VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
6,2:Disprezzando il Signore. Il quale tutto sa, tutto vede, e fu testimone del deposito, e vede la mala fede di colui, che lo niega. Il disprezzo di Dio è qui preso per una mancanza di rispetto, o sia per poco timore di Dio, ed è un disprezzo interpretativo. Parlasi qui di peccati occulti, e de' quali non si può in giudizio convincere il reo. Di simili peccati, quando sono pubblici, parlò già Mosè, Exod. XXII.
6,6:Secondo la estimazione, ec.Questa estimazione la facea il sacerdote, e l'ariete dovea essere di maggiore, o minor prezzo secondo il giudizio del sacerdote.
6,9:Questa è la legge dell'olocausto. Di quello, che si offeriva mattina, e sera. Sarà bruciato fino al mattino. Si dovean perciò mettere le parti dell'ostia al fuoco l'una dopo l'altra, affinchè questo sacrifizio della sera durasse sino alla mattina come quello della mattina si faccia durare fino alla sera, se però non vi fossero stati altri olocausti da offerire. Quanto agli altri sacrifizj di espiazione, o di propiziazione, o di ringraziamento, le parti dell'ostia, che dovean abbruciarsi, si mettevano sopra l'olocausto perenne; onde questa ostia erano accessorie dell'olocausto, e perciò l'altare ebbe il nome degli olocausti.
Il fuoco sarà ec. Non si prenderà d'altronde, ma sarà perpetuameute sull'altare. Gli Ebrei vegliono, che questo fuoco si conservasse per miracolo.
6,11:In altro abito la porterà ec. Prenderà la sua veste ordinaria per uscire dall'atrio.
Farà che si consumino sino ec. Se qualche carbone, ed esso della vittima vi restasse non ancor consumato del tutto.
6,14:De' sacrifizj, e delle libagione. L'Ebreo del sacrifizio di fior di farina. La nostra volgata lo chiamò sacrifizio di libagione per rispetto all'olio, che mettevasi sulla farina, e rispetto al vino, che versavasi appiè dell'altare.
6,18:Chiunque toccherà queste cosa, sarà santificato. Vale a dire dee santiticarsi, debb'esser mondo da ogni specie d'impurità.
6,20:L'oblazione, che debbono fare Aronne, e i suoi figliuoli il giorno della loro unione. Questa legge era fatta prima della consacrazione d'Aronne, la quale consacrazione dovea esser modello della consacrazione de'suoi figliuoli, cioè de' suoi successori nel sommo sacerdozio in perpetuo. Mosè ha posta qui questa legge, come spettante alla materia, di cui qui si tratta. Molti dotti Interpreti da quelle parole in sacrifizio sempiterno inieriscono, che questa oblazione dovesse reiterarsi per tutti i dì della vita di ciascun Pontefice.
6,23:Ogni sacrifizio de' sacerdoti dee consumarsi tutto. Questa obiezione di farina era tutta pel Signore, quando era oblazione de' sacerdoti: le oblazioni de' privati erano pel Signore e pe'sacerdoti; ciò dimostra, come Dio vuole, che i sacerdoti siano perfettamente suoi, e non abbiano parte, se non con lui. Vedi Theodor. quaest. 1. 3. in Levit.
6,26:Il sacerdote, che la offerisce, la mangerà. Le ostie offerte per il peccato de' privati sono del sacerdote, che le offerisce: ci le mangerà co' suoi figliuoli maschi nel luogo santo; sembra però, che potesse farne parte anche ad altri sacerdoti, e a' loro figliuoli, vers. 29. I privati uomini, da' quali erano offerte, non ne aveano nulla.
6,27:Qualunque cosa, che sia stata toccata ec. Sarà in certo modo santa qualunque cosa, che avrà toccato le carni di quell'ostia, talmente che non potrà adoperarsi ad uso profano, se non mediante certe cerimonie.
6,28:Il vaso di terra si spezzerà: se il vaso è di rame, ec. Il vaso di terra essendo poroso ritiene mal sempre qualche cosa di quello, che vi si cuoce; il vaso di rame al contrario facilmente si ripulisce.
6,30:Ma di quell'ostia immutata per lo peccato, ec. Se ne è parlato, cap. IV. 12. 21.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap