VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
7,1:Questa è la legge dell'aula per il delitto. Sono molti discordi tra loro gl'interpreti nell'assegnare la differenza tral peccato, e il delitto. S. Agostino quaest. 20. disse, che il peccato consiste nel fare alcuna cosa proibita; il delitto nell'omettere, quel che è comandato: e dello stesso sentimento fu S. Gregorio, hom. 20. in Ezech., e altri Spositori. Egli è certo, che queste due parole sono usate sovente nelle Scritture l'una per l'altra; ma allorché si distingue l'una colpa dall'altra, sembra più verisimile, che il peccato sia quello, il quale è di sua natura, o attese le circostanze è men grave, come per esempio quello, che si fa per ignoranza, o per inavvertenza: il delitto poi quello, che di sua natura, o attese le circostanze è più grave; come per esempio quello, che riguarda Dio, e le cose sante. Per la qual cosa osservano, richiedersi maggior vittima per il delitto, cioè un ariete, laddove per il peccato bastava un agnello, o una capra.
Ella è sacrosanta. E perciò non potranno mangiarne, se non i sacerdoti; e questi non al trove, che nell'atrio, cap. VI. 26.
7,6:Mangeranno tutti i maschi ec. Potranno mangiare.
7,8:Il sacerdote avrà la pelle. Che è la sola cosa, che resti di tutto l'animale offerto in olocausto. I sacerdoti della stirpe d'Aronne servivano alternativamente al tabernacolo ognuno per la sua settimana, come vedremo.
7,10:Sarà distribuita... egual porzione a ognuno. Ognuno servendo a suo turno al tabernacolo, e facendo le funzioni sacerdotali nel tempo, che a lui tocca, verrà a godere egualmente che gli altri, di tali offerte. Sembra questa la maniera più semplice di conciliare queste parole con quelle del versetto precedente.
7,12:Se l'oblazione sarà per rendimento di grazie. Questo chiamasi sacrifizio pacifico, perché al nome di pace gli Ebrei intendevano qualunque bene, o favore, o grazia. Vedi cap. III. 12.
7,13:E anche de' pani lievitati. Non per metterne sull'altare, e bruciarli; perocchè questo è proibito, cap. II. 11.; ma per offerirgli a' sacerdoti. Non mancano però Interpreti, i quali dicono, che nel sacrifizio di rendimento di grazie potesse offerirsi del pane fermentato.
7,14:De' quali (pani) uno si offerirà al Signore ec. Uno di questi pani sarà dato al sacerdote, che rappresenta lo stesso Dio; coll'offerta di questo pane si considereranno come offerti anche gli altri.
7,18:Se alcuno mangerà il terzo giorno delle carni dell'Ostia, l'oblazione diverrà inutile. Peccando contro questa legge stabilita da me, perderà il merito del suo sacrifizio.
7,19:La carne, che avrà toccato ec. S'intende delle carni offerte a Dio, le quali dopo l'immolazione avesser contratta immondezza col toccamento di qualche cosa d'immondo; queste non si mangiavan più, ma si bruciavano con fuoco profano.
Mangerà dell'ostia chi è puro. Questa è una legge generale, che per mangiare le carni di una vittima bisogna essere scevro d'ogn' immondezza.
7,20:L'uomo, che essendo impuro mangerà ec. Se sapendo d'esser immondo uno mangia delle carni di una vittima, sarà reciso dalla congregazion d'Israele; se lo fece per ignoranza, si espierà col sauitizio, di cui cap. v. 3.
7,23:Non mangerete il grasso ec. Il grasso di questi animali immolati in onor mio. Vedi cap. III. 17.
7,24:Del grasso di una bestia morta da se, ec. Non poteano mangiare il grasso di questi animali: ma era lecito di servirsene per altri usi.
7,29:0fferisca insieme l'oblazione. Cioè la libagione di fior di farina.
7,30:Dopo aver consacrato l'una e l'altra cosa al Signore: l'Ebreo: agiterà, alzerà il grasso, e il petto della vittima dinanzi al Signore. Si è già parlato di questa cerimonia, Exod. XXIX. 26.
7,35:Tale l'unzione d'Aronne. Tale è la porzione de' sacrifizj serbato ad Aronne, e a' suoi successori; porzione acquistata da lui nella sua consacrazione. La volgata è un poc'oscura; ma tale è il senso di essa e dell'Ebreo, come apparisce da quel, che segue.
7,37:Dell'olocausto, e dell'oblazione, ec. Si noverano le sei specie di sacrifizj giù descritti; primo, l'oloceusto; secondo, l'oblazione, cioè il sacrifizio di farina; terzo, il sacrifizio per il peccato; quarto, per il delitto; quinto, per la consacrazione de' sacerdoti, sesto, il sacrificio pacifico.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap