VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
13,4:Vi ho dispersi tralle genti... affinchè voi raccontiate ec. Tobia viene qui a dimostrare l'ammirabil condotta della sapienza di Dio, il quale traendo il bene dal male seppe far servire i peccati stessi degl'israeilti, e i flagelli, co' quali punì gli stessi peccati, a spendere per una grandissima parte della terra la gloria del nome suo, e il farsi conoscere pel solo vero Dio. La dispersione d'Israele, e la cattività dei Giudei furono il mezzo, per cui le divine Scritture furono conosciute da moltissime nazioni. I prodigi, che Dio operò tralte stesse nazioni a favore di varie persone del suo popolo, come Tobia, Daniele, Esther, le ammirabili virtù, che risplenderono in molti del medesimo popolo, e i doni onde questi eran favoriti da Dio, tutto questo serviva ad ispirare ai popoli un gran rispetto verso la vera religione, e preparava le strade al Messia, all'aspettato Salvatore delle Genti.
13,7-8:Sopra una nazion peccatrice. Ha fatto conoscere la sua potenza e giustizia nel punire Israele peccatore e infedele ai suo Dio, e dimostrerà la sua clemenza verso lo stesso popolo, se a lui si converte.
13,11:Gerusalemme città di Dio, il Signore ti gastigà per ragione delle opere ec. Il Greco legge: il signore ti gastigherà: Ma anche il tempo passato è usato sovente da' profeti in vece del futuro, e certamente si predice qui da Tobia la futura rovina di Gerusalemme sotto Nabuchodonosor.
13,13-17:Tu splendrrai di luce sfolgoreggiante, e per lutti ec. Questa magnifica profezia non può convenire perfettamente se non alla spirituale Gerusalemme, alla Chiesa di Cristo, la quale ebbe sua cima in Gerusalemme. A questa Chiesa correranno le genti chiamate, dalle tenebre alla luce ammirabile del Signore, e a lei si uniranno, e le renderanno onore, come a sposa di Cristo, e con lei invochernnno il nome grande di Cristo Salvatore. La terra stessa di Gerusalemme santificata da' passi di Cristo e de' suoi Apostoli, sarà tenuta per sacra e santa. Vedi quello che si è detto, 1. Reg. v. 17., August. de civ. XXII. 8. Siccome quelli che l'ameranno saran benedetti, così avranno maledizione tutti quelli, che la disprezzano, perché fuora di lei non e salute. I figliuoli di questa Chiesa le recheranno allegrezza e onore pelle altissime loro virtù, e soprattutto per le vittorie, che riporteranno sopra l'idolatria dominante, a spese del loro sangue, e delle vite loro sacriticate alla fede.
13,21-23: Di saffiri e di smeraldi ec. Descrivesi la celeste infinita bellezza di questa nuova Gerusalemme quasi con figure simili a quelle usate da Giovanni nella sua Apocalisse XXI. 10. ec. Alleluia è la voce e il grido di questa Chiesa. Ella avendo sempre, dinanzi agli occhi affinchè ha fatto per lei il suo sposo, che per essa morì, non sa quasi aprir bocca se non per dire lodato il Signore, lodate il Signore. Questo Signore regnera sopra di lei per tutti i secoli; perocchè nissun cosa potrà separar la Chiesa di Cristo: ella lo loderà, e lo amerà nel tempo de' suoi eterni trionfi lassù nel cielo.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap