VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
65,1:Della risurrezione. Questo fu aggiunto nella versione dei LXX per indicare come qui si parla de' misteri di Cristo e della sua risurrezione, che le fondamenta degli altri misteri, e principio di nostra speranza.
Terra tutta quanta alza ec. Poeticamente nomina la terra in vece degli abitanti di essa.
65,2:Quanto son terribili, ec. Quanto mirabili, stupende ec. I tuoi nemici fingeranno ec. I tuoi nemici vedendo quanto tu se' possente, non ardiranno di dichiararsi contro di te, fingeranno anzi di essere dalla tua parte, con finto animo a te si soggetteranno e con cuore senile.
65,4:Terribile ne' suoi consigli ec. Intendesi con s. Agostino della vocazione de' Gentili e della riprovazione degli Ebrei.
65,5:Egli converte il mare in arida terra; ec. Allude al passaggio del mar rosso, Erod. XIV. 21., e al passaggio del fiume Giordano. Jos. III. 13. nell'uno e nell'altro si ha una figura del Battesimo di Gesù Cristo, mediante il quale siamo sottratti al giogo del superbo Faraone, il demonio, e introdotti nella Chiesa di Cristo. E ciò vuol significare il profeta con queste figure. Ivi in lui ci rallegreremo; in questo felice passaggio dal regno del demonio al regno di Cristo ci rallegreremo nel Signore, e canteremo a lui il cantico di Mosè.
65,6:Coloro, che lo irritano ec. Non s'insuperbiscano coloro, che inutilmente si oppongono ai suoi disegni: parla principalmente degli Ebrei increduli, nemici del Vangelo, e nemici specialmente per cagion nostra (come dice l'Apostolo), cioè per l'odio, che portavano a' Gentili, a' quali non potevan patire gli stessi Ebrei, che fosse aperta la porta dell'Evangelio. Vedi Rom. XI. 28.
65,7:Benedite, o nazioni, ec. Accenna assai chiaramente la conversione delle genti. E fate udire le voci ec. Celebratelo pubblicamente, e con voci alte e sonore.
65,8:Ha serbato l'anima mia alla vita. Alla vita del secolo futuro, dice il Parafraste Caldeo. S'intende adunoque della risurrezione di Cristo, e anche della risurrezione nostra alla vita eterna, essendo la risurrezione di Cristo modello e pegno della nostra. Vedi I. Cor. XV. Nell'originale in vece di anima mia si ha anima nostra, e in cambio di piedi miei, piedi nostri. E non solamente Dio renderà a me nuova vita e beata dopo la morte, ma nel tempo della vita presente di forza mi arma, perché non ceda agli urti de' miei visibili e invisibili nemici.
65,9:Perché tu, o Dio, hai fatto prova di noi: ec. Passa a descrivere le persecuzioni sofferte dalla Chiesa e da fedeli, nelle quali provò Dio, e prova la lor lede e la pietà col fuoco della tribolazione.
65,10:Ci hai condotti al laccio. Allude alle catene e ai ceppi de' Martiri; come per le tribolazioni delle spalle intende i flagelli e le battiture, delle quali si gloriava Paolo e Pietro e Giovanni. Vedi Atti v. 41., 2. Cor. XI. 25.
Duri uomini hai messi ec.Ci hai renduti soggetti a uomini crudeli e indegni del nome di uomini per la somma loro barbarie.
65,11:Siam passati pel fuoco e per l'acqua. Accenna due generi di morte, di esser bruciato vivo, e di esser gittato a perire nell'acque: e per questi intende tutte le altre maniere, onde furono uccisi i Martiri di Cristo. Ma e dal fuoco e dall'acqua e dalla morte tu (dicon essi a Dio) ci facesti passare al luogo del refrigerio e della eterna consolazione.
65,12-14:Scioglierò i voli pronunziati dalle mie labbra: e i quali la mia bocca proferì ec. Dal plurale si passa al singolare senzachè diversifichi il senso: perocchè Gesù Cristo e i suoi Martiri, Gesù Cristo e i suoi membri, Gesu Cristo e la Chiesa sono una sol cosa. linn-oro nel luogo del refrigerio, entrerò nel tuo tempio santo, entrerò nella tua casa, nella Gerusalemme celeste, dove scioglierò i voti fatti da me nel tempo della tribolazione, dalla quale io vengo, e vengo per offerirti i sacrifici dovuti alla tua Maestà per l'amore e l'assistenza continua, colla quale mi sostenesti nel tempo della vita mortale. Sono qui notate tre specie di olocausti ordinati nell'antica legge, degli arieti, de' buoi e de' montoni, pe' quali sacrifizi carnali sono intesi i sacrifizi spirituali, che a Dio offeriranno i santi nel cielo: perocchè ivi i santi sono sacerdoti di Dio e di Cristo, come e detto Apocal. XX. 6., e v. 10. Offeriscono adunque a Dio i santi in eterno le spirituali loro ostie, la ferventissima loro carità, la gratitudine, con cui da Dio riconoscono le loro vittorie, onde le loro corone gettano dinanzi al trono del Signore Dio loro, Apocal. IV. 10. E finalmente gli offeriscono il perenne sacrifizio delle loro lodi e ringraziamenti.
65,15:Venite, udite ec. Ella è la Chiesa, la quale per trasporto di affettuosissima gratitudine imita tutti gli uomini a considerare quello, che Dio ha fatto per lei in ogni tempo, ma particolarmente ne' tempi di afflizione.
65,16:E l'ho glorificato colla mia lingua. Così tradusse s. Girolamo.
65,17:Se io vedessi nel cuor mio l'iniquità, ec. Comunemente per l'iniquità' s' intende l'ipocrisia; ma anche generalmente può dirsi, che l'iniquità e il peccato son cagione per lo più, che le nostre orazioni non sieno esaudite da Dio, o sieno a lui anche odiose; e la migliore, e la vera disposizione di cuore, con cui un peccatore dee presentarsi a Dio per orare, ella è la detestazione de' propri falli.
65,19:Non ha allontanato da me nè la mia orazione, ec. Benedetto il Signore, il quale in tutte le afflizioni e i pericoli di questa vita mi ha lasciato il mezzo, onde trovare aiuto, e contorto; vale a dire il ricorso all'orazione, e lasciandomi questo mi lascia una caparra della misericordia, che vuole usare verso di me.
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