VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
50,2:Portate la nuova alle genti, ec. Dopo aver predetto come i Caldei ridurranno in ischiavitù gli Ebrei, i Filistei, gl'Idumei e altri popoli, il Profeta passa a profe tare la rovina di quell'impero, la rovina di Babilonia regina di tante nazioni, rovina annunziata già molto prima da Isaia cap. 45. 46. 47. Il Profeta adunque comincia con dire, che si annunzi alle genti, che gemono sotto il giogo di Babilonia, questa novella; e affinchè con maggior celerità se ne sparga la fama, egli ordina, che si alzino secondo l'uso i segnali sui monti. Intorno a questo uso vedi Isai. V. 26. XI. 12. ec. Jerem. V. 6. ec.
Bel è confuso. Bel era la divinità primaria de' Babilonesi, ed era un antico loro re onorato dopo la sua morte come dio, e il suo tempio era una delle più grandiose fabbriche, che sian rammentate nella storia antica. Dicesi, che si offerissero a Belo anche delle vittime umane.
È vinto Merodach. Dicesi, che il nome di Merodach era nome comune di tutti i re di Babilonia, i quali si distinguevano colla giunta di altro nome o titolo: così Evilmerodach, Isai. XXXI. I., Merodach-Baladan, 4. Reg. XXV. 27.; ma ciò non impedisce, che possa credersi Merodach nome di un dio, o di un altro re fatto dio da' Babilonesi, come altri credono.
50,3:Si muoverà da Settentrione un popolo, ec. Isaia disse, che Ciro verrebbe dall'Oriente ad assediar Babilonia, XLI. 2 XLVI. II.; ma egli avea ancora detto, come Geremia: lo chiamerò da Settentrione, XLI. 25. Vedi quello, che si è detto in questo luogo di Isaia. Sono spauriti, e se ne vanno, fuggono spaventati cercando salute.
50,4:Si affretteranno piangendo, ec. Piangendo per l'allegrezza, di cui saranno ricolmi, quando Ciro alle due tribù e alle dieci tribù concederà la piena facoltà di tornare alla patria.
50,5:Si congiungeranno col Signore in alleanza sempiterna. Veramente al ritorno degli Ebrei alla terra santa fu solennemente rinnovellata l'antica alleanza loro con Dio, 2 Esod. IX. 18. X. I. 2.; ma ognun sa come questo popolo fosse stabile in questa alleanza: per la qual cosa non è dubbio, che il Profeta parlando di alleanza sempiterna. intende di parlar della nuova, di cui fu mediatore Gesù Cristo, alleanza stabilita da Dio, non co' soli Ebrei, ma con tutto il nuovo spirituale Israele composto di tutti i popoli della terra.
50,6-7:Gregge smarrito diventò il popol mio: ec. Il mio popolo uscì di strada per colpa de' suoi pastori, de' suoi regi, de' suoi principi, de' suoi sacerdoti, i quali lo fecero andare da un colle all'altro a adorare i simulacri profani talmente che pose quasi affatto in dimenticanza il mio tempio, che era il luogo del suo riposo e di sua consolazione. Quindi Israele diventò preda di tutti quelli, che si imbatterono in lui, e i nemici di questo misero gregge lo straziarono senza compassione, perchè lo videro alienato da Dio, videro com'egli avea peccato contro il Signore glorioso in sua giustizia, contro il Signore, che era stato sempre la speranza de' padri loro. Per questo i nemici d'Israele si fecer lecito di divorar questo gregge.
50,8:Siate come i capri alla testa del gregge. Ognuno di voi nell'andarsene da Babilonia si studi di esser de' primi, e di andare innanzi agli altri, come i capri vanno avanti al rimanente del gregge. Vedi Isai. X. 13. XIV. 9.
50,9:E di li ella sarà presa. Da quella parte, donde vengono queste schiere, da quella stessa parte ella sarà presa, cioè dalla parte di settentrione; e così fu, perchè i soldati di Ciro entrarono in Babilonia pelletto dell'Eufrate, la cui corrente Ciro avea divertita ne' canali già preparati. L'Eufrate era a settentrione di Babilonia: ella era tanto forte e tanto ben provveduta di viveri e di difensori, che i Babilonesi non si davano nissuna pena di vedersi assediati, e la notte stessa, in cui Ciro entrò nella città, vi si celebrava una gran festa con grande allegria di balli, di suoni e di canti.
Le lor saette, ec. Si è già detto, che gli Elamiti etutti i Persiani erano famosi arcieri. Notisi, che il re di Babilonia venne prima a battaglia con Ciro, e fu vinto, e si chiuse nella città.
50,11-12:Perchè voi trionfate, ec. Perchè voi vi vantate di vostre vittorie e parlate arrogantemente, e fate gran festa pel male, che avete fatto al mio popolo, ad Israele mia eredità, ed esultate come un giovine vitello, che scherza sull'erba, e come un toro, che ha vinto il rivale, per questo Babilonia vostra madre sarà ella pure a suo tempo umiliata altamente, sarà umiliata fino alla polvere, ella diverrà l'ultima tralle città delle nazioni, e resterà deserta e inabitabile e senza acque. Questa profezia fu adempiuta non ad un tratto, ma appoco appoco. Ciro, di strutto l'impero dei Caldei, atterrò le mura esteriori di Babilonia, ed egli e i suoi successori preferirono a Babilonia Persepoli, Susa, Ecbatane, onde Babilonia continuò a decadere sempre più; Dario figlio di Histaspe ruinò anche le mura interiori e le porte; e Serse distrusse il famoso tempio di Belo, di cui portò via le ricchezze. Fu negletta dai successori di Alessandro, particolarmente quando Seleuco Nicatore ebbe edificata Seleucia sul Tigri; e finalmente ai tempi di Strabone non si vedeva dove fu già Babilonia altro che un vasto deserto; e s. Girolamo scrive, che a suo tempo ella era un parco dove tenevansi gli animali per le cacce de' principi.
50,15:D'ogni parte ella tende le mani. Confessandosi vinta, e implorando la misericordia de' vincitori. Le sue fondamenta sono distrutte, le sue mura sono atterrate. Ciò fu fatto da Ciro, come si è detto.
50,16:Sterminate da Babilonia colui, che semina, ec. Non sarà risparmiato il contadino, che semina la terra e sega i grani: si uccideranno non solo quelli, che si troveranno colle armi alla mano, ma anche gli agricoltori. Notisi, che Babilonia nel suo immenso circuito aveva dei grandi poderi, onde in caso d'assedio poteva trarsi in parte da far sussistere la gente. Vedi Curzio lib. V.
Al lampeggiar della spada della colomba ec. Non è da dubitare, che in questo luogo la voce colomba sia posta per significare il conquistatore Ciro, benchè non possiamo render ragione di questo nome; perchè l'insegna de' Persiani era l'aquila, e in tempi posteriori il sole. Il Profeta dice che al lampeggiar della spada i soldati di varie nazioni venuti in soccorso di Babilonia se ne fuggiranno al loro paese.
50,17:Israele è un gregge disperso, ec. Israele è un gregge sparso per tutte le parti della terra, essendo stato assalito più volte da leoni violenti e crudeli. Questi leoni sono i re dell'Assiria, e i Caldei, i re di Ninive e di Babilonia. L'Assiro, cioè Theglathpalasar, Salmanasar, Semnacherib, menarono schiave le dieci tribù, assalirono Giuda, assediaron Gerusalemme e fecero del male assai alle due tribù. Nabuchodonosor re di Babilonia venne più volte nella Giudea, prese e abbruciò Gerusalemme e il tempio, e menò in cattività i principi e il popolo.
50,18:Come visitai il re di Assur. Ninive fu presa, e la monarchia degli Assiri fu distrutta da Nabopolassar padre di Nabuchodonosor. Babilonia sarà presa, e l'impero de' Caldei sarà distrutto da Ciro.
50,19:E pascolerà sul Carmelo e in Basan, ec. Questo gregge disperso tornerà a godere i pascoli del Carmelo e di Basan, e le delizie dei colli di Efraim e di Galaad.
50,20:Si farà ricerca dell'iniquità d'Israele, e questa più non sarà: ec. Più non sarà la iniquità d'Israele, perchè il Signore la ha dimenticata, e più non ne parlerà, e più non la punirà, ma farà felice il suo popolo. La vera liberazione dal peccato la avrà il popolo del Signore, il nuovo Israele, mediante la migliore redenzione operata da Cristo; onde la misericordia è qui promessa agli avanzi, vale a dire a quegli Ebrei, i quali nella ribellione di quel popolo contro Dio e contro il suo Cristo abbracceranno la fede ed avranno salute.
50,21:Muovi contro la terra dei dominatori, ec. Porta la guerra contro la Caldea signora di tante provincie. E fa' secondo tutti gli ordini, che io ti ho dati. Così parla Dio a Ciro, facendo vedere come tutto quello che avviene nelle rivoluzioni ancora degl'imperi, tutto viene da lui, che ordina o permette, e dà i mezzi, e seconda le operazioni di quelli, che ha eletti ad essere strumenti dell'ira sua o di sua misericordia: perocchè Ciro servi di strumento a Dio e per gastigare i Caldei e per pro curare la libertà a Israele.
50,23:Il martello di tutta quanta la terra? Babilonia fu come terribile martello, cui nissuna potenza seppe resistere senza restarne acciaccata e oppressa.
50,24:Tu se' stata scoperta, e fermata, ec. Colla metafora di una fiera presa al laccio quando meno ella potea sospettarne, dipinge il grande inaspettatissimo avvenimento della presa di Babilonia, quand'ella si credeva sicura dentro le formidabili sue muraglie piene di difensori, e provveduta di tutto il necessario per istancare la costanza degli assedianti e burlarsi delle loro speranze.
50,25:Il Signore ha aperto il suo tesoro, ec. Il Signore ha aperto il tesoro dell'ira sua: questo tesoro è tutto il complesso di tutte le creature, le quali sono tutte nelle mani dell'Onnipotente, che le adopra all'esecuzione de' suoi disegni. Vedi una simile immagine in Giobbe, XXXVIII. 22. 23.
50,28:Voce di que', che fuggono ....affin di portare a Sionne ec. Mi sembra assai giusto il sentimento di quegli Interpreti, i quali credono, che quando Ciro entrò nel paese di Babilonia, nella confusione delle cose, in cui era il paese. Alcuni degli Ebrei, che non potevano essersi scordati delle predizioni di Isaia e di Geremia, prendes sero la fuga per andare a Gerusalemme, a portarvi la gran novella a quegli Ebrei, che tuttora restavano nel paese. Di questi adunque tengo per fermo che parli il nostro Profeta.
50,31:Eccomi a te, o superbo, ec. Parla al re di Babilonia.
50,36:Contro i suoi indovini. Il numero di costoro era grandissimo in Babilonia, ed erano molto onorati. Il Profeta dice, ch'ei saranno stolti, cioè saranno conosciuti per veri stolti, mentre nulla hanno potuto prevedere di quello, che ad essi dovea avvenire e alla loro città.
50,38:Le sue acque si seccheranno, ec. Il letto dell'Eufrate, che divide in due parti la gran Babilonia, resterà asciutto, e darà libero e sicuro passaggio nella città ai Persiani. Si gloriano de' loro mostri. Delle mostruose figure dei loro dei.
50,39:E i fauni, che mangian fichi salvatici, ec. Ognun sa, che questi fauni erano mostri mezz'uomo e mezza bestia, rammentati sovente nei poeti; e questi mostri si diceva, che comparivano nei luoghi disabitati e deserti, onde dicendosi, che dove fu Babilonia abiteranno i dragoni e i fauni ec., si viene a dire, che ella sarà ridotta un deserto. Non sarà ripopolata in eterno a' tempi di Adriano scriveva Pausania: Babilonia, la massima tralle città, che il sol vedesse giammai, non ha più altro, che poche mura, Lib. VIII. La Babilonia, di cui parlano i moderni viaggiatori, non è dove fu l'antica, e non ha da far nulla con quella.
50,41:E molti regi. Ciro accompagnato da molti principi soggetti a lui.
50,44:Ecco uno, che quasi lione dal gonfio Giordano ec. Si serve parlando di Ciro della stessa similitudine, di cui si valse parlando di Nabuchodonosor, cap, XLIX. 19. I versetti ancora che seguono, sono una ripetizione di quello, che il Profeta disse della Idumea nello stesso capitolo , vers. 19. 20. 21. 22.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap