VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
9,1-2:Non far tanta festa, ec. Questa profezia forse fu pronunziata a' tempi di Jeroboam secondo, quando Israele ebbe pace, e tranquillità. Il Profeta, che vede questo popolo non pensare ad altro, che a viver lieto, a far delle feste in onore de' falsi dei, a tripudiare, e crapulare, lo avverte a nome di Dio a non abbandonarsi talmente ai piaceri della presente felicità, che non si ricordi di quello, che egli ha meritato col separarsi dal suo Dio. Tu fai gran festa, o Israele, perchè se' nell'abbondanza, e cre di, che le aie piene di grano sieno la mercede renduta a te da' tuoi dei in corrispondenza del sacrilego culto renduto loro da te: ma sappi, che ti troverai ben presto le aie vuote, e gli strettoi, ne' quali si pigiano le uve, saranno asciutti, perchè le vigne non daranno il frutto aspettato.
9,3:E' tornato in Egitto, ec. È posto il passato pel futuro. Ephraim parte anderà fuggiasco nell'Egitto, parte, cioè il maggior numero condotto schiavo nell'Assiria, dovrà, per non morire di fame cibarsi di cose proibite dalla legge, e di carni offerte agl'idoli. Non è da dubitare, che in quel popolo con tutta la idolatria, e con la estrema corruzione si conservasse l'antichissimo rito della distinzione de' cibi, rito anteriore presso gli Ebrei alla stessa legge.
9,4:Non faranno le libagioni del vino al Signore. Non faranno più le libagioni usate del vino nei lor sacrifizi, perchè nell'Assiria, dove anderanno schiavi, non potranno avere le uve per fare essi stessi il vino, di cui servirsi per le stesse libagioni, e tutto quello, che vorranno offerire in un paese idolatra, non potrà piacere al Signore, perchè tutto ivi è immondo per essi. Gli Ebrei anche oggi giorno voglion fare essi stessi il vino, che debbono bere, e sogliono ne' loro conviti versare qualche porzion di vino in onore di Dio.
Come il pane de' funerali. È noto come secondo la legge era immondo per sette giorni chi interveniva ai funerali, Num. XIX. II. 13. 14.
Il loro pane sia per loro: ec. Si cibino essi dell'immondo loro pane, che non è degno di essere ricevuto nel tempio del Signore, nè di essere a lui offerto. Col nome di pane intende le vittime e i sacrifizi, de' quali fece menzione paragonandogli al pane immondo.
9,5:Che farete voi nel di solenne, ec. Potrete voi celebrare nel paese, dove sarete condotti, le feste solenni di Pasqua, Pentecoste ec. come amate di fare adesso, ben chè le celebrate fuori del tempio di Gerusalemme?
9,7:Sappi, o Israele, che il (tuo) profeta è uno stolto, ec. Non ti lasciare ingannare, o Israele; i giorni di visita, e di vendetta sono vicini, e i falsi tuoi profeti, che ti prognosticano felicità, sono stolti, e quelli, che fanno da uomini ispirati, sono mentecatti, e Dio ha per messo, che tu avessi presso di te questi ingannatori, perchè così meritava la tua molta iniquità, e la tua vo lontaria cecità e stoltezza.
9,8:La sentinella (che dovea stare) col mio Dio in Ephraim, il profeta ec. Il profeta, il sacerdote, che dovea servire alla causa di Dio nel popolo delle dieci tribù, è divenuto occasione continua d'inciampo, e di rovina colle sue adulazioni, e co' suoi falsi prognostici è divenuto stoltezza, cioè fautore della stoltezza e iniquità d'Israele, che pur era famiglia di Dio.
9,9:Come ne' suoi di i Gabaoniti. Accenna il fatto della moglie del levita, la quale fu disonorata, e uccisa da que'di Gabaa, pel qual delitto non solo i Gabaoniti,ma tutta la tribù di Beniamin fu quasi interamente distrutta. Jud.XIX.
9,10:Trovai Israele come un grappolo di uva in mezzo al deserto, ec. Israele fu caro a me, come può esser caro a un viaggiatore stanco, e assetato un bel grappolo d'uva, ch'ei trovi nel deserto, ovvero qualche fico primaticcio. Ma Israele mi abbandonò, andò nella casa di Beel phegor, vi consacrò a questo Dio dell'impurità, e dell'obbrobrio, e diventò abbominevole quant'erano abbo minevoli le immonde deità amate, e adorate da lui.
9,11-12:La gloria di Ephraim è sparita ec. La gloria di questo popolo ell'è la sua moltitudine, la numerosa figliuolanza dei padri di famiglia: questa gloria sparirà in un attimo, sparirà subito dopo il parto, morendo i figliuoli appena nati, sparirà nel seno delle madri, le quali non condurranno a termine i loro parti, e abortiranno; sparirà fin dal concepimento, perch'io farò diventare sterili le spose loro. Che se io permetterò, che rilevino de' figliuoli, si aggiungerà loro il dolore di perderli rilevati, perch' io gli ucciderò colla fame, colla spada ec. Ma che sarà poi quand'io la nazione tutta abbandonerò al meritato esterminio?
9,13:Ephraim ... era simile a Tiro ec. Paragona Israele a Tiro non solo per riguardo alla bellezza, e ricchezza somma di questa città, ma molto più per significare, che nella stessa guisa, che Tiro era difesa dal mare, che rendevala quasi inespugnabile; così Israele difeso dalla protezione del suo Dio era invitto contro tutti i nemici. Ma Israele, che abbandonò il suo Dio per darsi all'adorazione degli dei stranieri, darà i suoi figli agli Assiri ad essere uccisi, o menati in schiavitù.
9,14:da' loro uteri infecondi, ec. Le loro donne o non partoriscano, o, se partoriscano, non abbiano latte da nutrire i loro bambini.
9,15:A Galgal. Ivi erano degl'idoli. Vedi cap. IV- 15.
Li caccerò dalla mia casa. Ei non saran più mio popolo, mia famiglia.