VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
3,1:S'imparentò con Faraone ec. il re d'Egitto confinava colla Palestina, ed era molto potente, quindi Salomone per meglio assicurare il suo regno sposò la figlia di quel re. Per la stessa ragione conservò la buona amicizia, che Davidde avea avuto con Hiram re di Tiro. Questo matrimonio di Salomone credesi avvenuto il secondo anno del suo regno, e credesi ancora, che questa figliuola di Faraone abbracciasse la religione Ebrea, anzi ciò sembra accennarsi nel Salmo XLIV. II. rit. Benché la legge (Erod. XXIV. 16., Deut. VII. 3.) vieti i matrimoni con donne straniere; contuttociò gl'Interpreti generalmente convengono, che Salomone nposando questa Egiziana convertita all'Ebraismo, non peccasse. E questa opinione è fondata nelle Scritture, dove son lodati i cominciamenti del regno di questo principe, e dove si dice, che egli amò Dio. Egli è però vero, che credesi ancora comunemente, che ella ritornò dipoi all'idolatria, e fu la cagion principale degli errori gravissimi, in cui precipitò questo principe.
3,3:Se non che immolava ne' luoghi eccelsi. È notato anche di sopra, come un difetto e una imperfezione nel popolo l'offerire de' sacrifizj ne' luoghi eccelsi, vale a dire, su certi monti e su certe colline, dove erano altari eretti sopra i vivi massi o nelle selve. Molti di tali luoghi erano frequentati con ispecial divozione dagli Ebrei, o perchè rappellavana ad essi le memorie e gli avvenimenti degli antichi Patriarchi e de' loro grandi uomini, a per che erano stati consacrati dal soggiorno, che vi avea fatto l'arca del Signore. Cosi Bethel, Sichem, Hebron, Galgal, Gabaon, Silo, Cariathiarim. ec. erano presso di loro in molta venerazione; e abbiam veduto, come i piu illustri e religiosi uomini anche prima di Salomone andavano ad offerir sacrifizj in tali luoghi. Ma era ordinato nella legge, che i sacrifizj non si offerissero altrove, che nel tabernacolo del Signore, e quantunque il contrario uso fosse stato tollerato da Dio particolarmente pel tempo in cui il tabernacolo non ebbe sede fissa e permanente; contuttociò Dio vedea di mal occhio un tal uso. Sopra di che ottimamente S. Agostino quaest. 36. in Jud. La consuetudine del suo popolo di offerir sacrifizj (non già agli dei stranieri, ma al Signore Dio suo) fuori del tabernacolo, questa consuetudine la tollerava il Signore, che esaudiva anche allora coloro, che gli offerivano. E ciò ben comprese di poi Salomone, allorchè Dio lo ebbe arricchito de' lumi di sua sapienza, e vide perciò quanto fosse necessario di togliere ogni occasione, o pretesto di allontanarsi in ciò dalla legge, col fabbricare un tempio, nel quale solo fossero presentate a Dio le oblaziani e i sacrifizj da tutto il popolo.
3,4:Andò a Gabaon. Ivi era l'altare degli olocausti fatto da Mosè, lasciatomi da Davidde, quando trasportò l'arca a Gerusalemme.
3,5:E il Signore apparve la notte in sogno a Salomone. Questo sogno di Salomone è simile a quello di Adamo, Gen. II. 21., a quel di Abramo, Gen. XV. 1., vale a dire e un'estasi, o sia una visione profetica. Salomone appena salito sul trono si porta a Gabaon per rendere a Dio il tributo di sua pietà, e conoscendo tutto il peso della dignità reale e le obbligazioni grandissime annesse al principato, tutti i suoi desiderj e i suoi voti restringe a chiedere istantemente al Signore il dono della sapienza. Dio lo visita, lo consola la stessa notte, e gli concede quello, che ei tanto bramava, e più ancora di quel che ei bramava. Vedi Sap. VII. 7. ec.
3,12:Ti ho dato un cuor sapiente, ec. Dio da a Salomone, prima una mente sagace e prudente per ben operare; secondo, la cognizione infusa di tutte le scienze e di tutte le arti utili. Vedi Sap. VII. 17. Eccl. XLVII. 11., terzo, la scienza de' misteri della fede e della sublimissima Teologia, la quale scienza apparisce da' libri sacri, ch'egli ci ha lasciati. Nissuno è stato simile a te ec. nell'ampiezza e vastità delle cognizioni tu non hai aiuto, ne avrai l'eguale. Imperocchè molti grandi uomini avranno avuto, o avranno in appresso un egual sapere nelle cose divine, come Mosè e gli Apostoli, ma non nelle case naturali e politiche.
3,13:Le ricchezze, ec. Sul punto delle ricchezze di Salomone può vedersi una dissertazione del Calmet, la quale giustifica ottimamente quello, che qui e promesso a questa re.
3,15:Intese la qualità del sogno. Intese, come questo sogno era da Dio, ed era una predizione di quello che Dio volea loro per lui.
3,16:Due donne meretrici. La voce Ebrea può significare due donne, che facevano il mestiere di albergatrici o locandiere. L'altro infame mestiero non era tollerato nelle donne Ebree.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap