VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
93,1:Il Signore è il Dio delle vendette. Il Signore, che è il Dio delle misericordie si pregia ancora di essere il Dio delle vendette, particolarmente perché egli vendica gli oltraggi fatti a' suoi servi. Vedi Deut. XXXII. 35., Rom. XII. 20. Opera liberamente: senza che alcuno possa resistere alla sua volontà e opporsi alle sue operazioni.
93,3:Anderanno fastosi? Si vanteranno, che tutto riesca loro felicemente quello, che intraprendono contro i tuoi servi; si vanteranno della impunità, che godon sinora.
93,4:Parleranno iniquamente. L'Ebreo: diranno cose dure. Vedi Psal. LXV. 5. Con arroganza: questa parola è nell'originale.
93,6:Lo straniero. Ovvero il proselito, come hanno i LXX, ed altre antiche versioni. Questi proseliti erano di nazione diversa dall'Ebrea, de' quali alcuni ricevevano la circoncisione, e si soggettavano interamente alla legge: allri rinunziavano solamente all'idolatria, e adoravano il vero Dio. In questo luogo però non dubito, che possa intendersi generalmente la voce greca, come la latina; perche lo straniero di qualunque condizione sia, è esposto alle violenze de' malvagi, come le vedove e i pupilli; e il Signore si chiama altrove: custode degli stranieri.
93,9:Colui, che piantò l'orecchia ec. È egli credibile, che quel Dio, da cui gli altri ricevono in dono l'udito e la vista, non oda e non vegga? E quei, che lavorò l'occhio ec. Notisi, come il profeta non dice: Colui, che piantò l'orecchia non avrà orecchie? E colui, che lavorò l'occhio sarà senz' occhio? ma diversamente si esprime (come notò un antico Interprete), affin di prevenire l'errore di quelli, che attribuirono a Dio membri simili a que' dell'uomo. Dio adunque senza orecchia ascolta tutto, e senza occhio vede ogni cosa, come parla senza lingua, e si fa intendere anche alle mute e insensate creature.
93,10:Non vi condannerà ec. Quel Dio, che gastiga per le loro colpe le genti, che noi conoscono, non gastighera voi, che aveste da lui la legge? Non vi condannerà colui, che ha data a tutti gli uomini la cognizione del bene e del male, del giusto e dell'ingiusto? Vedi Rom. I .18.19.
93,11:Conosce i pensieri ec. Molto più le parole, e le azioni. Questa verità (che Dio vede i più segreti pensieri e movimenti del cuore umano) fu conosciuta anche da' filosofi del Gentilesimo.
93,12-13:Beato l'uomo, cui fu ec. Beato l'uomo, che ascolta i tuoi insegnamenti, e illuminato da te comprende lo spirito della tua legge. Quest'uomo avrà gran frutto della sua docilità e della tua bontà nell'istruirlo; perocchè egli imparerà a sopportare con più quieta ed umil pazienza le avversità e i tempi calamitosi, che vengono sovente per le colpe de' cattivi, le quali avversità non hanno fine, fino a tanto che gli stessi cattivi uomini sieno puniti come ben meritano, e sten gettati ne' loro sepolcri. Quindi impariamo come sovente le pubbliche calamità sono mandate da Dio per li peccati degli uomini malvagi, a' quali elio tengon luogo di pena, ed a' buoni d'esercizio di virtù e di occasione di merito. Tale è il senso della nostra Volgata.
93,14-15:Non lascerà in abbandona la sua eredità, fino a tanto ec. il Signore non abbandonerà la sua eredità, il popolo suo, non lo abbandonerà giammai, sino a tanto che venga il giorno del giudizio di Dio, quando Cristo farà giusto giudizio di tutti gli uomini, Psal. XCV. 14. Dio frattanto se lascia imperversare i cattivi, non perde di vista i buoni, ma li protegge, li consola e li salva. E fino a tanto che staran presso a lei ec. Ho voluto ripetere queste parole: E fino a tanto per ischiarire il sentimento del profeta, il qual sentimento è renduto oscuro dal primo relativo qui, che non dovrebbe esservi secondo l'Ebreo e il Greco, e manca anche in alcuni antichi salteri. Il Signore sino al tempo del suo giudizio non abbandonerà i giusti, non abbandonerà gli uomini di cuore retto, sino a tanto che questi staranno uniti alla giustizia, ameranno la giustizia, e la cercheranno con tutto il cuor loro.
93,16-17:Chi si alzerà per me ec. Il giusto dice: chi mi assisterà, chi prenderà le mie parti contro l'iniquità e la prepotenza dei cattivi? Ma tosto egli risponde a se stesso: Certamente Dio è stato sempre in mio aiuto, altrimenti io a quest' ora sarei già nel sepolcro.
93,18-19:Se io dicea ec. Se io nella mia orazione ti esponeva i miei pericoli e i miei timori, la tua bontà veniva tosto a soccorrermi. A proporzione ec. Unisco insieme questi due versetti, perché l'uno all'altro da luce. Secondo la moltitudine degli allarmi, che angustiavano il cuor mio, mi confortarono e mi sostennero le tue celesti consolazioni; perocchè giusto se' tu, e nulla hai di comune col tribunali ingiusti di quegli uomini, che della lor potestà e delle leggi abusano per opprimere gl'innocenti; giusto se' tu che ci dai de' comandamenti, i quali, attesa la corruzione, e l'infermità della natura, sono difficili ad osservarsi, ma colle stesse tue consoluioni e cogl'interiori aiuti della tua grazia la debolezza nostra sostenti, affinchè sopra quel che possiamo, non siamo tentati, e gli stessi comandamenti osserviamo con fedeltà. Tu non ci dai de' precetti laboriosi, perché noi disanimati dalla difficoltà di osservarli li trascuriamo; ma ci comandi quello che è giusto, e ci aiuti perché lo facciamo, e ci è noto, che un' anima sostenuta dalle tue consolazioni può tutto in te, che sei suo conforto.
93,23:Renderà ad essi la loro iniquità. Cioè la pena della loro iniquità; ma pena corrispondente alle loro maliziosità. Bramarono e procurarono la ruina del giusto; il giusto sarà liberato da Dio, ed eglino caderanno nella rovina e nella perdizione eterna.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap