VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
6,1:E seguitollo il cane. Non è inutile questa circostanza all'istoria (ne cosa alcuna d'inutile può essere ne' i libri santi ); perocchè, come vedremo, il cane, che corse avanti, in quello che annunziò il ritorno del giovin Tobia.
6,2:E andò per lavarsi i piedi. Secondo l'uso de' paesi orientali di lavarsi i piedi prima di mangiare. Abbiamo già veduto come il lavare i piedi degli ospiti era uffizio, che si rendeva loro comunemente nelle case, dove alloggiavano. Tobia entrò nel Tigri per lavarsi.
Un pesce smisurato. La Scrittura non ha spiegato qual sorte di pesce fosse questo, e gl'Interpreti sono tra loro discordi. Mi sembra, che la più probabile opinione sia quella de' Rabbini, i quali credono, ch'ei fosse un luccio, pesce che abbonda nel fiume Tigri, arriva talora ad enorme grossezza, è vorace e carnivoro, ha le branche, è di una specie, di cui possono mangiare gli Ebrei, e finalmente il suo fiele mescolato col miele è buono a vari mali degli occhi, come dimostra il Bochart. Egli è chiamato luccio, che in Greco vuol dire pesce lupino, quasi egli sia ai pesci quello che il lupo e alle pecore.
6,6:Arrostì delle sue carni. Arrostì un buon pezzo di quel pesce per mangiarne forse la mnttina e la sera, e il resto lo salarono pel rimanente del viaggio.
6,8:Se tu metterai un pezzetto di quel cuore, ec. il Greco porta il cuore e il fegato. Il Demonio essendo un puro spirito non può naturalmente essere molestato dal fumo del cuore, o del fegato di un pesce, ne costretto per tal modo ad abbandonare l'uomo, o la donna, sopra di cui gli sia stato permesso da Dio di esercitar suo potere: ma lo stesso fumo cagionando nel corpo dell'uomo, o della donna una disposizione diversa da quella di prima, può questa disposizione contraria impedire l'attività del Demonio, e cominciare o sminuirne il potere. Cosi la musica di David calmava l'agitazione cagionata in Saulle dal Demonio, perocchè questo spirito maligno si vale ordinariamente delle cagioni e disposizioni naturali. Nel discacciamento di Asmodeo la parte principale l'ebbe l'Angelo, il quale per i meriti, e per l'orazione di Tobia e di Sara cacciò il Demonio, mentre lo stesso Tobia eseguendo il comando di lui faceva bruciare il cuore del pesce: ma Raphaele, che non voleva darsi ancora a conoscere, tacque quello che egli voleva fare, e solo accennò quel rimedio singolare e straordinario, che egli solo potea conoscere, per mezzo del quale la possanza del Demonio venisse ad essere raffrenata.
6,12:A te son dovuti tutti i beni di lui, e fu dei ec. Da queste parole unite con quelle del versetto precedente (dove si dice, che Raguele era della stessa tribù di Tobia, suo parente, senza prole maschile, con una sola figliulo), si viene a conoscere, che il matrimonio di Tobia con Sara era per così dire necessario secondo la legge, e che o egli dovea sposarla, o rinunziare all'eredità di Raguele. Nel testo Greco. cap. IV. 13., il padre raccomanda a Tobia di prendere una sposa di sua stirpe. A tutto questo aggiungendosi il consiglio di un personaggio, in cui già Tobia avea potuto conoscere tanta savezza e tanto amore del suo bene, non è maraviglia, se egli si indusse a concludere il matrimonio con Sara senza saputa de' suoi genitori, reggendo, come in un caso tale non poteva non essere di lor piacimeuto quello che era manifestamente volontà del Signore.
6,17:Quelli, che in tal guisa abbracciano il matrimonio, ec. Vale a dire a Dio ordinariamente non permette, che il nemico dell'uman genere eserciti sua possanza, se non sopra a coloro, i quali datisi in preda alle loro passioni hanno dato potestà sopra di lor medesimi al Demonio, da cui sono tenuti schiavi, permettendo a lui con giustizia il Signore quello, che egli iniquamente bruma e procura di fare, dice s. Gregorio M., lib. II. Moral.
6,20:La seconda notte sarai ammesso all'unione co' Patriarchi santi. La seconda notte, che tu passerai nella continenza colla tua sposa, il Signore ti concederà lo Spirito e la virtù de' santi Patriarchi. Abramo, Isacco, ecc., i quali santamente vissero nel matrimonio, onde, meritarono di essere amati e benedetti dal Signore. Questo consiglio dato dall'Angelo a Tobia di passare nella continenza le tre prime notti del suo matrimonio, è paruto a' Padri e a' Concili degno di essere proposto all'imitazione de' Cristiani, il matrimonio de' quali ha l'altissimo onore di essere un gran Sacramento, come quello che rappresenta l'unione tutta santa e divina di Cristo colla sua Chiesa. Veggansi il terzo Concilio di Cartagine, i capitolari de' re di Francia, i rituali anche moderni di molte Chiese, come di Lione, Milano, Liegi ec. Lo stesso consiglio è ripetuto ne' rituali della Chiesa Greca.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap