VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
27,1:Farai anche un altare ec. Questo è l'altare degli olocausti, il quale era collocato non dentro del tabernacolo, ma fuori dinanzi ad esso, e allo scoperto per ragione del fuoco, e del fumo, e anche dell'odore delle vittime, che vi si abbruciavano.
27,2:Le corna a quattr'angoli. Da ognuno degli angoli spuntava un corno della stessa materia, di cui era vestito l'altare e dentro, e fuori: questi corni o erano solamente per ornato, o aveano anche oltre a ciò qualche uso, che noi non sappiamo. Su questo altare s'immolava mattina, e sera il sacrifizio perenne dell'agnello; e di poi le altre vittime o spontanee, o votive, o prescritte dalla legge: egli era perciò questo altare figura della Croce, sulla quale fu compiuto il sacrifizio di Cristo; onde questo altare era posto fuori del tabernacolo, perché Cristo morì fuori della città, come notò l'Apostolo, Heb. XV.
27,3:Delle conche, dare riporre le ceneri. Quelle ceneri, che doveano di tanto in tanto levarsi di sotto l'altare.
E i bracieri. Alcuni interpretano i turiboli, perché questi servivano a portare mattina, e sera all'altare de' Timiami il fuoco santo preso da questo altare degli olocausti.
27,4:Farai una graticola di bronzo a guisa di rete. Alcuni credono, che questa graticola fosse legata a' quattro corni dell'altare per mezzo di catenelle. Ella scendeva dentro la cavità dell'altare sino al mezzo della profondità dello stesso altare: i quattro anelli di bronzo servivano a farvi passare le stanghe per trasporto della stessa graticola; perocchè ella si cavava, e si metteva.
27,5-8:I quali tu porrai sotto il focolare dell'altare. Ecco il focolare distinto dalla graticola, ma unito con essa, al fondo della quale erano messi agli angoli gli anelli pel trasporto di essa, come si è detto: sopra questo focolare mettevansi le legna per bruciare le carni delle vittime poste sopra l'altare; la graticola insieme col focolare scendea fino al mezzo dell'altare: dovea esservi perciò un' apertura per introdurre le legna. Può opporsi a questa sposizione, che da vari passi del levitico apparisce, che le carni delle vittime erano poste sopra le legna, ma senza sofisticare sopra questa maniera di parlare, prendendola anche letteralmente non neghiamo, che in occasione di un numero grande di vittime si mettesser le legna anche sopra la graticola, e immediatamente sotto le vittime: ma crediamo, che il fuoco tenuto in questo focolare servisse al sacrifizio perenne dell'agnello, e alle occasioni giornaliere.
27,9:Farai ancora l'atrio del tabernacolo. Quest' atrio girava intorno al tabernacolo, e dentro di esso era anche l'altare degli olocausti; onde il tabernacolo stava nel mezzo dell'atrio, quasi sede della maestà di Dio conversante tragli uomini. Quest'atrio non avea tetto, ed era allo scoperto; ma era chiuso tutto all'intorno da' veli, o cortine, che son qui notate, le quali erano appese a colonne di bronzo vestite di lame d'argento, co' capitelli d'argento, e le basi di bronzo. Quest'atrio era quadrangolare, lungo cento cubiti, largo cinquanta, alto cinque. Le colonne eran collocate in distanza di cinque cubiti l'una dall'altra. Nel suo ingresso l'atrio avea cinquanta cubiti di lunghezza fino al tabernacolo, e altrettanti di larghezza, e quivi si stava il popolo, e nissun gentile, o immondo potea entrarvi: di questo spazio però di cinquanta cubiti, venti ne erano lasciati liberi, e a ciascuno de' due lati di questo spazio eranvi tre colonne di bronzo, e quattro ne erano all'ingresso, alle quali era appeso un velo più ricco, lungo venti cubiti, e alto cinque, il quale chiudeva l'ingresso.
27,19:Di bronzo farai tutti i vasi del tabernacolo ec. Pel nome di tabernacolo sembra, che debba qui intendersi l'atrio di cui ha parlato finora. Quello, che abbiamo tradotto chiodi, forse significa gangheri: questi erano attaccati alla colonne, e sostenevano i veli.
27,20:Fatto al mortaio. Di quell'olio, il quale esce dalla sola polpa delle ulive non macinate, ma leggermente battute nel mortaio: noi diciamo olio vergine.
Onde sempre ardano le lucerne. Le sette lucerne del candelabro stavano tutte accese la notte, e tre di esse pel giorno, come scrive Giuseppe.
27,21:Nel tabernacolo della testimonianza. Nel Santo de' Santi dove era l'arca del testimonio, o sia del testamento, nella quale cioè erano le tavole della legge: la qual legge è chiamato testamento, e testimonianza nelle Scritture.