Primo dei Re - 30

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


In assenza di David, e de' suoi, gli Amaleciti aveano incendiata Siceleg, e portate via le spoglie; ma David va loro dietro, e li mette a fil di spada, e ricupera la preda, la quale egli spartisce con eguaglianza ai compagni, anche a quelli, i quali essendo stanchi eran rimasti al bagaglio.

1Allorché David, e la sua gente arrivarono il terzo giorno a Siceleg, gli Amaleciti avean fatto una scorreria dalla parte di mezzodì sino a Siceleg, e aveano presa Siceleg e l'aveano incendiata.
2E avean menate via prigioniere le donne, e i grandi e i piccoli: e non aveano ucciso nissuno, ma li conducevano con seco, e se n'andavano al loro viaggio.
3Arrivati adunque David, e i suoi alla città, e trovandola incendiata, e menate via prigioniere le loro mogli, e i figli, e le figlie:
4Alzaron le strida David, e la gente che era con lui, e piansero a caldi occhi.
5Imperocché anche le due mogli di David erano state fatte prigioniere, Achinoam di Jezrahel, e Abigail vedova di Nabal del CarmeIo.
6E David si afflisse grandemente: perocché il popolo volea lapidarlo, essendo ciascuno amareggiato per ragione de' propri figliuoli, e delle figlie: ma David si confortò nel Signore Dio suo.
7E disse ad Abiathar sacerdote, figliuolo di Achimelech: Portami l'Ephod. E Abiathar portò l’Ephod a David:
8E David consultò il Signore, e disse: Darò io dietro a que' ladroni, e li prenderò io, o no? E il Signore gli disse: Va dietro a loro: perocché sicuramente li prenderai, e torrai loro la preda.
9Andò adunque David, e i secento uomini, che eran con lui, e si avanzarono sino al torrente Besor: ma alcuni si fermarono per la stanchezza.
10David pertanto tirò avanti con quattrocento uomini: perocché rimasero indietro dugento, i quali essendo stanchi non poterono passare il torrente Besor.
11E trovarono nella campagna un Egiziano, e lo menarono a David: diedero a colui pane da mangiare, e acqua da bere,
12E parte di un canestro di fichi e due penzoli di uva passa. E quand'egli ebbe mangiato si riebbe, e si ristorò: perocché per tre dì e tre notti non avea mangiato pane; nè bevuto acqua.
13David allora gli disse: Di chi se' tu? e donde? e dove vai? Rispose quegli: Io sono schiavo Egiziano, e servo un Amalecita: il mio padrone mi ha lasciato, perchè cominciai ad aver male jeri l'altro.
14Imperocché noi abbiam fatta una scorreria nella parte meridionale di Cerethi, e verso Giuda, e al mezzodì di Caleb, e abbiamo incendiata Siceleg.
15E David gli disse: Puoi tu condurmi, dove è quella gente? Disse egli: Giurami per Dio, che non mi ucciderai, e non mi darai nelle mani del mio padrone, e io ti condurrò, dove è quella gente. E Davidde giurò.
16E quegli avendo a lui fatta la guida, ecco che veggon coloro sdrajati dappertutto sulla terra, che mangiavano, e bevevano, e quasi celebravano un dì festivo per ragion di tutta la preda, e delle spoglie che avean raunate nel paese de' Filistei, e nel paese di Giuda.
17E David diede loro addosso da quella sera sino alla sera del dì seguente, e nissuno scampò, eccettuati quattrocento giovani, i quali saliron sopra i lor cammelli, e si diedero alla fuga.
18Ripigliò pertanto David tutto quel che avean portato via gli Amaleciti, e liberò le sue due mogli.
19E non mancò cosa veruna o piccola, o grande, tanto riguardo a' figliuoli, e alle figliuole, come per riguardo alle spoglie: e David ricondusse tutte le cose che quelli avean portato via.
20E prese tutti i greggi e tutto il bestiame grosso, e mandoIlo avanti a se; e dissero: Questa è la preda di David.
21E andò David verso quei dugento, i quali si eran fermati pella stanchezza, e non avean potuto seguirlo, e ai quali egli avea ordinato di riposarsi presso al torrente Besor: ed eglino andarono incontro a David, e alla gente che era con lui: e David accostatosi a loro li salutò cortesemente.
22E tutti i tristi, e cattivi uomini del numero, che era andato con David, presero a dire: Siccome eglino non son venuti con noi, non darem loro cosa veruna della preda, che abbiam ripresa: basti a ciascun di loro il riavere la sua moglie, e i figliuoli: e avuti questi se ne vadano.
23Ma David disse: Non fate così, fratelli miei, riguardo alle cose date a noi dal Signore: egli è stato nostro custode, e ha dato nelle nostre mani i ladroni che si eran gettati sopra di noi:
24E nissuno vi menerà buono questo parlare: perocché egual porzione avrà colui che combatte nella mischia, e colui che rimane al bagaglio, e divideranno con eguaglianza.
25E da quel dì in poi fu questo un punto stabilito, e deciso, e quasi legge in Israele sino a questo dì.
26E David giunse a Siceleg, e della preda mandò doni a' seniori di Giuda suoi parenti, dicendo: Accattate questa benedizione che è parte della preda fatta sopra i nemici del Signore:
27(Ne mandò) a quelli ch'erano a Bethel, e a quei di Ramoth verso mezzodì, e a quelli di Jether.
28E a quelli di Aroer, e a quelli di Sephamoth, e a quelli di Esthamo,
29E a quelli di Rachal, e a quelli delle città di Jerameel, e delle città di Ceni,
30E a quelli di Arama, e a quelli del lago di Asan, e a quelli di Atach,
31E a quelli di Hebron, e a tutti quegli altri che stavano ne' luoghi, dove si era trattenuto David colla sua gente.
Note:

30,7:Portami l'Ephod, ec. vale a dire: Porta qua l' Ephod per rivestirtene dinanzi a me, e consultare il Signore. Tale e il senso di queste parole per consentimento della massima parte degl'interpreti. E certamente vestir si dell'Ephod, e consultare il Signore erano funzioni proprie del sommo Sacerdote.

30,9:Sino al torrente basan. Questo torrente si forma delle acque, che cadono da' monti di Giuda, e va a gettarsi nel mare Mediterraneo presso alla città di Gaza.

30,14:Di Cerethei. I cerethei erano Filistei.
A mezzodì di Caleb. Verso Cariatharbe, o sia Hebron e Cariathsepher città abitate da' posteri di Caleb nella tribù di Giuda.

30,20:Questa e' la preda di David. Così cantavano i soldati di David, quegli stessi, che poco prima volean lapidarlo.

30,25:E da quel dì in poi fu questo un punto stabilito, ec. Davidde rinnovò l'antico costume, il quale diventò dipoi legge immutabile presso gli Ebrei. Vedi num. XXXI. 27., Jos. XXII. 8.

30,26:Mando doni ec. Notisi In questo luogo la liberalità, anzi la magnificenza, e insieme il buon cuore di David; egli fa parte del bene dategli da Dio a tutti quelli, che aveano ne' suoi affanni contribùito in qualunque modo a sollevarlo.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap