VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
35,1:Discorre l'iniquo ec. L' iniquo non pensa ad altro in cuor suo che a peccare, a fare, come dice l'Apostolo, la volontà della carne e de' pensieri.
35,2:Nel cospetto di lui egli ha agito con frode, ec. Cioè con ipocrisia. Sapendo, che Dio tutto vede e tutto sa, e che egli in ogni luogo è presente, l'empio senza ribrezzo ha voluto quasi ingannare Dio colla sua ipocrisia, colla falsa apparenza di giustizia, mentre in cuor suo cova l'iniquità. Onde odiosa diventi ec. odiosa diviene e insoffribile non solo dinanzi a Dio, ma anche dinanzi agli uomini la sua iniquità; perocchè più degno di odio rendesi il vizio, quando si pretende di inorpellarlo colle apparenze di pietà.
35,3:Non volle intendere per bene operare. Non vuol imparare, non vuole essere istruito delle sue obbligazioni, di quello che è tenuto di fare riguardo a Dio, e riguardo al prossimo.
35,4:Meditò nel suo letto l'iniquità. Il giorno fa il male, la notte lo medita e si prepara a commetterlo.
35,5:Signore, nel cielo e' la tua misericordia, ec. La tua misericordia (che tali empi sopporta) va fino al cielo. Ell'è infinita e immensa: e la tua verità, la fedeltà delle tue promesse, la certezza di tua parola è grandissima e arriva fino alle nubi del cielo.
35,6:La tua giustizia e come in altissimi monti. La voce giustizia significa in questo luogo la maniera tutto giusta e retta, onde Dio governa il mondo e le cose degli uomini; significa la sua previdenza; e lo stesso è significato colla voce giudizi in appresso. La tua Providenza è alta e sublime quanto i monti più eccelsi, e imperscrutabili sono le vie tenute da te nel governo del mondo; elle sono un abisso, che non ha fondo. L'uomo non dee presumere di penetrar questo abisso: dee credere, che i tuoi giudizi son sempre giusti e debbe adorarli, benché per la sua corta capacita non gl'intenda.
E gli uomini e i gìumenti tu salverai, ec. Tu conservi e sostenti, e dai la salute del corpo non solo agli uomini, ma anche ai vili giumenti. S. Atanasio, Arnobio e altri spiegano anche in un senso più rilevato queste parole, intendendo per gli uomini i Giudei, i quali illuminati dalla legge di Dio facean uso di lor ragione nelle cose riguardanti lo spirito, pe' giumenti poi intendendo i Gentili, i quali a guisa di muti animali faceano oltraggio alla ragione colla infame loro idolatria e co' brutali costumi. Tu, o Signore, darai salute, e salvatore non solo ai ragionevoli animali, alle pecorelle della casa d'Israele, ma anche agli stupidi giumenti, che sono senza salvatore, alieni dalla società d'Israele, stranieri riguardo ai testamenti, senza speranza di promessa, e senza Dio in questa mondo. Ephes. II. 12.
Una tale misericordia e certamente molto più degna delle ammirazioni del profeta, il quale però soggiunge: tanto si stende, o Dio, la tua misericordia!
35,7:Ma i figliuoli degli uomini ec. Colla tua general Providenza tu conservi con amore e gli uomini e le bestie; ma specialissima poi è la tua carità verso degli uomini, i quali di benefizi infinitamente maggiori tu ricolmi e in questa vita e nel secolo futuro. Tu sotto le ali tue con tenera sollecitudine li custodisci, e l'affetto, che tu ad essi dimostri e un pegno de' beni, che speran da te.
35,8:Saranno inebriati della opulenza ec. Ecco fino a qual segno tu se' generoso e magnifico e liberale verso degli uomini. Li condurrai a godere della tua stessa beatitudine e delle tue celestiall delizie.
35,9:Presso di te ec. Ovvero in te: Tu se' fontana di vera, eterna vita, e nel lume tuo vedrem la luce: illustrati dal lume della tua gloria, vedrem Te luce vera, e godremo di tua visione. L'anima umana (e lo stesso intendesi degli Angeli), in qualunque stato di perfezione ella stasi, non può esser capace di vedere Dio, di vedere quella luce increata e immensa, se non mediante quello, che i Teologi chiamano lume della gloria, per cui l'anima e innalzato a Dio, e fatta idonea a vederlo a faccia a faccia.
35,10:Sopra coloro, che ti conoscono. Con una cognizione di fede e di amore: sopra quelli, che ti amano e ti ubbidiscono. E la tua giustizia ec. E colla tua giustizia difendi, proteggi i giusti.
35,11:Non venga ec. Non permettere omai piu, che mi calpestino i miei superbi nemici, ne che i peccatori co' loro cattivi esempi possan rimuovermi dal battere costantemente la via della verità e della virtù. Vedi s. Agostino.
35,12:Ivi andaron per terra quelli, che commettono l'iniquità: ec. Nella superbia, e nei tentativi che fanno i cattivi per sedurre e far cadere il giusto, ivi coloro anderanno per terra, saranno cacciati fuora dalla patria della felicità, e non potran rialzarsi, perché la loro caduta è eterno, o la loro separazione da Dio e degli eletti di Dio sara eterna. Alcuni quell'ivi lo riferiscono alla vita futura, come se volesse dire il profeta: in quel secolo futuro, nel quale i giusti saranno inebriati dalle delizie della casa del Signore, ivi, in quel secolo i cattivi pagheranno il fio delle loro iniquità.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap