,7:Fedeli tutti i comandamenti di lui. Elogio della nuova legge. I precetti del Signore sono fedeli, cioè stabili e immobili ed immutabili in eterno, e sono fatti secondo le invariabiii regole della verità e della giustizia.

110,8:Ha mandata la redenzione al suo popolo. Ha mandato al suo popolo il Redentore, che lo riscatterà dalla servitù del peccato e dell'inferno. La nuova alleanza, che Dio stabilirà cogli uomini per mezzo di questo Salvatore, e alleanza eterna, ed a cui null'altro succederà.

110,9:Santo e terribile il nome di lui. ec. Dimostra per qual modo il fedele può star fermo nell'alleanza, e giungere all'acquisto delle promesse. Il nome del Signore è santo, venerabile, terribile: quindi è, che il temerlo, il rispettarlo, il guardarsi attentamente da tutto quello, che può offenderlo, questo è il principio della vera sapienza dello spirito, questo e l'introduzione alla sapienza Evangelica. Vedi Deuter. VI.14. X. 12.

110,10:Buono intelletto hanno tutti quelli, ec. Sono prudenti e Saggi dinanzi a Dio tutti quelli, i quali con questo timore santo si conducono in tutte le loro operazioni. Sarà egli laudato pe'secoli de' secoli. Dio sarà lodato e glorificato per le sue meraviglie in eterno. È la conclusione del salmo.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap