VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
24,1:Sali verso il Signore, tu ec. Mosè era salito sul Sina, e li avea udito i comandi descritti ne' cap. 21. 22. 23., e di poi era sceso a proporli al popolo: la qual cosa è indicata.
24,3:Ora è ordinato a lui di tornare al Signore dopo avuta la risposta del popolo, e l'assenso alla legge per ricevere le due tavole, che erano quasi l'istrumento dell'alleanza tra Dio e il popolo.
24,4:E Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Mosè, come mediatore tra Dio e il popolo, accetta la dichiarazione del popolo, che si protesta pronto a obbedire a' comnndi di Dio, e rogistrasi le parole di Dio, si il consenso del popolo. Questa è una delle solennità usate in conformazione dell'alleanza.
Alzò... un altare. Un altare di terra e di cespugli, come è detto, Exod. xx. 24. Questo altare rappresenta il Signore.
E dodici monumenti. Dodici mucchi di pietre attorno all'altare. Questi rappresentavano le dodici tribù.
24,5:Di vitelli. L'Apostolo aggiunge, che furono immolati anche degli arieti, e il loro sangue mescolato con quello de' vitelli, Heb. IX. 19. Vedi quello, che si è detto in quel luogo. Mosè racconta queste cose in compendio.
24,7:E preso il libro dell'alleanza ec. Quello di cui si parla vers. 4., in cui contenevansi le parole del Signore, e le condizioni dell'alleanza.
24,8:Preso il sangue ne asperse il popolo. La metà del sangue fu sparsa sopra l'altare rappresentante il Signore, l'altra metà servì ad aspergere tutto il popolo, tribù per tribù, e probabilmente anche i dodici mucchi di pietre; così fu confermato il solenne patto tra Dio o il suo popolo. Ma in tutto questo veniva figurato e predetto il mistero di una assai migliore alleanza consumata nel sangue di Cristo sull'altare della croce, come spiega divinamcute l'Apostolo. Heb. IX.
24,10:E videro il Dio d'Israele. Videro qualche raggio della maestà di Dio: alcuni però credono, che Dio a Mosè, e a questi seniori apparisse in forma d'uomo; e quello, che è detto, Deuter. IV. 15., che Dio non si era mostrato sotto veruna immagine, lo spiegano riguardo alla moltitudine, la quale avrebbe potuto prendere occasione d'errore con figurarsi Dio materiale, e corporeo, e cadere in idolatria. Così Dio appariva come un gran principe cinto di maestà e di magnificenza, sotto i piedi del quale vedevasi un pavimento di zaffiri del colore del cielo, quando e sereno: imperocchè vi sono de' zaffiri bianchi chiamati zaffiri femmine.
24,11:E Dio non istese la mano ec. Dio non gastigò que' seniori, che si erano avanzati sul monte, e dopo che essi l'ebber veduto, non morirono, ma mangiarono, e bevvero; cioè vissero, quantunque secondo la comune maniera di pensare degli uomini sia lo stesso il vedere Dio, e il morire. Vedi Jud. XIII. 22., Deuteron. V. 24.
24,12:Sali da me sul monte. Vale a dire verso la cima del monte: perocchè già Mosè con Aronne e i seniori erano saliti sino a una certa altezza.
24,13:Si mossero Mosè e Giosuè. Mosè e Giosuè si avanzarono fino alla nuvola risplendente, e ivi si stettero sei giorni: il settimo giorno Mosè ebbe ordine di andare più in su, e Giosuè si rimase al suo primo posto.
24,18:Vi stette quaranta giorni, e quaranta notti. In questi quaranta giorni si computano i sei del versetto 16. Tutto questo tempo lo passò Mosè in perpetuo digiuno. Così Cristo col suo digiuno di quaranta giorni diede principio al pubblico suo ministero, e alla predicazione della nuova legge.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap