VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
22,1:Uomini fratelli, e padri. S. Paolo oltre il nome di fratelli aggiunge quello di padri per rispetto de' senatori, dei sacerdoti, e altri, che erano in dignità.
22,3:Allevato in questa città ai piedi di Gamaliele, istruito secondo ec. Tutte queste particolarità della sua vita importavano moltissimo alla causa dell'Apostolo, perchè fanno conoscere, che non poteva senza qualche grande ragione essere avvenuta la mutazione, che in lui scorgevano. Dice di essere stato allevato in Gerusalemme, sede della religione non meno, che degli studi; di avere avuto per maestro Gamaliele, uomo celebratissimo, e notissimo a tutti i Giudei; che non solamente ha studiato da lui la legge, ma la ha studiata secondo i principi e le massime di quella scuola, che era riputata come la più esatta, e la più scrupolosa nella interpretazione della medesima legge: vale a dire della scuola de' Farisei: finalmente dice di essere stato zelator della legge, come crede che fossero tutti quelli, a' quali parlava, e non meno di alcun di loro; della qual cosa porta in appresso evidenti riprove.
22,9:Ma non sentiron la voce ec. Vedi Act. IX. 7.
22,14:Ed egli disse: ec. Quello che segue, lo disse Anamia, riportando a Paolo la visione avuta da Dio.
Ti ha preordinato ... a vedere il giusto, ec. Sta negli eterni suoi consigli stabilito, che fosse a te concesso di vedere con gli occhi anche del corpo il Giusto, cioè Gesù Cristo, e udir la sua voce.
22,17:Ed essendo io ritornato in Gerusalemme, mi avvenne, che orando nel tempio, ec. Questa è una di quelle rivelazioni straordinarie rammemorate nella II. ai Cor. cap. XII. Questa si crede, che accadesse la prima volta che egli andò a Gerusalemme dopo la sua conversione; e pare, che le parole dell'Apostolo, e la serie del racconto non permettano di rapportarla ad alcun altro dei viaggi fatti da Paolo a quella città.
22,19:Signore, eglino sanno, ec. Paolo, come un altro Mosè, combatte con la sua carità la irritata giustizia del Signore, mostrando esservi pur ancora speranza, che i suoi fratelli si ravvedano, e si convertano, ove considerino il miracolo della propria sua conversione. Con questo racconto fa conoscere ai Giudei il desiderio, che egli aveva avuto di restare con essi, e che a predicare alle genti era andato non per sua elezione, ma per divino comando.
22,22:E fino a questa parola lo ascoltavano, ec. Non lo interruppero sino a tanto che venne a dichiarare la missione ingiuntagli da Dio presso le genti, ma udito questo non furono più capaci di trattenere l'ira, perchè non pote van patire,che si dicesse, che anche i Gentili potessero giungere alla salute, e fossero anche preferiti al popolo di Dio.
22,23:E scagliando via le loro vesti. Forse non avendo pietre alle mani per lapidarlo qual bestemmiatore, molti de' più furiosi vollero indicare il gastigo, di cui lo credevano meritevole, con lo scagliare le loro vesti, o sia i mantelli verso il luogo, dove stava Paolo.
E gettando la polvere in aria. Ovvero facendo volar in aria la polvere col pestar de' piedi, e col battere furiosa mente la terra, segni tutti di estremo furore.
22,24:E fosse flagellato, e interrogato, affin di scoprire, ec. Il tribuno vedendo tanta escandescenza, e tanta rabbia nel popolo, credette, che Paolo potesse aver maltrattato la nazione nel suo discorso da lui non inteso, perchè l'Apostolo parlava ebreo; e per essere informato di quel, che egli avesse detto, ordina, che a forza di battiture lo costringano a confessare il motivo, che egli avesse dato al popolo di gridare come faceva. Ma era egli giusto di punire l'Apostolo per li soli insensati clamori di un popolaccio infuriato? E si apparteneva egli all'Apostolo di indovinare i motivi delle loro strida? Il testo Greco dice: e che fosse co' flagelli interrogato. Così non sono due pene la flagellazione, e la tortura, ma una sola, volendo il tribuno a forza di battiture ricavare da Paolo quel, che egli avesse detto al popolo di offensivo.
22,25:E legato che l'ebbero con corregge. Il Greco porta: E disteso che l'ebbero con corregge di bue, disteso cioè per terra, tenendolo legato per la testa, e pe' piedi con le dette corregge, affinchè i soldati potessero batterlo per tutto il corpo.
Al centurione, che gli stava davanti. Per assistere alla tortura ordinata dal tribuno.
È egli lecito a voi. Vedi cap. XVI. 37.
22,29:Ebbe paura ... anche perchè lo aveva legato. Imperocchè era delitto di lesa maestà anche il solo legare un cittadino Romano. Vedi cap. XVI. Ma con tutto questo il tribuno non disciolse l'Apostolo, come si vede da tutto quello che siegue.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap