VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
117,2:Dica adesso Israele, ec. In questo tempo di misericordia e di grazia dica Israele, cioè tutto il popolo, tutto l'ordine di laici: perocchè nel versetto seguente inviterà a far lo stesso l'ordine sacerdotale, in cui sono compresi i Leviti. Di questo salmo applicato a Cristo sono citati vari luoghi, Matth. XXI. 9. 42., Atti IV. 11., I. Pet.II. 7.
117,4:Quei, che temono il Signore, ec. Dicano come è buono il Signore tutti quelli, che lo conoscono, e lo adorano di qualunque nazione, essi sieno; perocchè comune è a tutti il bene mandato da Dio per Cristo, e comune debbe esser la letizia e il ringraziamento.
117,5:Mi esaudì con larghezza il Signore. Con meravigliosa e generosa benignità mi esaudì, e mi soccorse il Signore nelle angustie e nelle miserie, in cui mi trovavo. Allude al misero stato degli uomini prima della venuta di Cristo giacenti nelle tenebre, oppressi sotto il peso dei loro peccati e sotto il tirannico giogo del demonio.
117,6-7:Il Signore e' mio aiuto, ec. L'Ebreo con maggior enfasi: il Signore è mio. Egli è cosa mia, egli mi e stato dato dal Padre per essere mio ricchezza, mio bene, mia giustizia, mia santificazione, mia redenzione. Ne i nemici esterni e visibili, ne gli invisibili, e spirituali io non temerò, dacchè mio e questo liberatore, ed è meco, e mi sostiene.
117,8-9:Buona cosa ell'è il confidar nel Signore, ec. La speranza in Dio è quell'ancora sicura e stabile che regge la chiesa, e ogni fedele in qualunque afflizione, o tempesta. Vedi Heb. VI. 18. 19. La speranza negli uomini di qualunque condizione e' sieno è fragile e caduca, com' e' son fragili tutti e incostanti di lor natura.
117,10-11:Mi assediarono tutte le genti; ec. Parla profeticamente in tempo passato delle future persecuzioni fatte alla chiesa e dagli Ebrei e da' Gentili; perocchè a imitazione del suo Capo e Salvatore ella fu, e sarà sempre vincitrice, e i suoi nemici proveranno le vendette di Dio. Nel nome del Signore presi di esse vendetta, il Caldeo dice: Nel nome del Verbo del Signore confido, che io le sterminerò.
117,12:Come uno sciame di api... come fiamma suol tralle spine, ec. Colla similitudine dello sciame di api dipinge la moltitudine de' nemici, colla similitudine del fuoco, che tralle spine si accende, dimostra l'impetuosità, e violenza della persecuzione, e insieme la sua corta durata; perocchè il fuoco delle spine e de' sarmenti è violentissimo, ma non regge molto.
117,13:Mi fu data la spinta: ec. Con altra bellissima similitudine spiega l'urto delle tentazioni, e persecuzioni, che assaliron la Chiesa, ora per parte de' Gentili, ora per parte degli Eretici ec.
117,14:Mio fortuna e mia lode ec. Questo versetto è preso dal cantico trionfale di Mosè dopo il passaggio del mare rosso, nel quale avvenimento era figurata una miglior redenzione. Vedi Exod. XV. 3.
117,15:Voce di esaltazione e di salute ec. I giusti nei loro tabernacoli celebreranno con festa e letizia grande la salute recata ad essi da Cristo, come già gli Ebrei sotto Mosè cantarono la loro liberazione da Faraone, e dal mare. Quello, che diranno, e canteranno i giusti è detto ne' tre versetti seguenti.
117,16-18:
117,19:Apritemi le porte della giustizia; ec. Si rivolge a' sacerdoti che han la custodia del tempio di Dio, e apritemi (dice) le porte della giustizia. Porte della giustizia son dette le porte de' templi Cristiani, perchè in questi il Signore giustifica gli uomini per mezzo de' sacramenti, e per mezzo della parola; e per esse entrano i giusti a lodare e benedire Dio. Onde secondo l'antica disciplina i penitenti, i peccatori, gli energumeni e i profani non potevano assistervi a' sacri misteri, al qual fine era istituito l'ordine degli ostiari. Quindi è detto: per essa (porta) li giusti entreranno.
117,21-22:La pietra, cui rigettarono ec. Questa pietra secondo l'interpretazione di Cristo e degli Apostoli egli è Gesu Cristo. I Giudei e particolarmente i sacerdoti e i Farisei (i quali pell'uffizio che aveano d'insegnare, e di governare, si dice, che edificavan la chiesa) rigettarono questa pietra come inutile, e non buona a nulla, e questa pietra fu da Dio messa nel più importante e degno luogo dell'edifizio della nuova chiesa. Ella divenne pietra angolare, perché e sostiene tutto il corpo della gran fabbrica, e le due pareti, cioè i due popoli Ebreo, e Gentile riunisce nell'angolo in una sola chiesa, di cui Cristo è il capo: profezia manifesta della passione, e del rifiuto fatto dagli Ebrei di Cristo e dell'esaltazione di lui, il quale risuscitato da morte divenne capo della nuova Chiesa. Dio solo (soggiunge la chiesa) Dio solo potea far cosa tale, che e per noi sommamente ammirabile. Vedi quello che sopra questo luogo si e detto, Matth. XXI. 42. Marc. XII.10 Luc. XX. 17. Att. IV. 11. Ephes. II.10.1 Pietr.II.6.7 Isai XXVIII.16.
117,23:Questo è il giorno, ec. Il giorno, di cui si parla, è quello della risurrezione, esaltazione, e glorificazione di Cristo. Nissun giorno in mai si bello, si lieto e si salutare pel genere umano. Allora fu abbattuta la tirannide del demonio, fu tolto il peccato, essendo Cristo risorto per nostra giustificazione, come morì pe' nostri peccati, fu levato alla morte il suo pungiglione, e la giustizia, la gloria e la vita sempiterna fu portata a tutti i mortali.
117,24:Salvami, o Signore, o Signore, concedi ec. La voce me non e ne' LXX, ne nell'Ebreo, e manca nell'antica Volgata, e in tal guisa viene ad esser qui l'Hosanna che fu cantato a Cristo da' fanciulli Ebrei, allorchè egli fece il suo ingresso in Gerusalemme Matth. XXI. 9., onde segue: Benedetto lui, che viene nel nome del Signore: parole cantate in lode di Cristo dagli stessi fanciulli. Così è una preghiera della Chiesa a Dio, che salvi la pietra angolare, e prosperi il Cristo, e faccia ch'ei sia bene detto e onorato e celebrato da tutti gli uomini, essendo egli quel Salvatore divino, che viene nel nome del Padre, mandato dal Padre, e colla possanza del Padre a vincere i nostri nemici, il peccato, e il demonio. Ritenendo il me, sara una preghiera della chiesa a Cristo Re, affinchè la salvi, la prosperi egli, che e il benedetto delle nazioni, e viene nel nome del padre per la salute della medesima chiesa.
117,25:Abbiam dato benedizioni a voi. ec. Parla agli Apostoli e a' discepoli di Cristo domestici suoi e famigliari. A questi dice: noi vi benediciamo, cioè diamo lode e desideriamo ogni bene a voi che, siete della famiglia del Signore, il qual Signore è Dio, e a noi si e fatto vedere sopra la terra. Ho voluto tradurre: è apparito: per ritenere una voce consacrata per così dire dall' Apostolo a significare la venuta di Cristo al mondo, e anche dalla chiesa, la quale chiama con il nome di Epifania cioè apparizione la la festa della manifestazione del Verbo incarnato Vedi Tit. II. 11.
117,26:Distinguete il giorno solenne ec. Si allude alla festa dei tabernacoli, nella qual testa i Giudei formavan delle capanne co' rami di alberi, nell'atrio del tabernacolo, e sul monte santo e nelle piazze e ne' cortili della città, e in tal festa si cantava l'Hosanna, donde viene, che anche ai dì nostri gli Ebrei danno il nome di Hosanna a' rami, che soglion allora portare nelle lor mani. Distinguete il dì solenne coll'ornare di frondi la città, e il tabernacolo del Signore, e l'atrio de' sacerdoti dov' e l'altare degli olocausti, i corni del quale altare ornate anch' essi di verzura. Or tutto questo fu fatto nell'ingresso di Cristo in Gerusalemme, come si è veduto, e spiegato, Matth. XXI. 8. Joan. XXII. 13. Intorno a' corni dell'altare degli olocausti vedi Exod. XXVII. 2. XXIX. 12.
117,27-29:Mio Dio se' tu, e a te io darò ec. Così la chiesa onora e glorifica il suo divin Salvatore, e gli rende grazie della salute ricevuta da lui, onde e ripetuto qui il versetto ventesimo per espressione di grande e tenerissimo affetto, come pure il proemio di questo divinissimo salmo.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap