Geremia - 42

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Geremia dopo aver pregatole consultato il Signore, risponde, che i Giudei saranno salvi se restano nella Giudea: se poi vanno in Egitto, periranno di spada, di fame, e di pestilenza.

1Andarono tutti i capi delle milizie, e Johanan figliuolo di Caree, e Jezonia figliuolo di Osaia, e tutto il rimanente del volgo, piccoli, e grandi,
2E dissero a Geremia profeta: Siano accette dinanzi a te le nostre suppliche, e prega il Signore Dio tuo per noi, e per tutti questi avanzi, che pochi siano noi rimasi di molti, che eravamo, con forme tu vedi cogli occhi tuoi,
3E faccia il Signore Dio tuo conoscere a noi la via, per cui dobbiam camminare, e quello, che abbiam da fare.
4E il profeta Geremia disse loro: Ho inteso: ecco, che io farò orazione al Signore Dio vostro a tenore delle vostre parole: qualunque cosa mi risponderà il Signore, io ve la annunzierò, e nulla vi terrò celato.
5E quegli dissero a Geremia: Il Signore sia testimone tra noi della verità, e della sincerità nostra, se noi non faremo appuntino tutto quello, che il Signore Dio tuo manderà a dire a noi per bocca tua.
6Dolce, od acerba, che ella sia, noi ubbidiremo alla voce del Signore Dio nostro, verso del quale noi ti mandiamo: affinchè abbian felice esito le cose nostre, quando avremo ascoltata la voce del Signore Dio nostro.
7E passati che furono dieci giorni, il Signore parlò a Geremia:
8Ed egli chiamò Johanan figliuolo di Caree, e tutti i capi delle milizie, che erano con lui, e tutto il popolo, piccoli, e grandi.
9E disse loro: Queste cose dice il Signore Dio d'Israele, verso del quale mi avete mandato, perch'io umiliassi davanti a lui le vostre preghiere:
10Se voi starete tranquilli in questa terra, io vi ristorerò, e non vi distruggerò: vi pianterò, e non vi sradicherò: imperocché io son già placato col male, che vi ho fatto.
11Non temete il re di Babilonia, di cui voi avete tanto spavento, noi temete,dice il Signore; perocché io sono convoi per salvarvi, e liberarvi dalle sue mani.
12E farò misericordia con voi, e avrò di voi pietà, e farò, che abitiate nella vostra terra.
13Ma se voi direte: Noi non abiteremo in questa terra, e non ubbidiremo alla voce del Signore Dio nostro,
14E direte: Non sia così: ma noi ce n'anderemo nella terra d'Egitto, dove non vedremo la faccia della guerra, e non udiremo romor di tromba, e non patiremo la fame, ed ivi ce ne staremo:
15Udite adesso sopra di questo la Parola del Signore, o avanzi di Giuda: Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Se voi vi ostinerete a voler andare in Egitto, e vi anderete per abitarvi,
16La spada, di cui temete, vi troverà nella terra d'Egitto, e la fame, di cui vi mettete in pena, sarà addosso a voi nell'Egitto, ed ivi morrete.
17E tutti coloro, che si saranno ostinati a voler andar in Egitto per ivi abitare, morranno di spada, di fame, e di peste: nissuno di essi resterà in vita, né fuggirà il male, ch'io farò cadere sopra ai loro;
18Imperocché queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d' Israele: Come si accese il furor mio, e la mia indegnazione contro gli abitanti di Gerusalemme; così si accenderà la mia indegnazione contro di voi, quando sarete entrati in Egitto, e sarete oggetto di esecrazione, di spavento, di maledizione, e di obbrobrio, e non ve drete mai più questo luogo.
19Il Signore parla a voi, o avanzi di Giuda: Non andate in Egitto: tenete ben a mente, che io ve l'ho protestato in questo dì,
20Conciossiachè voi avete ingannate le anime vostre: mentre voi mi avete mandato a parlare al Signore Dio nostro, dicendo: Prega per noi il Signore Dio nostro, e tutto quello, che il Signore Dio nostro dirà a te, riferiscilo tu a noi, e noi il faremo.
21Ed io oggi ve l'ho riferito, e voi non avete ascoltata la voce del Signore Dio vostro riguardo a tutte quelle cose, delle quali mi ha mandato a parlarvi.
22Ora adunque tenete ben a mente, che voi morrete di spada, di fame, e di peste colà, dove avete voluto andare per abitarvi.
Note:

42,7:E' passati che furono dieci giorni, ec. Il Profeta spese tutti questi giorni in orazione, affinchè Dio gli rivelasse la sua volontà per farla sapere al popolo, e in ciò si fece vedere la carità di Geremia verso il suo popolo. Alcune volte Dio parlava a lui, quando meno egli sel sarebbe aspettato; altre volte vuole, ch'egli preghi, e preghi lungamente, prima che Dio gli parli. Ma lo stesso Dio conosceva, che tutte le promesse fatte da questo popolo, e ratificate con giuramento, vers. 5. 6., non venivano da cuore veramente retto e sincero e disposto a obbedire ai comandi suoi.

42,18:Sarete oggetto di esecrazione. Di giuramento esegratorio; volendo dire, che chiunque giurerà, volendo fare la più terribile imprecazione, che dar si possa, dirà: Il Signore mi tratti (se io fo tal cosa) come trattò quegli Ebrei, i quali contro la volontà di lui andarono in Egitto.

42,20:A rete inqannate le anime vostre: ec. Geremia leggeva già ne' volti di quella gente, che la risposta, ch'ei dava loro da parte di Dio, non era gradita, e ch'ei non volevano starci. Dice loro perciò: ma, e per qual motivo mi avete voi detto di consultare il Signore? Se solamente per udire da lui quello che a voi piaceva, e quello che volete fare, voi non ingannate lui, ma voi stessi, e la vostra finzione caderà sopra di voi.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap