VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
13,2:Consacra a me tutti i primogeniti. La oblazione de' primogeniti fu ordinata da Dio agli Ebrei in memoria della liberazione dall'Egitto procurata per mezzo della strage, dei primogeniti Egiziani. Quindi di questa oblazione si parla qui, dopo aver parlato dell'immolazione dell'agnello pasquale, monumento anch'esso della stessa liberazione. In virtù di questa legge dovea ogni Ebreo offerire al Signore il primo parto di sua moglie, se questo era un maschio: che se era una femmina, non era il padre tenuto nemmen a offerire il figliuolo maschio, che nascesse dopo questa. Il figliuolo di una vedova, la quale aveva avuto figliuoli del primo matrimonio, non era compreso in questa legge, la quale non si dovea intendere, se non del maschio, che fosse nato il primo da una donna. A questa legge non era soggetto Cristo, considerati i termini della medesima legge, come osservarono generalmente i padri e gl'interpreti. La maniera, ond'egli fu concepito, lontanissima da quella, onde son concepiti gli altri uomini, ha indotto tutta l'antichità a riconoscere nelle parole stesse della legge una profezia del concepimento, e del parto stesso della Vergine. Gesù non di meno volle adempire anche questa legge, e fu dalla madre, e da S. Giuseppe offerto nel tempio, Luc. XI. 22.
13,4:Nel mese delle nuove biade. Nel mese di Nisan, quando giù l'orto ha la spiga quasi fatta, e il grano mette fuori la sua.
13,9:Sarà quasi un sigillo nella tua mano, ec. Gli Ebrei grossolanamente spiegando queste parole scrivono sopra piccoli pezzi di cartapecora fatta di pelle d'animale puro alcuni passi di questo capo dell'Esodo, e si legano questo cartapecore al pugno, e alla fronte da un'orecchio all'altro, e le chiamano Tephilim, e i Greci filatterie, che vuol dire preservativi. Vedi quello, che si è detto, Matth. XXIII. 5. Ottimamente S. Girolamo: I precetti saranno nella tua mano per adempirli, saranno dinanzi a' tuoi occhi per meditarli dì, e notte.
13,12:Separerai pel Signore tuttii primi parti... de' tuoi bestiami. Alcuni intendono solamente de' primi parti delle pecore, delle capre, e delle vacche, e non de' cammelli, cavalli, ec.
13,13:Al primogenito dell'asino sostituirai una pecora. Gli asini erano di grande uso presso gli Ebrei, i quali non ebber cavalli almeno in un certo numero, se non molto tardi: quindi faceano per essi gli asini quello, che hanno tra noi i cavalli; e veggiamo i principi, e i gran signori cavalcare degli asini. Vedi Jud. X. 4., XII. 14. Dio adunque avendo riguardo al comodo degli Ebrei permette, che il primogenito dell'asino, che dovea essere a lui offerto, fosse permutato con una pecora. Ma se il padrone dell'asino non volea dar la pecora, Dio comanda, che lo stesso primogenito si metta a morte, non volendo permettere, che quella bestia, la quale era consacrata a lui, e non era stato riscattata, servisse mai più a comodo altrui.
13,17:Dio nol condusse per la vicina strada ec. Da Pelusio ad Ascalon si calcola un viaggio di circa sette giorni, ma i popoli di Chanaan, e particolarmente i Filistei, che erano sulla strada, doveano stare all'erta, sapendo, come gli Ebrei si promettevano di essere padroni di quel paese. Vedi 1. Paralip. VII. 24. La lunga durissima servitù, dalla quale uscivano gl'Israeliti, gli avea renduti paurosi, e di poco cuore: bisognava prima rianimarli, ed esercitargli alla fatica del viaggio, volendo Dio ordinariamente servirsi de' mezzi naturali.
13,18:I figliuoli d'Israele uscirono armati. I LXX, leggono uscirono alla quinta generazione. Lo che S. Agostino interpreta: uscirono al quinto secolo del loro pellegrinaggio, cioè l'anno 430. dalla vocazione d'Abramo. S. Girolamo poi prendendo la parola generazione nel senso più ovvio conto le cinque generazioni nella tribù di Giuda dall'ingresso nell'Egitto in tal modo: Phares, Esron, Amram, Aminadab, Nasson. Ma venendo alla lezione della volgata, ella è confermata generalmente dagli Ebrei e nella stessa guisa tradusse Simmaco, e Aquila, e che questa versione sia giusta lo gridano tutti quanti i banchi delle sinagoghe, dice S. Girolamo ad Damas. q. 2.; onde non occorreva, che tanto rumore menassero gli eretici per simil ragione contro il traduttore Latino. Ma chi diede l'armi agli Ebrei? I principali, e più comodi ne avranno avute già nelle loro case: gli altri avvisati della prossima loro liberazione se ne saran procurate; molti finalmente le avranno avute in prestito dagli Egiziani, con tante altre cose, che ne cavarono di valore assai più grande. Del rimanente, che gli Ebrei avesser l'armi e giuoco forza di confessarlo, mentre ben presto ebber da misurarsi cogli Amaleciti.
13,19:E Mosè prese seco anche le ossa di Giuseppe. E molto verisimile che in questa occasione fossero trasportate le ossa anche degli altri Patriarchi fratelli di Giuseppe, costando degli Atti. cap. VII. 16, che furono portate nella terra di Charman, e sepolte in Sichem.
13,21:Di giorno con una colonna di nuvola, e di notte ec. Era una stessa nuvola, la quale di giorno faceva ombra, e di notte s' infiammava: ella insegnava agli Ebrei la strada, perché in quegli arenosi deserti non havvi vestigio di strada, e i viaggiatori sono costretti a valersi di certi strumenti simili a' quadranti, de' quali si servono i marinai. Questa colonna, come dice Davidde,, gli adombrava di giorno, e gl'illuminava di notte, Psalm. 104. Vedi quello, che intorno a questa nuvola dice: Paolo, 1. Cor. X. 12. ed ivi le annotazioni.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap