VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
17,2:Fece il male... ma non come i re d'Israele ec. egli permetteva a' suoi sudditi, che andassero ad adorare Dio a Gerusalemme; la qual cosa era stata severamente proibita dagli altri re.
17,3:Contro di lui si mosse Salmanasar ec. Morto Theglathphalasar, o sia Nino il giovine, successe a lui Salmanasar detto Salman da Osea ( Vedi Oseah X. 14.), e Enemassar nel libro di Tobia, secondo il testo Greco.
17,4:Lo messe in prigione. Dopo aver espugnata Samaria. Questo e detto qui per anticipazione.
17,6:Prese Samaria, e trasportò ec. I profeti avean predetta sovente la rovina di questa città. Le crudeltà, che vi esercitò il vincitore, sono descritte da Osea, cap. XIV. Ella fu ridotta in una massa di sassi. Mich. I. 6.
17,9:Dalle torri delle sentinelle fino alle città fortificate. È una maniera di proverblo. che significa come il paese tutto era pieno di monumenti e di segni dell'infame culto degli idoli. Si vedevano luoghi eccelsi consacrati agl'Idoli nelle città, se ne vedeva nelle campagne, e fino in quelle torri, che servivano di ricovero a greggi e a' pastori la notte, e dove stavan quelli, che custodivano i frutti delle campagne.
17,17:E si vendettero per fare ogni male ec. Si fecero schiavi delle loro passioni per commettere ogni sorta d'iniquità.
17,18:E non rimase se non la sola tribù di Giuda. Col Leviti e con quelli di Beniamin. Vedi 3. Reg. XII. 20. Dai Paralipomeni, tib. 2. cap. XXIV. 6. 9. 33. e dal capo XXIII. 19. di questo libro apparisce, che non pochi Israeliti fuggiti dalle mani degli Assiri si ritirarono nel paese di Giuda, dove abbandonarono il culto de' falsi dei.
17,23:Israele fu trasportato... nell'Assiria, dov'è anche in oggi. Giuda anche esso tu trasportato, ma la sua cattività era finita, e Giuda era tornato nel suo paese, quando tali cose scrivea l'autore di questi libri: non così avvenne delle dieci tribù.
17,24:Da Babilonia e da Cutha ec. La colonia mandata a Samaria prese il nome de' Cuthei, perché questi dovean essere il maggior numero. I Cuthei da alcuni son creduti gli Sciti abitanti intorno all'Arasse. Giuseppe Ebreo dice, che Cutho era un fiume della Persia.
E da Avah. Gli Avadi nella Battriana nominati da Tolomeo.
E da Emath. Città della Siria a' confini di Damasco.
E da Sepharvaim. Da Sipphara città sull'Eufrate, rammentato da Tolomeo. Alcuni han creduto, che l'Eufrate la dividesse in due parti, e che perciò il suo nome nel testo sia duale.
17,25:Il Signare mandò contro di loro de' leoni. Così Dio vendicava gli antichi suoi diritti sopra quella terra, la quale eletta da lui per porvi il suo culto, non dovea restare abbandonata alla idolatria. Dio insieme facea vedere, che se pe' loro peccati avea sterminato da quel paese il suo popolo, era però facile alla sua possanza il ridurre anche gli stranieri ad onorario e servirlo.
17,27:Si meni colà uno de' sacerdoti, ec. Non sappiamo se questo sacerdote fosse alcuno di quei di Giuda condotti per qualche accidente nella stessa cattività, ovvero (io che pare piu verosimile) fosse di quei, che eran rimasi in Israele dopo lo scisma, ed erano stati trasportati nell'Assiria. Credesi ancora, che questo sacerdote facesse le veci di Pontefice, e avesse degli altri sotto di se, i quali insegnarono il culto di Dio nelle altre città e luoghi del paese d'Israele.
Abbiamo qui l'origine de' Samaritani, i quali, benché Gentili di origine, come si è veduto, non lasciavan però di vantarsi di discendere da Abramo, da Isacco, ec. Vedi Jo. IV.12. 20. il sacerdote, che fu mandato nel loro paese faceva sua residenza a Bethel, ed egli diede loro i cinque libri di Mosè in carattere Ebreo, ovvero Fenicio, e questi libri li ritengono fino al dì d'oggi. Al contrario gli Ebrei nel tempo della cattività si avvezzarono a far uso de' caratteri Caldei, e di questi si valsero nel copiare i libri santi. I Samaritani per dare il miglior colore, che potevano alla loro causa contro gli Ebrei, non hanno avuto scrupolo di alterare il loro Pentateuco, inserendovi molte menzogne particolarmente in favore del loro tempio di Garizim, il qual tempio per altro si sa, non essere stato edificato se non a tempo di Alessandro. I Samaritani ricevettero la Circoncisione, l'osservanza dei sabato e altre leggi cerimoniali: ma siccome delle varie nazioni, ond' era composta la nuova colonia, ciascheduna ritenne insieme col culto del vero Dio gli errori e le strane opinioni dell'antica loro idolatria;quindi la loro religione fu un orribil miscuglio di verità e di assurdi; onde si rendettero odiosi agli Ebrei più che gli stessi Gentili.
17,30:Fecero i Secoth-beneth. Le tende delle fanciulle, dove questa si prostituivano in onor di Mylitta, o sia di Venere. Vedi Levit. XIII 29. Altri interpretano Socoth-Benoth una gallina co' pulcini.
Nergel. Si intende comunemente il fuoco perpetuo adorato dai Persiani.
Asima. Un capro, ovvero una scimmia, o un satiro.
17,31:Nebahaz. Dicono che significhi il cane. Il cane era adorato in Egitto. Tarthach, la figura di un asino.
Adramelech. il mulo, ovvero il pavone: potrebbe anche essere il dio Moloch, cioè Saturno, colla giunta di Potente.
Anamelech. Ii re benigno: titolo dato alla luna.
17,34:Ei perseverano sino al di d'oggi ec. Questo versetto e i seguenti sono oscuri, perchè non si vede assai chiaramente a chi si riportino. Mi sembra però, che tutte le parole del sacro storico ci conducano a credere, che si parli d'Israeliti, ai quali era stata data la legge, e i quali sapendo con quanta premura messe Dio raccomandato di non contaminare il suo culto col mescuglio di dei stranieri, aveano contuttocio voluto fare la mostruosa unione della idolatria colla vera religione. Mi sembra, dico, assai chiaro, che si parli d'Israeliti; ma dall'altro lato sembra anche evidente, che non si parli degl' Israeliti condotti in ischiavitù; ma d'Israeliti, che stessero nel paese delle dieci tribù insieme con quei gentili, che furono mandati a popolare lo stesso paese. Chi rifletterà attentamente su tutta la serie del discorso, si persuaderà, che questa seconda proposizione non è men certa della prima. Io pertanto porto opinione, che si parli qui contro quei sacerdoti, o Leviti, i quali furon mandati dall'Assiria ad istruire la nuova colonia nel culto del vero Dio, ei quali dieder la mano a quella orribile mescolanza di religioni. Allevati nello scisma e nell'idolatria, onde era di lunga mano infetto Israele, ei non ebbero difficoltà di lasciare a quelle nazioni i loro idoli e tutte le loro superstizioni, contentandosl di far loro osservare una parte della legge. I posteri di quei sacerdoti imitarono la vergognosa indifferenza, o tolleranza de' padri; onde con tutta verità di quelli dei suoi tempi dice lo storico, che non temevano il Signore, e non osservavano le cerimonie e i riti e le leggi date da Dio a' figliuoli di Giacobbe, tra le quali la principale si e l'adorazione del solo vero Dio. Quindi maraviglia non è ( cosi egli conclude, v. 41.) se quelle genti istruite da tali sacerdoti adorino il Signore e gl'idoli insieme; imperocchè i figliuoli, e i nipoti fanno quel che fecero i padri secondati da que' cattivi maestri indegni del nome di sacerdoti di Dio e d'israeliti.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap