VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
135,1:Perché egli è buono, perché ec. Perchè egli è fonte di bontà, di misericordia, e questa misericordia non ha termine, ma è eterna, e tutte le cose, che egli creò, le fece, non perché di esse avesse egli bisogno, ma affinchè vi fossero delle creature, sopra le quali si diffondesse la sua bontà e misericordia. Questo intercalare: perché la misericordia di lui ec., che è ripetuto nella seconda parte d'ogni versetto sino alla fine del salmo, credesi, che si cantasse dal popolo.
135,2:Al Dio degli dei. Al Dio degli Angeli, e anche de' demoni, i quali a lui sono soggetti, benchè contro lor voglia.
135,4:Il quale solo fa grandi meraviglie, ec. Il solo autore adunque de' miracoli egli è Dio, perché egli solo e onnipotente e non legato, ne circoscritto dalle leggi della natura. Questi miracoli gli da Dio sovente per l'intercessione de' santi, od anche per mano di essi, che in tal caso son gli strumenti di sua onnipotente.
135,5:Con sapienza creò i cieli, ec. Egli con ammirabile magistero e con sommo artificio creò i cieli, ne' quali spicca l'infinita sapienza e possanza di lui.
135,6:Posò la terra ec. Ovvero; stabilì la terra sopra le acque.
135,7-9:Fece i grandi luminari, ec. Si parla del sole e della luna, i quali considerati relativamente alla terra e agli elletti, che ad essa ne derivano sono detti i grandi luminari. In questi tre versetti sono ripetute, e illustrate le parole di Mosè. Fece Dio due luminari grandi: il luminar maggiore, che presedesse al giorno; e il luminar minore, che presedesse alla notte, e le stelle, e le collocò nel firmamento del cielo, affinchè rischiarasser la terra. Gen. I. 16. 17.
135,12:Con mano possente e con braccio alzato. A forza di flagelli e di prodigi e con braccio alzato a percuotere la durezza e superbia degli Egiziani, perchè straziavano il popol suo, verso di cui mostrò la sua misericordia.
135,13:Divise in parti il mare rosso. Lo divise in due parti facendo fermare le acque dall'una e dall'altra parte, affinchè passassero pel mezzo gl'Israeliti. Questo, e non più sembra, che dicasi in questo luogo, benché gli Ebrei ne abblan voluto inferire, che si fosse diviso il mare in dodici parti, affinchè ogni tribù nello stesso tempo potesse passarlo. Sentimento, che è stato seguito da alcuni antichi interpreti, ma rigettato generalmente dagli altri.
135,16:Fe' passare il suo popolo pel deserto. Per una solitudine spaventevole priva d'ogni cosa necessaria al sostentamento della vita. Contuttociò in questo luogo una innumerabile moltitudine di gente visse per tanti anni, e nulla ad essa mancò.
135,17:De' re grandi. Grandi di potenza, di forza, di animo e di statura di corpo. Vedi Deuter. III. II.
135,21-22:E diede la loro terra in retaggio... ad Israele ec. Il paese di que' due re fu dato alle due tribù di Ruben e di Gad, e a metà della tribù di Manasse. La terra poi di Chanaan fu data alle altre tribù.
135,25:Dà il nudrimento ad ogni animale. Accenna di nuovo la generale providenza di Dio, il quale nutrisce e conserva tutte le cose.
135,26:Al Dio del cielo. A Dio, che creò i cieli, e ne' cieli ha sua abitazione. Qualche antico interprete lesse la voce coeli in vocativo, onde il senso sarebbe: cieli a Dio date laude.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap