Levitico - 27

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Varie leggi intorno ai voti, o sia intorno alle cose offerte a Dio con voto: e del pagare le decime.

1E il Signore parlò a Mosè, e disse:
2Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Un uomo, che avrà fatto un voto, e avrà promessa a Dio l’anima sua, pagherà il prezzo tassato.
3Se è un maschio da' venti anni fino a’ sessanta, darà cinquanta sicli d'argento al peso del Santuario:
4Se una donna, trenta.
5Da cinque anni sino ai venti l'uomo darà venti sicli; la donna dieci.
6Da un mese fino a' cinque anni si darà per un ragazzo cinque sicli: per una ragazza tre.
7A' sessant'anni e al di là l’uomo darà quindici sicli: la donna dieci.
8Se è un povero, che non possa pagar la tassa, si presenterà al sacerdote: e darà quello che questi giudicherà, e vedrà, ch'ei possa dare.
9Se uno fa voto d’un animale, che possa essere immolato al Signore, l’animale sarà cosa santa,
10E non potrà cambiarsi, vale a dire, non si darà né un migliore per un cattivo, né uno peggiore in vece di un buono: che se si cambierà, sarà consacrato al Signore, e quello, in cui fu fatto il cambio, e quello, in luogo di cui fu fatto.
11Se uno fa voto d’un animale immondo, che non può immolarsi al Signore, lo conduca dinanzi al sacerdote,
12Il quale giudicherà, se l’animale è buono, o cattivo, e fisserà il prezzo.
13E se l’offerente vorrà pagarlo, aggiungerà un quinto sopra la stima.
14Se uno fa voto della sua casa, e al Signore la consacra, il sacerdote la esaminerà, s’ella è buona, o cattiva, e venderassi al prezzo ch'egli avrà fissato.
15Che se colui, che fece il voto, vorrà redimerla, darà il quinto sopra la stima, e avrà la casa.
16Che se fa voto e consacra al Signore un podere di suo dominio, il prezzo sarà fissato a ragione della sementa; se il podere porta di seme trenta moggia d'orzo, si venderà per cinquanta sicli d'argento.
17Se fa voto d'un podere subito al principio dell'anno del giubileo, sarà stimato, quanto ei può valere:
18Se fa il voto qualche tempo dopo, il sacerdote calcolerà il prezzo a proporzione del numero degli anni, che restano fino al giubileo, e si farà detrazione dal prezzo.
19Che se colui, che fece il voto, vorrà riscattare il podere, aggiungerà un quinto al prezzo di stima, e se lo terrà.
20Se poi non vorrà riscattarlo, e sarà venduto ad un altro, colui che ne fece voto, non potrà più riscattarlo.
21Perocché venuto il dì del giubileo, (il podere) sarà consacrato al Signore, e il fondo consacrato egli è di ragione de’ sacerdoti.
22Se il podere consacrato al Signore fu comprato, e non è dell'eredità de' maggiori,
23Il sacerdote fisserà il prezzo secondo il numero degli anni fino al giubileo, e colui, che fece il voto, darà questo prezzo al Signore:
24Ma al giubileo (il podere) ritornerà al primo padrone, che l’aveva venduto, e l’aveva avuto nel catasto de' suoi beni.
25Tutte le stime si faranno al peso del siclo del Santuario. Il siclo vale venti oboli.
26I primogeniti, che spettano al Signore, nissun potrà consacrargli e farne voto; sia un bue, sia un agnello, ei sono del Signore.
27Se l’animale è immondo, colui, che lo avea offerto, lo riscatterà secondo la stima fatta da te, e aggiungerà un quinto del prezzo; se nol vorrà riscattare, sarà venduto ad un altro pel prezzo da te fissato.
28Tutto quello che è consacrato al Signore, sia un uomo, o un animale, o un podere, non si venderà, né si potrà riscattare. Qualunque siasi cosa dedicata una volta al Signore sarà sacrosanta.
29E tutto quello, che da un uomo è offerto, e consacrato al Signore, non si riscatterà, ma sarà messo a morte.
30Tutte le decime della terra sia di grasce, sia di frutti delle piante, sono del Signore e a lui consacrate.
31Che se uno vorrà riscattar le sue decime, v’aggiungerà il quinto.
32D’ogni dieci buoi, pecore e capre, che passano sotto la verga del pastore, il decimo capo sarà santificato al Signore.
33Non si baderà se sia buono, o cattivo, né si cangerà con un altro: se uno cambierà, sarà santificato al Signore, e quello che è stato messo in cambio, e quello, in luogo di cui quello è stato messo, e non si darà riscatto.
34Questi sono i comandamenti intimati dal Signore a Mosè per esporgli a' figliuoli d'Israele presso il monte Sinai.
Note:

27,2:Avrà promessa a Dio l'anima mia. Avrà promesso di consacrarsi a Dio per servizio del tabernacolo e per ivi esercitare gli uffizj più bassi di spazzare, portar l'acqua e le legna, ec.

27,11:Se uno fa voto d'un animale immonda, ec. Cioè d'un animale, che ha qualche difetto legale.

27,13:Aggiungerà un quinto, ec. Sembra, che ciò sia ordinato come una multa, e per levargli la voglia di riavere l'animale, che egli votò al Signore.

27,14-15:Se uno fa voto della mia casa, ec. Anche in questo caso si obbliga colui, che avea fatto il voto a pagarne il quinto sopra la stima, se vuol riscattare la casa; ma molti amavano meglio di pagar questo quinto; perché se i sacerdoti stessi l'avesser venduta ad altri, ella ritornava nelle loro mani al tempo del giubileo e non nelle mani del primo proprietario; così egli, se non pagava il riscatto, perdeva la casa per sempre.

27,26:I primogeniti, che spettano ec. Parlasi principalmente de' primogeniti degli animali: quanto agli uomini, potevan consacrarsi al servizio di Dio in piu special modo, come Samuele fu consacrato da' genitori.

27,27:Se l'animale è immondo, ec. Parlasi d'un animale primogenito, che fosse immondo per alcun difetto legale, per esempio, che nascesse cieco, o stroppiato, ec.
La stima fatta da te. Parla ad Aronne e a' suoi successori.

27,28-29:Tutto quello, che è consacrato al Signore. sia un uomo... non si venderà. Parla di un' altra specie di voto, o consacrazione, che potea farsi sì degli uomini, come de gli animali. Questa è detta degli Ebrei cherem, cioè anatema. Se ne ha un esempio negli Amaleciti, contro de' quali Mosè pronunziò l'anatema. Exod. XVII. 14, e Saulle dovea metter ad effetto quest' anatema. Vedi 1. Reg. XV. Dicesi adunque, che sia un uomo, sia un animale, che è consacrato a Dio con simile assoluta consacrazione da chi ha potestà di consacrarli, non potranno vendersi, nè riscattarsi, ma dovranno essere messi a morte. Per consacrare in tal guisa gli uomini ei volea,come osservano l'Interpreti, o una sentenza di Dio, o un decreto della nazione fatto nella generale adunanza. Vedi Josue VIII., Num. XXI. 2.

27,32:D'ogni dieci buoi, pecore e capre, che passano sotto la verga del pastore, ec. Gli Ebrei dicono, che messo fuori dell'ovile le madri si facevano uscire ad fino ad uno i loro parti, e il pastore colla verga tinta di color rosso segnava il decimo. Notisi che la decima degli animali si pagava a Dio di quelle sole tre specie. Se questa decima pecora, o capra, o bue era buona ad essere immolato, si offeriva in sacrifizio; se no, si uccideva e si mangiava. Non si dice, se i sacerdoti ne avessero la loro parte; ma generalmente ne' sacrifizj di ringraziamento colui, che data la vittima, offerto che era sull'altare il sangue, il grasso, ec., prendeva per se le carni.

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