VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
26,1:Di bisso torto. Vale a dire a doppio filo, il quale sia anche torto. Alcuni credono che il bisso facesse l'ordito, e la lana color di giacinto, di porpora, e di cocco facesse il ripieno, donde ne venisse la varietà de' colori. Altri son di parere che le cortine di bisso avessero un ricamo tutto di giacinto, di porpora e di cocco; e questo sembra essere il senso della nostra vulgata.
26,3:Si uniranno insieme cinque cortine, ec. Le che dava una larghezza di venti cubiti per la metà del tabernacolo; le altre cinque colla medesima ampiezza servivano a coprire l'altra metà.
26,6:Cinquanta anelli d'oro. Invece di anelli, si potrebbe tradurre fibbie, come nel vers. 11., ovvero ( come altri intendono ) uncinelli, o gangheri co' loro anelletti, i quali servivano a tenere unite più fortemente le cortine.
26,7:Cortine di pelo di capra. Queste più grosse coprivano le più preziose, e le difendevano dalla pioggia, alla quale resiste il panno tessuto di pelo di capra. Si è detto altre volte, che l'uso di tessere questo pelo cominciò nella Cilicia, onde ne venne il nome a questa sorta di telerie.
26,13:E ne penderà la lunghezza d'un cubito da una parte, e un altro cubito dall'altra parte. Le cortine di pelo di capra avranno trenta cubiti di lunghezza, laddove quelle di sotto erano lunghe solamente ventotto cubiti; le prime perciò avanzavno le altre di un cubito per parte, e questo avanzo ripiegavasi sui lati alla parte di dietro del tabernacolo. Le cortine preziose, e questo che ama di sopra, non coprivano la parte dinanzi del santuario, il quale avea una cortina particolare.
26,14:Farai anche di sopra un'altra coperta ec. Ho tradotto di sopra, seguendo l'Ebreo, e i LXX. e non al tetto, come parrebbe a prima vista, che volesse dir la volgata, perché mi sembra molto probabile, che anche queste due coperte vestissero non solo la parte superiore, ma tutto ancora il tabernacolo, militando da per tutto la stessa ragione, di riparare cioè dalle ingiurie de' tempi non solo le preziose cortine inferiori, ma anche le tavole coperte di lame d'oro: e adunque credibile, che la vulgata colla voce tectum abbia inteso il primo telo, o sia le cartine preziose, le quali erano la prima coperta del tabernacolo.
26,15:Farai ancora di legno di setim le assi, ec. Queste assi formavano le pareti del tabernacolo di tre lati, rimanendo aperta la parte interiore, o sia l'ingresso del tabernacolo. Nel lato terso mezzodì eranvi numero venti tavole, e altrettante a quello di settentrione, e questi due lati facevano la lunghezza del tabernacolo, il quale veniva perciò ad avere trenta cubiti di lunghezza, avendo ogni tavola un cubito, o mezzo: la distanza poi tra un lato, e l'altro era di dieci cubiti; e questa era la larghezza del tabernacolo: a occidente sei tavole intere, e due mezze, che in tutto facean dieci cubiti, e univano i due lati quello di mezzodì, e quello di settentrione. Le tavole erano lavorate in guisa, che s'incastravano l'una nell'altra, e si tenevano ferme; ciascheduna di queste tavole avea due basi d'argento, una a ciaschedun angolo, le quali alcuni credono, che colla loro parte inferiore entrassero qualche poco nella terra, onde tenessero più ferme le tavole. Questo è quel, che dicesi fino a tutto il vers. 23.
26,26:Cinque traverse di legno ec. Queste traverse servivano a tenere più fortemente collegate le tavole, ond'era composto ciascuno de' tre lati del tabernacolo. Alcuni suppongono una sola traversa, la quale pe' due lati di mezzodì, e di settentrione era composta di cinque pezzi incastrati l'uno nell'altro, e lunghi sei cubiti per ciascheduno; onde i cinque pezzi facevano i trenta cubiti, lunghezza di ciascheduno de' due lati; il terzo lato poi avrebbe avuto una traversa di cinque pezzi, ma lunghi ciascheduno due cubiti. Questa sposizione pare più conforme al nostro testo; contuttociò altri pensano, che, considerata l'altezza grande delle tavole, un sol ordine di traverso sarebbe stato poca cosa; onde ne mettono cinque ordini: così dove dicesi cinque traverse, dovrebbero intendersi cinque ordini di traverse. Queste traverse coperte di lame d'oro passavano per anelli d'oro assicurati senz'altro nelle tavole coperte anch'esse di lame d'oro.
26,32:
Le sospenderai a quattro colonne ec. Il tabernacolo secondo la sua lunghezza era diviso in due parti; la parte di fondo detta il Santo de' Santi, era separata dall'altra parte detta il Santo, mediante le quattro colonne, coperte di lame d'oro, e mediante il velo appeso a questo colonne. Non si sa a qual distanza dal fondo fossero messe queste colonne, né per conseguenza quanto fosse la parte del tabernacolo occupata dal Santo de' Santi; ma si crede, che fosse la terza parte. È poi qui notato quello, che fosse messo nel Santo de' Santi, e quello, che stava nel Santo.