VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
4,1:Se tu ti converti, ec. Se tu risolvi di tornare a me, torna di vero cuore, e sinceramente, e costantemente.
Se tu toglierai ... i tuoi scandali, non sarai instabile. Per questi scandali si può intendere o gl' idoli, che sono chiamati anche con questo nome nelle Scritture, ovvero più generalmente tutti i peccati, che sono cagione di rovina. Se questi tu rimoverai, o Israele, tu sarai stabile nella terra assegnata e data a te dal Signore: altrimenti ne sarai sradicato.
4,2:E' il tuo giuramento ec. Abbiam veduto altre volte come il giuramento si pone nelle Scritture per qualunque atto esterno di religione. Il tuo giuramento sarà nel nome del tuo Dio: tu dirai: vive il Signore;e giurerai primo, con verità; secondo, con giudicio, vale a dire, con discrezione, non temerariamente, non per leggera cagione, ma con riflessione e con riverenza: terzo, giurerai con giustizia, non per offendere e per far danno al tuo prossimo ingiustamente; ove alcuna di queste condizioni mancasse, non sarebbe il giuramento un atto di religione, ma un oltraggio fatto a Dio.
E lo benediranno le genti, e gli daranno lode. È qui un cambiamento di persona, perocchè dalla seconda plurale si passa alla terza, cosa assai frequente nell'Ebreo: i Gentili in vedendo la religiosità d'Israelle si nel giurare e sì ancora in tutto quello, che riguarda l'onore di Dio e della sua legge, benediranno questo popolo e lo loderanno.
4,3:Preparatevi una terra nuova, ec. Come una terra in colta si lavora ben bene coll'aratro per isterparne le spine e i cattivi germogli, così voi purgate il vostro cuore dall'idolatria e dai vizi per seminarvi la semenza della vera pietà, onde divenghiate nuova creatura, Gal. VI. 15.
4,4:Circoncidetevi al Signore, ec. Non eran eglino circoncisi? Sì; ma secondo la carne; e Iddio vuole, ch'ei si circoncidano, come pel Signore, il quale è spirito, e la circoncisione domanda del cuore molto più, che la circoncisione della carne, la quale è figura della vera circoncisione, onde il vero giudeo si forma, come dice l'Apostolo: Non quello, che si scorge al di fuori è il giudeo, nè la circoncisione è quella, che apparisce nella carne: ma il giudeo è quello, che è tale in suo segreto, e la circoncisione è quella del cuore secondo lo spirito, non secondo la lettera: questa ha lode non presso gli uomini, ma presso Dio, Rom. II. 28. 29.
4,5:Annunziate a Giuda, ec. Dio, che vede la durezza e ostinazione del suo popolo gli annunzia il flagello, ch'ei prepara per lui, se non si converte. Gridate all'arme, intimate a tutti, che si ritirino nelle città forti, perchè il nenico, Nabuchodonosor, già viene da settentrione, da Balbilonia.
4,6:Alzate lo stendardo in Sionne. Affinchè gli abitanti delle campagne vengano a rifugiarsi dentro le sue mura.
4,7:Il lione è uscito ... e il ladrone delle genti ec. Nabuchodonosor è detto lione per la sua gran possanza, e ladrone delle genti per la sua crudeltà.
4,9:Mancherà il cuore al re: ec. Joachim, Jeconia, Sedecia e tutti i Principi di Giuda saranno sbigottiti, e senza spirito per difendersi. E costernati i profeti. I falsi profeti, che adulano il popolo, promettendogli pace e felicità.
4,10:Hai tu dunque ingannato ec. Tu adunque, o Signore, permettesti, che questo popolo sia ingannato così dai suoi falsi profeti?
4,11:Un vento ardente dalla parte del deserto, ec. Ecco una calamità, che sarà prima della venuta di Nabuchodonosor. Soffierà un vento che abbrucia dalla parte del deserto, che è strada per venire a Gerusalemme; e questo vento vuolsi, che indichi la spedizione di Nechao re di Egitto nella Giudea. Egli vinse Josia e lo uccise, e dopo la morte di questo ottimo re il torrente dell'ira divina venne sopra Israelle. Geremia dice, che quel vento non sarebbe un vento dolce da tirare il grano e purgarlo dopo la battitura, ma vento impetuoso e violento da portare ruine e desolazioni.
4,12:Verrà per me. Verrà al mio comando, verrà per obbedirmi, e fare quel ch' io vorrò.
E allora io parlerò con essi de' miei giudizi. Nel testo è nunc, che dovrebbe tradursi adesso; ma ho voluto togliere l'ambiguità, perocchè ivi si considera il gastigo come venuto, e tutto a Dio è presente. Dice adunque Dio: allora non colle parole, ma col fatto spiegherò a costoro i miei giudizi.
4,13:Verrà come una nuvola. Come densa e nera nube verrà l'esercito Caldeo, e il suo re e condottiere, Nabuchodonosor.
4,15:Ecco una voce da Dan. Il Profeta ode una voce dal le frontiere della Giudea, voce, che annunzia l'arrivo del nimico. Dan era città limitrofa da Settentrione, come Bersabea da mezzodì. Da Dan adunque si ode una voce, che grida, che il nimico si avanza pei monti di Ephraim, e dice, che si avanza l'idolo, vale a dire la figura di Bel, dipinta negli stendardi de' Caldei, come spiegano s. Girolamo e Teodoreto.
4,16:Dite alle genti: Ecco, che in Gerusalemme si è udito ec. Affinchè dal gastigo del popol mio imparino a temermi tutte le genti, dite loro, come Gerusalemme già sa, che vengono de' custodi da lontano paese, che hanno già alzate le grida contro le città di Giuda, assalite e prese da essi, e questi custodi inonderanno la sua campagna e cingeranno la città d'assedio, come i custodi de' terreni chiudono di spine e di ripari i poderi. Nabuchodonosor infatti serrò talmente con ogni sorta di fortificazioni la città, che anima non poteva nè entrarvi, nè uscirne.
4,19:Le mie viscere, le mie viscere ec. Sono parole del Profeta afflitto e pieno di cordoglio alla vista de' mali della sua patria.
4,20:I miei padiglioni e le mie tende sono state ec. Le città forti di Giuda sono state quasi a un tempo stesso assalite e prese, come si prenderebbe un padiglione od una tenda da pastore.
4,22:Lo stolto mio popolo non mi ha conosciuto: ec. È la risposta, che fa Dio alle querele del suo Profeta.
4,23-26:Ho dato uno sguardo alla terra, ec. La calamità, ch' io veggo venire, è tale e sì grande, ch'io veggo la terra vuota non solo d'uomini, ma anche di bestie; il cielo stesso, che questa terra ricuopre, sembrami oscuro e tenebroso. Nelle grandi afflizioni suol parere agli uomini, che manchi la luce, che i colli e i, monti si muovano, che gema la terra per le sciagure avvenute a' suoi antichi abitatori.
4,27:Ma non farò total distruzione. La Giudea non sarà distrutta totalmente, nè abbandonata per sempre. I Caldei vi lasceranno un numero di persone per coltivare i terreni, e il popolo vi tornerà ad abitare finita la cattività.
4,30:Ma tu desolata che farai? ec. Parla Dio nuovamente alla sua sposa infedele: Che farai tu allora in tanta desolazione? Le tue vanita, il tuo lusso, le tue ricchezze, la tua avvenenza saranno forse allora di qualche conforto od aiuto per te? I tuoi amatori ti sprezzano e voglion la tua morte. Questi amatori sono gli Egiziani e i Caldei, a' quali ricorreva Israelle per aver soccorso, e, per farsegli amici, prendeva ad adorare gli idoli loro. Vedi s. Girolamo. Dell'uso, che facevano le donne dell'antimonio per dar bellezza agli occhi, si è parlato V. Reg. IX. 30.
4,31:A cagione degli uccisi. Per ragione della strage fatta dai Caldei di tanti de' miei figli.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap