VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
8,1:Il sesto anno, il sesto mese, ec. Questo sesto mese dell'anno sacro corrisponde al mese d'agosto. Dopo che il Profeta secondo l'ordine di Dio ebbe passati i 430 giorni giacendo legato nella maniera, che si è veduto, e dopo essere stato per tutto quel tempo in silenzio, senza però lasciar di profetizzare col fatto stesso, come si disse, egli in tutto questo tempo avendo ascoltato Dio, è mandato finalmente a predicare agli altri quello, che avea udito, e imparato; prima però è condotto in ispirito a Gerusalemme a vedere le abbominazioni, onde non solo la città, ma il tempio istesso era pieno. Vedi s. Girolamo.
8,2:E vidi, ed ecco un'immagine ec. Ella è qui la stessa immagine descritta cap. I. 27.
8,3:E stesa come una mano ec. È come se dicesse: e parvemi, che quella immagine, stesa la sua mano, e presomi per una treccia del capo mi sollevasse, e mi portasse fino a Gerusalemme. Il Profeta parla così, perchè tutto questo avvenne in ispirito e in visione, e non realmente, e di fatto; perocchè senza partirsi dalla sua casa, dove sedeva con que' seniori, vide, udi, disse tutto quello che qui, e ne' due seguenti capitoli è raccontato.
L'idolo della gelosia a provocare la emulazione. Ezechiele venendo in ispirito da Babilonia è condotto addirittura alla porta dell'atrio interiore, cioè dell'atrio dei sacerdoti; perocchè così vanno intese quelle parole iuarta ostium interius: or l'atrio de' sacerdoti diceasi atrio in teriore rispetto all'atrio del popolo. Alla porta adunque di quest'atrio egli vide l'idolo di gelosia: quest' idolo,secondo s. Girolamo, è l'idolo di Baal posto nel tempio di Manasse, toltone da Josia, e postovi di bel nuovo dai successori di Josia. Egli è detto idolo di gelosia, perchè quasi messo a posta in faccia al vero Dio nel suo tempio per accendere l'ira di Dio, che chiamasi nelle Scritture un Dio zelatore, cioè geloso. V'ha chi crede, che quest'idolo sia l'idolo di Adone, e sia detto idolo di gelosia, perchè Adone amato da Venere fu fatto uccidere per gelosia da Marte, che mandò contro di lui un cinghiale.
Molto bene notò s. Girolamo, che idolo di gelosia, che provoca l'ira di Dio zelatore, è nel cuor dell'avaro l'amore dell'oro, onde l'avarizia fu detta da Paolo serviti renduta agl'idoli: nel cuore dell'ambizioso l'amor degli onori; nel cuore del lussurioso l'oggetto de' suoi affetti; nell'eretico il proprio giudizio, ch'ei preferisce al giudizio della Chiesa; e così idolo opposto a Dio è tutto quel che si ama contro l'ordine di Dio, il quale dee talmente regnare sul cuore dell'uomo, che nissuna cosa o si metta con lui in confronto, od a lui si anteponga.
8,4:Nella campagna. Presso al fiume Chobar, cap. III. 23.
8,5:A settentrione della porta dell'altare. Forse la porta di settentrione fu detta porta dell'altare dopo che Achaz vi ebbe fatto trasportare l'altare di bronzo fatto da Salomone. Vedi 4. Reg. XVI. 14.
8,7:E mi condusse a una porta dell'atrio. Ad una di quelle porte, le quali dall'atrio de' sacerdoti davano l'ingresso nelle camere, che erano al lato, e servivano all'uso de' sacerdoti. Presso a quella porta era un foro nella muraglia, che rispondeva in una sala, ma il foro essendo piccolo, il Profeta in ispirito sente, che Dio gli ordina di allargare il foro, affinchè si potesse comodamente vedere quel che faceasi là dentro; rotto il muro e fatta come una porta, il Profeta entrò dentro, e vide i giudici, e i principi d'Israele, che adoravano le immagini di rettili, e di animali dipinte nella parete. Abbiam veduto più volte come e le statue, e le pitture di qualunque cosa o della terra, o del mare, o del cielo eran proibite nella legge, Exod. XX. 4., Levit. XXVI. I., Num. XXXIII. 52. In quella loro sala facevano questi sacerdoti, e questi primari signori di Gerusalemme quello, che sarebbonsi vergognati di fare nel cospetto del popolo. Così adoravano in pubblico il vero Dio, e di nascosto la turba de' falsi dei.
8,14:Le donne a sedere piangenti Adone. Piangevano la morte di Adone con canti lugubri, e dipoi celebravano la sua risurrezione; perocchè si fingeva tornato in vita; e tutta questa scena era accompagnata da tali oscenità, che ne aveano rossore i Gentili stessi meno corrotti, onde ancora credeasi gran peccato il divulgare quello, che in tal festa faceasi. Nell'Ebreo in vece di Adone leggesi Thammuz, che vuol dire nascosto, segreto, e può esser chiamato così o per ragione del silenzio, sotto di cui custodivansi i suoi misteri, ovvero perchè egli era portato nella bara tutto coperto, e ascoso alla vista altrui per tutto il tempo, che si fingeva morto. La favola di Adone nata in Egitto si sparse ben presto per tutta la Grecia, la Fenicia, la Siria ec.
8,16:Nell'atrio interiore ec. Nell'atrio de' sacerdoti (come si è detto di sopra) dinanzi al vestibolo del tempio, dove era l'altare degli olocausti.
Circa venticinque uomini. Il luogo dove stavano questi uomini, cioè tral vestibolo del tempio, e l'altare degli olocausti, sembra non lasci dubbio per dir, che fossero sacerdoti, e Leviti, che erano di settimana al servigio del tempio. Vedi Joel, m. 17. Matth. XXIII.35. Nel tempio del vero Dio si orava, si offeriva l'incenso ec. colla faccia volta a occidente con rito contrario a quello de' Gentili di adorare colla faccia volta a levante. Questi sacerdoti, e Leviti voltando le spalle al santuario, che era a occidente, adoravano volti a oriente il sole che nasceva. Superstizione antichissima in tutto l'oriente, di cui è fatta menzione nel libro di Giobbe XXXI. 26. 27. 28.
8,17:Ed ecco che accostano un ramoscello alle loro narici. S. Girolamo intese un ramoscello di palma; altri vogliono, che sia un ramoscello di lauro, albero consacrato al sole: comunque sia, questo ramoscello il tenevano in mano nell'adorare il sole, e lo accostavano alla bocca forse baciandolo. Vedi quello, che si è detto nel citato luogo di Giobbe.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap