VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
15,1:Quando Mosè e Samuele si presentasser ec. Risponde Dio all'orazione di Geremia, e dice: perchè tu non creda, che io non tenga conto della tua carità, sappi, che se e Mosè e Samuele si unissero insieme a pregarmi per li Giudei, io non mi riconcilierei con questo popolo. Dio nomina questi due santi come uomini non solo di grandissimo merito per la innocenza della loro vita, ma anche per l'ardentissima carità, che ebbero verso il popol loro, di cui eblbero il governo, ed a cui impetraron da Dio più volte il perdono e molti insigni benefizi: carità tanto più ammirabile, perchè e l'uno e l'altro ebbero molto da soffrire dal medesimo popolo.
Discacciali dal mio cospetto, ec. Privali della mia protezione, cioè dichiara loro, che io non gli voglio più aiutare e proteggere, e che anderanno ciascuno a finire, secondo che è stato già stabilito da me.
15,2:Chi alla morte, alla morte. Si intende vada a morire di pestilenza.
15,4:E farò che sieno perseguitati in tutti i regni. Tutti i regi e tutte le nazioni perseguiteranno e maltratteranno gli Ebrei dispersi ne' loro paesi; e adduce Dio per ragione di tanta severità l'empietà di Manasse, il quale rendette dominante l'idolatria e tutti i vizi e le scelleraggini, che andavan con essa. Manasse si convertì e pianse i suoi peccati e ottenne il perdono; ma il popolo continuò nelle sue iniquità: e i re, che venner dopo di lui, imitarono i peccati e non la penitenza di lui.
15,6:Mi stancai a pregarti. Che altro fa egli Dio dalla prima parola di questo libro fino adesso, se non chiamare, esortare, pregare Gerusalemme a convertirsi e tornare a lui? Qual mai fu tralli uomini bontà e carità simile a quella di Dio, il quale offeso, disgustato, insultato, non si ristà dal procurare in tutti i modi il ravvedimento del peccatore?
15,7:Per le porte della terra. Li spergerò qua e là per le porte, cioè per le città della terra abitabile, per le città del mondo tutto li manderò spersi, come si spargon le paglie gettate in aria colla pala contro il soffiare del vento. Alcuni per le porte della terra intendono le ultime estremità della terra.
15,8:Io ho moltiplicate le vedove ec. Colla strage di tanti mariti ho fatto un numero grandissimo di vedove, come i granelli di sabbia del mare, e di più queste infelici hanno perduti anche i figli uccisi su' loro occhi dal vincitore Caldeo.
15,9:È avvilita colei, che avea sette figliuoli: ec. Si può ciò intendere e delle madri particolari, e della comune madre Gerusalemme si feconda di popolo, mettendosi sovente il numero di sette per numero di moltitudine. Così dove nell'Ebreo si legge: Fino a tanto che la sterile partorì sette figliuoli, I. Reg, II. 5., la nostra Volgata tradusse: partori gran numero. Vedi ancora Prov. XXVI.16.ec.
E tramontato il sole per lei quand'era ancor giorno. Nel tempo di sua letizia e prosperità è venuta repentinamente la trista notte di atrocissima calamità. Li suoi avanzi consegnerò alla spada ec. Quelli, che resteranno in vita a tempo di Joachim, saranno uccisi dai Caldei sotto Sedecia.
15,10:Uomo di rissa, uomo di discordia in tutta questa terra? ec. Non vedi tu come tutti mi riguardano come un nemico della repubblica, come uomo turbolento, nemico della pace, perchè annunzio a' miei concittadini le minacce del Signore? Io sono in perpetue liti con questi, benchè nè io sia un usuraio, che presti denaro a interesse, nè abbia debiti con alcuno: con tuttociò tutti dicon male di me.
15,11:Il tuo fine sara felice, ec. Tu sarai rispettato e favorito da Nabuchodonosor nel tempo, che questi con somma durezza e crudeltà tratterà tutti gli altri. Vedi cap. XXXIX. II. 12., XI. I. 2. 3.
15,12:Farà egli il ferro lega col ferro di Settentrione, e il bronzo col bronzo? Sappi, che la lega e l'amistà, che i Giudel hanno cercato di contrarre co' Caldei, non reggerà, perchè i Giudei sono duri e caparbi, e duro e inflessibile è Nabuchodonosor: sono due specie di ferro e di bronzo, che non possono star insieme. Vedi s. Girolamo.
15,13:Io darò gratis in preda ec. Torna Dio a parlare a Gerusalemme. Tu, che perseguiti i miei profeti, sappi, che abbandonata da me tu sarai saccheggiata e spogliata di tutte le tue ricchezze e tesori dati da me gratuitamente a un altro popolo in pena di tutti i tuoi peccati, e in pena degl'idoli eretti da te in tutte le strade, in tutti i confini. Termini sono in questo luogo i simulacri, che si mettevano a' capi delle strade, a' confini dei territori, de' poderi ec. Vedi XI. 13.
15,15:Tu conosci, o Signore, ec. Tu vedi, o Signore, la mia afflizione, ricordati di assistermi e di difendermi da costoro; ma non differire a soccorrermi con quella longanimità, con cui differisci a punire la scellerata nazione che ti ha voltate le spalle: sia pronta la mia difesa per onore del ministero impostomi da te, per ragion del quale ho sofferte molte ignominie.
15,16:Io trovai la tua parola, ec. Fu mia sorte grande, o Signore, l'udir la tua voce e il ricevere la tua parola, la quale io ricevei in me qual cibo dolcissimo, che riempiè di gaudio il cuor mio, perchè io ebbi allora il glorioso nome di tuo ministro, di tuo profeta.
15,17:Io non sono stato a sedere nell'adunanza ec. Io sono stato lontano da tutti que' luoghi, dove gli uomini del secolo si adunano per divertirsi e sollazzarsi, e non a me attribuì la gloria di quello, che tu facesti in me col tocco della tua mano, consacrandomi tuo profeta (cap. I. 9.). Solitario io vissi, perchè lo spirito e il cuor mio era pieno delle minaccevoli profezie, che a nome tuo annunziar dovea a questo popolo. Nel secondo membro di questo versetto ho supposto col Caldeo e con molti interpreti, che vada in tesa ripetuta la negazione del precedente: Non sedi cum ludentibus, et non gloriatus sum etc.
15,18:Per qual motivo è diventato perpetuo il mio dolore, ec. Per qual motivo resto io, o Signore, senza sollievo e consolazione nel mio dolore, e disperata sembra la piaga del cuor mio, non vedendo effetto di mie parole, nè emendazione di vita in quelli, ai quali io intimo le tue minacce?
Ella è divenuta per me come quell'acque infide che gabbano. Questa mia piaga, è come quelle acque, le quali all'apparenza son basse e paiono da valicarsi con facilità, ma entrandovi dentro si trovano tanto profonde, che vi si sommerge l'uomo e vi affoga; così quanto più io vo avanti nel mio ministero, più profonda diventa la piaga del mio dolore, veggendo come l'ostinata durezza del popol mio resiste a tutte le esortazioni e a tutte le minacce e a tutto quello che tu fai, o Signore, per convertirli.
15,19:Se ti convertirai, io ti convertirò, ec. Se tu dalla tua diffidenza ti volgerai a tener in me ferma la tua speranza, io pure mi rivolgerò a te con maggiori aiuti della mia grazia, e tu sarai qual ministro fedele dinanzi a me, sempre pronto ad eseguire i miei comandi. Se tu saprai fare giusta distinzione di quello che è prezioso e stimabile, com' è la mia parola, da quello che è vile e di nissuna considerazione, come sono i disprezzi e le minacce degli uomini, se tu quella parola mia terrai salda e immobile in cuor tuo, e non farai caso di quel che dicano i nemici della stessa parola, che sono polvere e cenere e impotenti a nuocere (come a salvare) se non quanto io loro permetta, tu allora sarai quasi la mia bocca, annunzierai i miei misteri e i miei oracoli, i quali io confiderò a te, come fa un amico col suo amico. E finalmente avverrà, che questi uomini sì duri e superbl, si troveranno costretti a volgersi a te e chiederti aiuto, e non tu a chiederne ad essi.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap