VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
19,1:In questo giorno. Vale a dire nello stesso giorno terzo, ovvero nel giorno segnato collo stesso numero del mese, cioè a' tre del mese terzo. Tale è la comune sposizione di questo parole: tralascia le altre per brevità. Da questo giorno tre del terzo mese del primo anno dopo l'uscita dall'Egitto stette il popolo presso al Sina sino al secondo mese dell'anno seguente, quando a' venti del mese si miser di nuovo in viaggio. Num. X. 11.
19,3:Salì verso Dio. Salì sul monte Sina, dove Dio gli era già apparito. Exod. III., e dove gli avea ordinato di offerir sacrifizio, uscito ch'ei fosse col popolo dall'Egitto.
19,4:Vi ha portati sulle ali, qual aquila. Gli altri volatili trasportano i teneri loro figliuoli coi piedi, e colle unghie, perché temono d'altri volatili: l'aquila si prende i suoi sulle spalle, e non avendo paura, se non dell'uomo, il suo proprio corpo oppone a difesa de' suoi aquilotti contro il dardo dell'uomo. Cosi, dice Dio, io vi ho portato dall'Egitto fin qua, e mi son posto tra voi e gli Egiziani nella miracolosa colonna.
E vi ho presi per me. Per miei servi: potrebbe anche tradursi seguitando la comparazione dell'aquila: vi ho presi sopra di me.
19,5:Sarete tra tutti i popoli la mia eletta porzione. Benché tutti i popoli della terra e la terra stessa sieno di mio dominio a titolo di creazione e di conservazione, voi io terrò per mia eredità, per mio popolo speciale, nazione eletta da me, e favorita con particolare attentissima protezione; purché ascoltiate la mia voce, e osserviate le condizioni dell'alleanza, che io io con voi.
19,6:Sarete mio regno sacerdotale, ec. Voi sarete mio regno non temporale e profano, ma sacro e sacerdotale, come nazione specialmente e assolutamente consacrata al mio culto; onde soggiunge, nazione santa, cioè separata da tutte le altre genti idolatre, e dedicata a me in virtù della vocazione, ed elezione mio in vostro favore.
Vuolsi qui osservare, come Dio dopo rammentati i suoi benefizj in pro degli Ebrei, annunzia loro l'alleanza, ch'ei vuol fare con essi, e ne propone le condizioni e i vantaggi; e tale è la bontà di si gran padrone, che egli vuol avere il libero consenso di quelli, ch' ei destina al grande onore di essere suo popolo e sua eredità. Ordina perciò a Mosè di riferire al popolo le sue parole e prenderne le risposte.
19,10:Fa', che si purifichino oggi e domani. Fa', che si preparino colla continenza (vers. 15.) colla mondezza de corpo, e delle vesti. Queste erano le purificazioni usate non solo tra gli Ebrei, ma anche presso tutte le nazioni per disporsi a qualche azione religiosa. Non vi volea molto a comprendere, che la nettezza esteriore del corpo era segno della interior purezza della coscienza, senza la quale non dee l'uomo ardire di presentarsi dinanzi a Dio.
19,13:Mano d'uomo nol toccherà, ec. Chiunque contro il mio comando ardisce di avanzarsi fino al monte consacrato dalla mia presenza, egli dee tenersi per uomo sacrilego, e immondo, e abominevole, onde il solo toccarlo porterebbe ad altri immondezza. Sopra questa proibizione di Dio, vedi Heb. cap. XII.
Quando comincerà a sanare ec. Allorché Dio dall'alto del monte farà udire un suono simile a quel di tromba, allora il popolo si avanzi non sul monte, ma solo verso il monte, fino cioè a' termini fissati da Mosè appiè del monte. Vedi vers. 12. 17.
19,19:E il Signore gli rispondeva. L'Ebreo aggiunge, colla voce, di viva voce, non per locuzione interiore, ma con parole, il suono delle quali era udito degli Ebrei. Così tutto il gran popolo fu testimone di quello, che Dio ordinò a Mosè; tutti non solo videro i prodigi, che precedettero la pubblicazione della legge, ma udiron la voce di Dio stesso, che la dettava.
19,22:I sacerdoti eziandio... si purifichino ec. Non essendo per anco stabilito il sacerdozio Levitico, la maggior parte degl'interpreti credono, intendersi i primogeniti, come sacerdoti nati prima che il ministero fosse dato alla famiglia di Levi. Questi sacerdoti comanda Dio, che si purifichino con maggior cura d'ogni altro.
19,23:E Mosè disse: Non è possibile te. Mosè non credea necessario di scendere dal monte per annunziare al popolo quegli ordini del Signore: nissuno, dice egli, ardirà di salire il monte dopo quello, che tu mi ordinasti di dire e di fare in tuo nome; Mosè si staccava malvolentieri da Dio.
E santificalo. Dividi, separa il monte dal popolo co' termini, che porrai all'interno. Il Signore ripete più volte questo comando, ed egli contiene un gran mistero, imperocchè veniva a significare, che la legge quantunque buona, e giusta, e santa non avrebbe servito (colpa della corruzione degli uomini ) a rendergli degni di accostarsi a Dio. Tutti i segni terribili, da'quali fa accompagnata la promulgazione di questa legge, erano indizio, come notò l'Apostolo, Rom. VII. 15. dello spirito di servitù, che fu il carattere di essa, come lo spirito d'amore farà il carattere della legge nuova data da Gesù Cristo, e impressa non nella tarda di pietra, ma ne' cuori de' fedeli. Vedi Heb. XII., Gal. XV.