VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
10,1:Ma anche la regina di Saba, ec. L'opinione di Teodoreto, il quale mette il regno di questa celebre donna nell'Arabia felice verso l'estremità meridionale del mar rosso, questa opinione combina anche colle parole di Cristo, il quale ( Matth. XII 42. ) chiamolla regina del mezzodi, perché propriamente da mezzodì è l'Arabia felice riguardo alla Giudea; combina anche con quello, che ivi si aggiugne, che questa regina veniva dagli ultimi nomi della terra, perché l'Arabia stessa si avanza molto verso l'Oceano, che era riguardato come la fine del mondo. Sono anche noti i Sabei dell'Arabia, e questo paese abbondava appuuto di tutte quelle cose, che furono dalla stessa donna portate in dono a Salomone; e da alcuni versi di Claudiano ( Eutrop. lib. l. ) si vede, che tra quei Sabei regnavan le donne. Del nome di questa nulla abbiam di sicuro. Gesù Cristo lodò la sollecitudine, che ebbe questa regina di udir la sapienza di Salomone, e cui l'esempio di lei condannò la trascuranza degli Ebrei, i quali avendo tra loro chi di gran lunga era superiore a Salomone, nissun pensiero si davano di udire le sue parole. Dal discorso adunque di Cristo si interisce, che la venuta di lei fu per imparare non già la scienza delle cose naturali, o politiche, ma la scienza delle cose divine e la vera religione. Ella fu degna perciò di essere per la sua pietà celebrata da' Padri, e riconosciuta come una bella figura della Chiesa delle genti, mentre (come dice S. Ilario ) ella è straniera, e sconosciuta corse ad udir l'oracolo della sapienza. In Ps. 121.
Nel nome del Signore andò ec. ispirata da lume celeste e mossa da viva brama d'istruirsi riguardo a quel Dio, di cui avea udite raccontarsi le meraviglie a pro del suo popolo, e particolarmente le cose grandi operate sotto il regno di Salomone, venne a trovarlo per proporgli i suoi enimmi, essendo quella la maniera assai usitata di proporre le questioni più gravi in qualunque materia.
10,4:E la casa edificata da lui. Il tempio del Signore, opera, di cui hanno parlato con ammirazion grande anche gli scrittori gentili.
10,11:Molto legname di tyno. La voce Thyina è dal Greco, e significa quello che i Latini chiamaron citra, legno odoroso, di gran bellezza, che veniva dalla Mauritania a carissimo prezzo. Vedi Plin. lib. XIII. 15. 16.
10,12:Le ringhiere, ec. Mi è paruto questo il miglior senso, che potesse darsi alla voce fulcro in questo luogo. La voce Ebreo e troppo generale, come la latina.
10,15:E i governatori del paese. Alcuni intendono i Filarchi dell'Arabia, de' quali vedi Gen. XVII. 20.; onde converrebbe tradurre: e i re dell'Arabia, che governavano quel paese; altri però vogliono, che nelle ultime parole si parli de' satrapi de' Filistei.
10,17:E fece trecento pelte. Trecento mine d'oro, ec. Egli è certo, che la pelte era più piccola, e quasi la metà delle scudo, o rotella in grandezza, essendo della figura di una mezza luna (Irid. Orig. lib. XXVIII. 12.). dove gli scudi erano rotondi, ovvero di figura ovale, e coprivano tutto il corpo del soldato. Contuttociò le pelte fatte da Salomone pesavano assai più, che gli scudi; porocchè le trecento mine fanno diciotto mila sicli a sessanta sicli per mina; laddove ognuno degli scudi non pesava più di seicento sicli. Per la qual cosa convien dire, che le pelte fossero assai più massicce, che gli scudi, o convien tenersi alla lezione del testo Ebreo, il quale ha non tre cento, ma tre mine d'oro. Finalmente siccome nei Paralipomeni in vece di tre mine leggesi trecento sicli ( 2. Paral. IX. 16. ), si può quindi argomentare, che la mina sia posta per cento sicli.
10,22:Le navi del re andavano ogni tre anni a Tharsis. Generalmente credesi, che si parti adesse della stes a navigazione, di cui v. II; onde o Tharsis in questo luogo significa il mare dell'India, o qualche porto famoso in quel mare, e vicino ad Ophir.
10,27:Quanto i sicomari, ec. È una pianta assai comune e assai grande della Palestina e dell'Egitto, simile al fico che getta il suo frutto dal suo stesso tronco, frutto però di poco gusto. Del legno di essa servivansi i poveri per le loro fabbriche, Isai. IX. 10.
10,28:E da Coa. Alcuni intendono la città di Coa nell'Arabia felice, altri quella detta Co nell'Egitto; il vero si e, che non abbiam nulla di certo riguardo a questo luogo.
10,29:In tal guisa tutti i re Hethei e della Siria vendevano ec. Sì accenna che Salomone comprava de' cavalli non solo dall'Egitto, ma anche da' re degli Hethei e della Siria. questi Hethei dovean essere un popolo della Siria, o della Celesiria.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap