VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
4,2:Non potenran patire, che ... annunziassero in Gesù la risurrezione. Ciò vuolsi intendere de' Sadducei, i quali negavano questo mistero (vedi s. Luca xx. 27. ); e perciò si riscaldavano più degli altri contro gli Apostoli, non solo per l'odio, che portavano a Cristo, e a' suoi discepoli, ma ancora per l'impegno di sostenere la propria dottrina, e riputazione contro de' Farisei, i quali avrebbero trionfato, quando la risurrezione fosse stata stabilita con un esempio tanto recente, e tanto illustre.
4,3:E li fecero custodire ec. Gli fecero arrestare, e guardare a vista senza mettergli in prigione. Cosi il Signore andava avvezzando a poco a poco i suoi discepoli a portare la loro croce.
4,4:Circa cinque mila uomini ec. Tutti questi furono convertiti al secondo sermone di Pietro, e in questo numero non s' includono le donne e i fanciulli.
4,5:Si adunarono... in Gerusalemme. Così ci fa intendere s. Luca, che furono chiamati, e fatti venire a questo straordinario consiglio anche le persone di autorità, e dottrina, che erano fuori di città, affinchè più solenne, e rispettabile fosse l'adunanza.
4,6:E Anna principe de' sacerdoti, e Caifa. Anna era stato sommo Pontefice, e forse ne riteneva il nome, perchè sotto il pontificate del genero Caifa aveva egli tutta l'autorità.
E Giovanni, e Alessandro. Di questi fa menzione Giuseppe Ebreo de bello Jud. II. 25., e antiq. XX. 3.
E quanti erano della stirpe sacerdotale. Può intendersi de' fratelli, e de' prossimi parenti de' sommi pontefici, i quali fossero stati asoritti al gran Sinedrio.
4,7:Con qual podestà, o in nome di chi ec. Vale a dire: agite voi o con autorità di profeti nel nome di Dio, o per parte, e virtù di magia nel nome del Demonio? L'uno, e l'altro di questi casi erano di ispezione del Sinedrio.
4,12:Non havvi sotto del cielo altro nome ec. Non v' ha nè patriarca, nè profeta, nè sacerdote, nè re, nè altro nome sopra la terra, dal quale secondo gli ordini della Provvidenza divina possano gli uomini conseguir vita, e salute.
4,16:Che farem noi di costoro? Queste parole dimostrano, che questi giudici sentivano interiormente la forza della verità; ma in cambio di cedere, e abbracciarla, per una orribile cecità si ostinano a cercare dei mezzi per opporsi a' progressi, che ella andava facendo nel popolo.
4,19:Se sia giusto dinanzi a Dio ec. Tale è stata in ogni tempo la dottrina de' veri discepoli di Gesù Cristo. Il gran Vescovo e martire s. Policarpo perciò diceva: Abbiam imparato a rendere alle podestà ordinate da Dio quel l'onore, che si conviene, e che non si oppone alla nostra salute.
4,20:Non possiamo non parlare ec. Avendoci Gesù ordinato di rendere testimonianza di quello, che abbiamo udito e veduto, non è lecito a noi di tacere per paura degli uomini.
4,22:Aveva più di quarant'anni quell'uomo. Era di un'età, che rendeva più difficile la guarigione, e più evidente, e innegabile il miracolo.
4,27:Unto da te. Qual profeta, e sacerdote, e re di tutte le genti.
Con i popoli d'Israele. Le diverse tribù di Israele sono più volte considerate nella Scrittura come tanti distinti popoli. Vedi Gen. XXVIII. 3. XLVIII. 4.
4,28:Per fare quello, che la tua mano ... preordinò. Per eseguire gli ordini della onnipotente tua volontà, la quale ordinò la morte di Cristo a salute di tutte le genti. Senza nè volere, nè ordinare il peccato degli Ebrei, e di Ponzio Pilato, la Providenza divina si servì (come dicono i Padri) della ingiustizia de' nemici del Salvatore ad eseguire per mano di essi le altissime disposizioni della sua misericordia.
4,31:Si scosse il luogo, dove stavano. Questo scotimento era segno della efficacia, e virtù grande, colla quale Dio avrebbe scossa, e agitata tutta la terra alla predicazion del Vangelo, conforme era stato predetto dal profeta Aggeo, cap. VIII. 7.: Ancora una volta, e io scuoterò non solamente la terra, ma anche il cielo.
4,32:Un sol cuore, e un'anima sola. Vero, e grandioso carattere de' veri discepoli di Cristo. A questo carattere debbono essere riconosciuti dal mondo, secondo la parola del Salvatore, Jo. XIII. 35.: unione di sentimento nella stessa fede, unione di cuori nella mutua carità.
4,33:E grande era in tutti loro la grazia. Risplendeva e nelle parole, e nelle opere di tutti la celeste grazia, della quale erano ripieni.
4,36:Levita, nativo di Cipro. Vale a dire, della tribù di Levi, benchè nato nell'isola di Cipro, ovvero di genitori, che facevano l'ordinaria loro dimora in quell'isola. Imperocchè gli Ebrei erano sparsi per tutto il mondo. È però da credersi, che Barnaba fosse stato e allevato, e istruito nelle sacre lettere in Gerusalemme, come Sau lo nativo di Tarso.
4,37:Avendo un podere, lo vendè, ec. I Leviti non potevano possedere stabili nella terra di Chanaan secondo la legge, Num. XVIII. 20. Alcuni perciò sono di sentimento, che questo stabile fosse venuto a Barnaba per eredità della moglie. E questo parmi lo scioglimento più probabile.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap