Salmi - 12

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Da alcuni si riferisce ai tempi della persecuzione di Saul: dà molti altri alla ribellione di Assalonne. Contiene i sentimenti di un'anima tribolata, la quale nella tentazione geme dinanzi a Dio, a cui chiede lume per conoscere quello, che in lei dispiaccia al Signore, e si consola colla ferma speranza nella divina misericordia.

1Salmo di David.Fino a quando, o Signore? ti scorderai forse di me per sempre? fino a quando volgi da me la tua faccia?
2Fino a quando accumulerò perplessità nell'anima mia, e nel cuor mio dolori ogni giorno?
3Fino a quando avrà possanza sopra di me il mio nemico?
4Volgiti a me, ed esaudiscimi, Signore, Dio mio. Illumina gli occhi miei, affinchè io non dorma giammai sonno di morte;
5Affinchè non dica una volta il mio nemico: Io lo ho vinto. Color che mi affliggono, trionferanno se io sarò smosso:
6Io però mia speranza ho posta nella tua misericordia. Il mio cuore esulterà nella salute, che vien da te: canterò il Signore mio benefattore: e al nome del Signore altissimo farò risonare inni di laude.
Note:

12,1:Fino a quando, o Signore? Gl'Interpreti Ebrei osservano, che questa voce fino a quando è ripetuta quattro volte in questa salmo per una misteriosa allusione ai quattro imperi, che afflisser la Chiesa, vale a dire quello di Babilonia, quello di Persia, il Greco e il Romano; la qual cosa non per altro motivo e da me riferita, se non perché ella serve a dimostrare come la sinagoga riconobbe sempre nei salmi un senso spirituale inteso principalmente dallo Spirito santo, il qual senso benché velato sotto l'ombra de' diversi accidenti della storia di Davidde non poté essere ascoso agli antichi maestri illuminati dalla tradizione de' loro maggiori.
Fino a quando, o Signore? Secondo questa maniera di lezione, che mi e paruta la più naturale, si sottintende qualche cosa, essendo il discorso interrotto per veemenza di olfatto. Fino a quando, o Signore, mi lascerai in abbandono? Ti scorderai forse di me per sempre? Or tutte queste interrogazioni esprimono vivamente il bisogno, che ha l'anima del divino soccorso, e l'ardente desiderio, e l'ansiosa aspettazione di questo soccorso, senza del quale ella teme di soccombere alla violenza della tentazione.

12,3:Avrà possanza sopra di me il mio nemica? Se il giusto in sua giustizia sta saldo, non può sopra di lui prevalere il demonio, né verun altro interiore, o esteriore nemico; ma può questo nemico aver possanza sopra del giusto in quanto da Dio gli è permesso di aflliggere, e di tentare lo stesso giusto.

12,4-5:Volgiti a me, ed esaudiscimi. S. Agostino osservò, che queste parole volgiti, esaudiscimi, e quel che seguita, illumina gli occhi miei, con bellissimo ordine corrispondono a quel che fu detto di sopra: Fino a quando volgi da me la tua faccia? Ti scorderai forse di me per sempre? accumulerò perplessità ec.
Illumina gli occhi miei, affinchè ec. Fa' risplendere nel cuor mio la celeste tua luce, che dissipi le mie tenebre; e le insidie mi sveli del mio nemico, affinchè giammai non avvenga, che caduto in grave peccato io mi abbandoni al sonno, anzi al funesto letargo di eterna morte. Il caldeo tradusse in tal guisa: affinchè io non pecchi, e non dorma con quelli, che han meritata l'eterna morte. La morte è sovente chiamata sonno nelle Scritture in argomento della futura risurrezione. Il sonno di morte significa quella, che s. Giovanni nell'Apocalisse chiama morte seconda, ed è la morte dell'anima, la qual morte pe' cattivi succede alla morte del corpo. Vedi Hierem LI. 39. Il mio nemico. Qualche interprete Ebreo per questo nemico intese il fomite del peccato, ovvero lo stesso peccato. Forse megllo intenderemo il demonio, il quale è il grande avversario, che cerca di divorarci 1. Pet. 5. 9.: ed è come se dicesse il profeta, non permettere, che questo mio terribll nemico ritrovar possa in me onde con ragione accusarmi dinanzi al tuo tribunale, e vincere la gran lite, da cui dipende la eterna mia sorte.
Se io sarò smosso: ec. Se io vacillerò, se io non starò fermo, e radicato, e fondato nella tua carità. Il Caldeo: se la declinerò dalle tue vie. Ma si osservi come tutto la speranza di non essere smosso giammai la ripone il giusto nella divina misericordia; imperocchè questo stesso di star fermo nel Signore non dee l'uomo attribuirlo a se stesso, affinchè non avvenga che ove egli si gloriasse di non essere smosso, a smoversi venga, e a cadere per guesta stessa superbia. August.
Il mio cuore esulterà nella salute, che vien da te. Nella salvezza, nella liberazione, che mi viene da te per mezzo del Cristo, il quale è salvatore, e salute di tutti gli uomini.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap