VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
18,2:Va' a casa del vasaio. Ovvero, di un tal vasaio. Per richiamare gli uomini alla loro origine, e far loro comprendere la loro dipendenza dal Creatore, più volte e nel Vecchio e nel Nuovo Testamento Dio si è servito di questa comparazione. Vedi Isai. XLV. 9. Rom. IX. 21. ec.
18,4:Il vaso, ch'egli faceva di creta, si sciolse ec. La creta, con cui andava lavorando un tal vaso, andò in pezzi nelle mani del vasaio, ed egli della stessa creta rimessa insieme ne fece un altro vaso diverso dal primo, secondo che a lui piacque. Così Dio nel fatto di questo vasaio dà a Geremia una sulblime istruzione.
18,6:Non potrò io forse fare a voi ... come ha fatto questo vasaio, ec. Sendo voi nelle mani mie molto più, che non è in mano del vasaio la creta, che egli impasta e lavora, non posso io fare come egli ha fatto, e (quando voi facciate penitenza) riformarvi e farvi, di vasi d'ignominia quai siete adesso, vasi d'onore e amati e gloriosi?
18,8:Mi ripentirò io pure del mal, ec. Dio parla qui umanamente per fare intendere, come l'uomo può, convertendosi a lui, disarmare il suo sdegno; ma notisi, che da questo non dee inferirsi, che possa l'uomo colle sole forze del suo libero arbitrio tornare a Dio; egli ha bisogno degli aiuti della sua grazia, e quando dopo il peccato l'uomo si riconcilia con Dio, questo grand'avvenimento non è opera dell'uomo, ma della grazia di lui, che diede il tutto; e in tal modo dee salvarsi la libertà dell'arbitrio, che in tutto diensi le prime parti alla grazia del dona tore. Così s. Girolamo.
18,12:Quelli hanno detto: Non abbiam più speranza: ec. Questi sentimenti avevano in cuor loro i Giudei, e li leggeva Dio e li facea vedere al Profeta. Costoro indurati com'erano nel male, al male stesso si abbandonavano con la disperazione, dicendo: non v'è rimedio per noi; non possiam vivere nè operare se non come abbiam fatto fino adesso.
18,13:Quali purtroppo ha fatte la vergine d'Israele? Quella che chiamò di sopra casa d'Israele, la chiama adesso vergine d'Israele, non per altro, se non perchè molto più vergognose sono le cadute e i peccati in una giovine fanciulla, ond' è come se dicesse: vergine una volta, ma a desso donna vile e peccatrice e infame.
18,14-15:Può ella mancare la neve ec. La neve del Libano, che lentamente si scioglie e pe' noti suoi canali va a zampillare ne' massi della sottoposta pianura, cambierà mai quest'ordine prescrittole dalla natura, e le sorgenti, che indi si formano, può egli darsi il caso che manchino, non mancando la neve? Così dovea essere impossibil cosa pel mio popolo, ch'ei si scordassedi me e de' miei benefizi. Ma egli se n'è scordato, ed è andato a far libagioni agli idoli vani e bugiardi, trovando inciampo e caduta funesta nelle vie loro, nelle vie antiche battute già tempo dai cattivi padri loro, facendo per queste vie non buono nè facil viaggio, perchè in tali vie trovar non possono se non amarezze ed affanni pel presente, e la perdizione in futuro; onde sarà ridotta la loro terra in desolazione e in obbrobrio per le loro iniquità. Paragonando attentamente la Volgata coll'originale si vedrà, che le vie, di cui parla il Profeta, sono la ribellione da Dio e l'idolatria, a cui fino a tempo di Mosè si mostrò malamente inclinato il popolo Ebreo, come si vide dal fatto del vitello d'oro.
18,16:E scuoterà la sua testa. Segno anche questo di disprezzo e d'insulto, come si vede spesso nelle Scritture. Ps. XI. 8. XIX, 21, ec.
18,17:Qual vento ardente io gli spergerò. Allude a quel vento secco e ardente, che venendo dall'Arabia fa molto danno alla Giudea.
18,18:Non resterà senza legge il sacerdote, ec. Non perderem nulla togliendo di mezzo costui; se egli è sacerdote e sapiente e profeta, non mancano a noi sacerdoti, che spieghin la legge, sapienti, che dieno buoni consigli, profeti, che annunzino il futuro. Ovvero: uccidiamo costui, il quale dice, che periranno i sacerdoti, i sapienti, i profeti d'Israelle, mentre è però certo, che gli ha istituiti Dio stesso, e che non mancheranno questi giammai.
Trafiggiamolo colla lingua. Colla calunnia; accusiamolo come falso profeta.
18,21:Abbandona tu i loro figli alla fame, ec. Io so che tu gli abbandonerai alla fame e alla spada, come da te mi è stato detto più volte.
18,22:Manderai sopra di loro improvvisamente il ladrone. Questo ladrone è Nabuchodonosor: la Scrittura sovente dà questo nome a quei principi, i quali, violando tutte le leggi di giustizia, non ad altro pensarono, che a dilatare il loro impero. Vedi August. de Civ. IV. 16.
18,23:Consumali. Questo è il vero senso di queste parole abutere eis, come apparisce da vari passi di scrittori Latini, dove il verbo abuti vuol dire consumare.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap