VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
8,2:Io ho avuto uno zelo grande per Sionne, ec. Questo zelo significa l'amor geloso, e ardente di Dio verso la si nagoga sua sposa, di cui punì egli severamente le infedeltà, con cui ella si disonorò, e offese indegnamente il suo sposo. Ma perchè Dio vede nel cuore di questa sposa sentimenti diversi da quei di prima, vede che ella nell'afflizione si è ravveduta, e ha concepito grandesiderio di essere riunita con lui, egli perciò con molta bontà le promette di tornare a lei, e di starsi con essa, e di sempre amarla, e proteggerla.
8,3:Città della verità. La vera religione, il culto del vero Dio sarà in Gerusalemme. Non vi saranno più idoli, nè gentilesche superstizioni, e Dio solo sarà adorato in questa città. Questo attributo, che fu passeggero riguardo alla Giudaica Gerusalemme, è attributo costante, invariabile della Chiesa di Gesù Cristo, colonna, e base di verità, come dice l'Apostolo I. Tim. III. 15.; perocchè questa Chiesa è stata sempre, e starà nella verita, da cui non può deviare giammai, perchè ella ha per suo Maestro Gesù Cristo, che è via, verità e vita, e ha seco lo Spirito santo, che è Spirito di verità.
E il monte del Signore degli eserciti. Sembra quasi ripetere quel luogo di Isaia II. 3. Venite, andiamo al monte del Signore e alla casa del Dio di Giacobbe. Il monte di Sion era santo, e consacrato a Dio, perchè ivi era il suo tempio.
8,4-6:Vi saranno ancora de' vecchi, ec. È descritto qui, e ne' due seguenti versetti l'ingrandimento di Gerusalemme, e la moltitudine, e prosperità de' suoi cittadini.Quelli che aveano veduto, o udito dire, com'ella era piena di popolo prima della cattività, vedendo adesso a quale scar sezza di uomini fosse ridotta, non si immaginavan ch'el la potesse giammai ripigliare l'antica forma. Ma Dio dice, che quello, che a giudizio degli uomini parra difficile ad avvenire, sarà facil cosa per lui, ed ei la farà perchè la promette.
8,7-8: Ecco che io trarrò salvo il mio popolo dalle terre di oriente ec. Non può il Profeta parlare delle felicità della terrena Gerusalemme senza volger tratto tratto gli occhi alla Gerusalemme spirituale, alla Chiesa di Cristo; perocchè non è da dubitare, che il popolo, che viene dalle ter re d'oriente, e da quelle di occidente, non sia quello di cui parlò con simili termini Cristo dicendo agli Ebrei: Verranno molti da oriente, e da occidente, e saranno assisi a mensa con Abramo, e Isacco, e Giacobbe nel regno de' cieli, Matth. VIII. II. E questi saranno popol di Dio, ed ei sarà loro Dio nella verità e nella giustizia, perchè essi a lui renderanno culto, con fede verace e sincera, e co' giusti, e santi loro costumi, ed egli con verità, cioè con fedeltà, adempierà a favor loro le sue misericordiose promesse, le adempiera con lealtà, e giustizia.
8,10:Prima di questi giorni gli uomini lavoravano senza pro, ec. Prima che voi foste tutti risoluti, e daccordo nell'intra prendere la fabbrica del mio tempio, nissuna cosa vi riusciva felicemente. Gli uomini, e i giumenti lavoravano a coltivare la terra, ma le fatiche, e i sudori degli uomini, e de' giumenti non erano ricompensati dalla terra, che era sterile; onde e voi, e i vostri giumenti patiste la fame. Vedi Aggeo II. 16. 17. ec. La pace non era tra voi, si perchè i vicini Samaritani, i Moabiti ec. invidiosi del vostro bene non lasciavano occasione di darvi noia, e di sturbo, e tribolazione, e sì perchè nella vostra stessa afflitta, e stenuata repubblica, io permetteva che fosser dis sensioni, e discordie, onde vi turbaste, e vi inquietaste gli uni gli altri.
8,12:Saranno progenie di pace. Vale a dire progenie di benedizione, progenie, che avrà tranquillità, prosperità, e abbondanza di ogni bene. Il nome di pace comprende ogni sorta di felicità. Tutti i beni temporali promessi a questo popolo da Dio sono figura dei beni spirituali promessi dal medesimo Dio a tutti quelli, i quali dalle vie dell'errore, e del peccato tornano a lui, e divengono vive pietre di quello spirituale edifizio di cui egli stesso è l'ar chitetto, e il padrone, cioè della Chiesa.
8,13:Siccome voi ... eravate maledizione ec. Voi pote vate per l'addietro esser proposti come esempio di un popolo maledetto da Dio, e sarete citati pell'avvenire come esempio di popolo benedetto, e ricolmo di tutte le felicità, perchè fedele al suo Dio, e da lui amato, e pro tetto costantemente.
8,16:Parli ciascuno di voi verità col suo prossimo. Questo generale precetto, col quale si esclude ogni doppiezza, ogni menzogna, ogni simulazione, è ripetuto sovente ne' libri santi del Vecchio, e del Nuovo Testamento. Vedi Ephes. IV. 25.
Fate alle vostre porte giudizi di verità, e di pace. Alle porte, dove stanno i vostri magistrati, si giudichi secondo la verità, e senza accettazione di persone, e senza riguardo al favore, od all'interesse; e si abbia in mira di ristabilire la pace tra que' che contendono.
8,19:Il digiuno del quarto, e il digiuno del quinto, ec. Ecco in qual modo gli Ebrei a' tempi di s. Girolamo ren devan ragione di questi digiuni. Il digiuno del quarto me se ai diciassette dello stesso mese si osservava, sì perchè in tal giorno Mosè scendendo dal Sina gettò via, e spezzò le tavole della legge, Exod. XXXII., e sì perchè in quello stesso giorno cominciarono a far breccia le mura della città assediata da' Caldei, Jerem. LII. Nel quinto mese nata sedizione nel popolo per colpa degli esploratori mandati a visitare la terra santa fu condannato il popolo ad essere per quaranta anni pellegrino nel deserto, dove perirono tutti i mormoratori, Num. XIV., e in questo stesso mese fu incendiato il tempio prima da Nabuchodonosor, indi da Tito, e finalmente sotto Adriano fu espugnata la città di Bether, dove erano molte migliaia di Giudei, e sopra il luogo, dov'era il tempio, fu fatto passare l'aratro da Turannio Rufo. Nel settimo mese fu ucciso Godolia, e furono dissipati gli avanzi di Gerusalemme, Jerem. XXXIX. XLI. Nel decimo mese Ezechiele, e tutto il popolo, che era nella cattività a Babilonia ebber la nuova della rovina del tempio. Gli Ebrei moderni, i quali osservano tuttora questi digiuni, ne portano altre ragioni; ma crederemo noi piuttosto a questi, che a' loro maggiori, i quali in cosa tale non potevano aver motivo di voler gabbare s. Girolamo, e ne sapevan forse qualche cosa di piu, che i loro posteri?
Il Signore adunque dice, che que' giorni di digiuno, e di duolo, diverranno pel popol suo giorni di letizia, e di festa, perchè egli ha risoluto di cancellare con nuovi insigni favori suoi la memoria delle passate calamità.
8,20:Verranno ancora i popoli, ec. Le città di Giuda rimase fin qui deserte, saran popolate di abitatori; di quelli, che torneranno dai vari paesi, pe' quali furono di spersi.
8,21:E gli abitanti dell'una anderanno ec. Notisi, che nella Volgata dove si legge comunemente: vadant habita tores unus ad alterum, dee leggersi: et vadant habitato res unius ad alteram; che così porta iltesto originale. E qui descritta la pia sollecitudine, e il fervore, col quale, ristaurato il tempio, si esorteranno scambievolmente i Giudei a concorrere nelle feste a Gerusalemme, e a frequentare la casa di orazione: onde le vie di Sionne state in lutto per tanto tempo saranno battute da gran frequenza di popolo.
8,22-23:E verranno molti popoli, e nazioni possenti ec. Veramente i Giudei dopo la cattività ebber un considere vol numero di proseliti di varie nazioni; ma qui si parla d'interi popoli, e di nazioni possenti, che cercheranno Dio in Gerusalemme, e a lui porgeranno le loro preghiere; e quanto a intere nazioni, i soli Idumei sappiamo, che abbracciaron la profession del Giudaismo, e la circoncisione, ma per forza, e costretti a farlo da Giuda Maccabeo: e non erano allora gran cosa gli Idumei. Ma qui noi veggiamo popoli molti, e nazioni possenti cercare il Dio degli Ebrei, e cercarlo con tanto ardore, che un numero di uomini diversi di patria, e di lingua si metteranno attorno a un Giudeo (intorno a Pietro, intorno a Giovanni, o altro degli Apostoli) e pigliandolo pelle frange del suo mantello lo pregheranno, e lo scongiureranno, che gli introduca nella Chiesa, li faccia membri di quel popolo, col qual ei già sanno, che si sta il Signore. Ed è dimostrata la pronta, e immensa propagazione della Fede, onde si vedrà avverato appuntino quello, che diceva Cristo: La messe è molta, e gli operai sono pochi. Luc. X. 2. Intorno alle frange, che gli Ebrei avevano ai loro mantel li, vedi Num. XV. 38. Del rimanente gli Atti Apostolici, e le lettere di Paolo mostrano ad evidenza l'adempimento di questa profezia.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap