VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
2,1:Un' offerta di farina. Ho aggiunto questa parola di farina, che è portata dall'Ebreo, ed è necessaria a spiegare di qual sorta di sacrifizio si parli in questo luogo. Queste offerte erano di varie specie, come vedremo, ed erano tutto accompagnate e condite, per cosi dire, coll'olio, sale, vino, e incenso, e non vi avea mai luogo il fermento: l'offerente portava insieme colla farina tutte l'altre cose.
2,2:Porrallo per memoria sopra l'altare ec. Si può tradurre forse meglio: Porrallo sopra l'altare pel culto di soavissimo odore al Signore.
2,4:Oblazione cotta nel forno, sarà, ec. Ecco la seconda specie di offerta di cose fatte colla farina: si distinguono i pani impastati intrisi coll'olio da quelli, ch' eran solamente unti coll'olio o prima, o dopo d'esser cotti.
2,5:Se sarà di cosa cotta nella padella. Ecco la terza specie d'offerta.
2,7:Di cosa cotta sulla gratella. Ecco la quarta specie: quello che la volgata dice. gratella, potrebbe benissimo significare una padella bucata, come quelle, sulle quali s'arrostiscono i marroni.
2,9:Il quale fattane l'offerta, ec. Il sacerdote, ricevuta l'offerta, ne prenderà quella porzione, che dee bruciarsi in onore del Signore, e l'alzerà, e la presenterà al Signore; e riterrà il resto per se.
2,11:Qualunque offerta, che si faccia al Signore, sarà senza lievito ec. Nelle offerte fin qui descritte non dovea esservi niente di lievito; in altre occasioni qualche volta offerivasi del pane fermentato anche col sacrifizio. Vedi cap. XXIII. 17., e VII. 13. Il miele proibito in queste offerte non meno che il lievito, non era cosa impura, mentre se ne offerivano le primizie come del pane fermentato, vers. 12. S. Cirillo con altri dice, che il miele e simbolo de' carnali diletti; e l'Apostolo disse già, che il fermento figurava la malvagità e la malizia, 1. Cor. v. 3. Ed ecco quello, che Dio vieta, che si porti nel suo Santuario, e si abbruci sul suo altare.
2,12:Di questi offerirete solamente primizie e doni. Si offerivano a' sacerdoti le primizie di tutto il pane, che cuocevasi per le cose: le quali primizie servivano al sostentamento dei sacerdoti. Quanto al miele, di cui qui dicesi, che si offeriran pur le primizie, gli Ebrei e molti altri autori credono, che non debba solo intendersi del miele delle api, ma anche di quello, che cavavasi, e tutt'ora si cava dai datteri.
2,13:Qualunque cosa offerirai, la condirai con sale.I Giudei intesero questo precetto non solo riguardo alle oblazioni sopra descritte, ma riguardo ancora a qualunque sacrifizio; onde quella parola di Cristo in s. Marco, cap. IX. 48. Ogni vittima sarà condita con sale. Anche co' pani della proposizione andava unito il sale, Philo de vita Moys. lib. III.
Il sale, che entra nell'alleanza del tuo Dio. Il sale, che entra in tutti i sacrifizj, co' quali si rinnovella e si rafferma l'alleanza, che Dio ha fatta con te. Il sale simbolo d'incorruttibilità dinotava ancora la fermezza di quest'alleanza.
2,14:Se offerirai...il dono delle primizie ec. Gli Ebrei offerivano le primizie dell'orzo alla Pasqua; le primizie de' pani di grano alla Pentecoste; le primizie di tutti i prodotti alla festa de' tabernacoli: qui si parla delle primizie dell'orzo: tostate le spighe al fuoco, stritolavensi colla mano i granelli, e riducevansi in farina; vi si metteva sopra una dose d'olio, e dell'incenso; quindi il sacerdote offeriva, e abbruciava tutto l'incenso, e parte della farina; la qual parte serviva a mostrare, come tutto il dono era offerto al Signore; il resto era pel sacerdote.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap