VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
43,1:E mi condusse alla porta, che guardava l'oriente. Alla porta dell'atrio esteriore, dove nel capo precedente cominciò a misurare tutto il giro del muro di fuora.
43,2:Ed ecco la gloria del Dio d'Israele ec. Il Signore apparisce sul suo cocchio sopra i Cherubini, come altre volte egli apparve cap. I. VIII. IX.
E il romore, che veniva da essa, ec. Il romore, che veniva dalla gloria, cioè dal movimento del glorioso cocchio del Signore.
43,5:E mi condusse nell'atrio interiore. Nell'atrio de' sacerdoti.
43,6-7:E lo udii parlare a me della casa, e l'uomo, che stavami accanto mi disse: ec. Il Profeta ode la voce del Signore, che gli parlava dal tempio, ma Ezechiele sbigottito dalla vista, e dal romor grande dello spettacolo, non intendendo le parole del Signore, ha bisogno che l'Angelo a lui le ripeta. Dio adunque dice al Profeta, che nel tempio e particolarmente nel propiziatorio egli ha il suo trono in mezzo al suo popolo, ed ivi ha eletto di ris dere per sempre.
La casa d'Israele non profanerà più il nome mio santo, ec. La fornicazione significa l'idolatria. Dio adunque dice, che in Israele non si vedra più esempio di questa obbrobriosa fornicazione nè nel popolo, nè in quelli, che governeranno lo stato; e così fu, perchè i Giudei dopo il ritorno dalla cattività non adorarono mai più i simulacri.
E co' cadaveri de' loro regi. Dando sepoltura a questi cadaveri presso al mio tempio istesso. Quanto a' luoghi eccelsi, se n'è parlato più volte.
43,8:Eglino hanno edificato la loro porta presso alla mia porta, ec. Nel capo XVI. del libro quarto de' Regi si racconta di Achaz, che tralle altre empietà fece anche questa, che il passaggio del re (per andare al tempio dal palazzo regio) lo trasportò nel tempio del Signore. I re predecessori di Achaz per andare nel tempio passavano per la porta comune esterna, ma Achaz si fece un passaggio,per cui dalla propria casa andava a dirittura nell'atrio non del popolo, ma più probabilmente de' sacerdoti. Così Achaz avea quasi fatta una sola casa della sua, e di quella del Signore, e le sue abominazioni commetteva, per così dire, sugli occhi di Dio medesimo residente nel suo luogo santo.
43,10:Mostra alla casa d'Israele il tempio, e si confondano ec. Leggi al tuo popolo la descrizione del tempio fatta da te per ordine mio, e i Giudei si confondano, si vergognino, e si pentano delle loro iniquità, per ragion delle quali io ho atterrata, e distrutta questa mia casa, che era il più augusto, e superbo edificio, che si vedesse sopra la terra.
43,13:A' cubiti perfetti, che aveano un cubito, ed un palmo. Ai cubiti Ebrei, che erano un palmo (ovver quattro pollici) più lunghi dei cubiti di Babilonia.
Il seno di lui avea un cubito. Si disputa sopra quel, che sia questo seno, che ho tradotto così per lasciar il suo luogo alle altre opinioni, benchè io per me creda, che sia la fossa profonda un cubito, e larga un altro cu bito, nella quale colava il sangue delle vittime, che si scannavano appiè dell'altare, donde per canali sotterra nei lo stesso sangue andava nel torrente Cedron, cap. XLVII. 5.
E la corona dello stesso seno, ec. Sul margine della fossa, e intorno ad essa per ogni parte si alzava come una corona, o piccola spalletta, dell'altezza di un palmo, la quale potea servire a diversi fini: primo a far sì, che il sangue si contenesse nella fossa, e non si spandesse pell'atrio: secondo affinchè nissuno anche per accidente mettesse i piedi in quella fossa consacrata dal sangue delle vittime.
43,14:E dal seno, che era in terra fino ec. Dal margine della fossa già detta, che era a piano di terra vi erano due cubiti di altezza fino alla prima base, o sia base inferiore dell'altare, la qual base avea un cubito di larghezza, e girava intorno a tutto l'altare; e da questa base minore, cioè inferiore, fino alla base maggiore (cioè superiore) vi erano quattro cubiti di altezza, e questa base ancora avea un cubito di larghezza, e regnava intor no all'altare per ogni parte.
43,15:E lo stesso Ariel era (alto) quattro cubiti; ec. Si alzava quattro cubiti sopra l'altezza delle basi già dette; e a' quattro angoli di esso erano quattro corni, o piccole piramidi, come si è veduto Exod. XXVII. 2. Il nome di Ariel (montagna di Dio ovver lione di Dio) è dato all'altare degli olocausti o perchè si alzava in mezzo all'atrio de' sacerdoti a guisa di piccolo colle, ovvero perchè divorava le vittime, che in esso abbruciavansi.
43,17:E' la base avea ec. La base, tanto la inferiore, come la superiore (vers. 14.) si stendea due cubiti più dell'altare in lunghezza, e in larghezza a' quattro suoi angoli, vale a dire, misurandola da un angolo all'altro: e sopra l'altare era una sponda all'intorno alta mezzo cubito.
E il suo seno è di mezzo cubito all'intorno. Ella è la fossa già descritta vers. 13.
E i suoi gradini eran volti a oriente. Si saliva all'altare per una scalinata, che andava da oriente verso occidente, talmente che il sacerdote all'altare avea la sua faccia verso lo stesso occidente.
43,18:Queste sono le cerimonie riguardanti l'altare, ec. Riguardanti la consacrazione dell'altare per offerirvi gli olocausti, e le vittime.
43,19:A' Sacerdoti, e a' Leviti, che sono della stirpe di Sadoc. Nel testo originale si legge: a' sacerdoti Leviti della stirpe di Sadoc; onde nella nostra Volgata la particella et non dovrebbe esservi. Il sommo sacerdozio passò nella famiglia di Sadoc a' tempi di Saul, e in quella famiglia si conservò.
43,20:Tu prenderai del sangue di esso, ec. Vale a dire: Tu prescriverai al sacerdote, che prenda del sangue del vitello, e ne metta sopra i corni dell'altare ec. Vedi Exod. XXIX. Levit. XVI. XVIII.
43,21:In un luogo appartato della casa. Fuori del recinto del tempio, ma però sullo stesso monte, dove è il tempio. Dovea esservi il luogo a ciò destinato sopra quel monte.
43,24:Spargeranno del sale sopra di essi. Vedi Levit. II. 13.
43,26:E lo consacreranno. La formola: empiere le mani del sacerdote, significa consacrarlo, Exod. XXVIII. 4 I.; III. Reg. XII. 33. Jud. XVII. 5. ec., e questa formola è qui trasferita a significare la consacrazione dell'altare.
43,27:E quello, che si offerisce per la pace. Le ostie pacifiche, che si offeriscono o per un bene, che si domanda, o per un bene già ottenuto in rendimento di grazie.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap