VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
5,2:I lebbrosi e quelli ec. Sono notate tre specie d'immondezza, per la quale l'uomo e la donna, che vi fossero soggetti eran separati e messi fuori degli alloggiamenti per ordine di Dio. I lebbrosi e quei che pativano gonorrea, restavan fuori, sino a tanto che fosser guariti e purificati. Levit. XIV. XV.; quelli poi, che erano immondi pel toccamento d'un morto, passati i sette giorni e fatte le loro purificazioni, tornavano agli alloggiamenti. Ved. Num. XIX. II. 12.
5,6-7:Se un uomo... farà alcuno di quei peccati ec. Sono quei peccati, coi quali gli uomini si daneggiano gli uni cogli altri, come notò S. Agostino q. 9.: e la legge restringesi a que' peccati, i quali essendo segreti, non possono essere puniti dai giudici. Uno adunque, che ha commesso simil peccato, se pentito presentasi al sacerdote, dee prima confessare il suo fallo e di poi fare la restituzione colla giunta d'un quinto.
5,8:Se non havvi chi riceva la restituzione. Se non è più vivo colui, a cui fu fatto il danno e nemmeno egli ha eredi, ovver questi non si sanno; lo che non può accadere, se non riguardo a un proscelito, perché un Israelita, come dicono gli Ebrei, non può essere senza eredi. Questo caso non era stato espresso nel Levitico, cap. VI. 2. 5. 6.
5,14:Se lo spirito di gelosia si è impossessato dell'uomo ec. Non si permetteva alla donna di ricorrere a questo mezzo, primo, per non avvilire l'autorità del capo della famiglia; secondo, perché le donne sono di loro natura più proclivi a lasciarsi trasportare dalla gelosia; terzo, perché il matrimonio è offeso più dall'adulterio della moglie, che da quel del marito, per ragione dell'illegittima prole, ch'ella intrude nella famiglia; onde l'uomo ammogliato, che pecca con donna libera, non è lapidato; ma la donna maritata, che pecca con uomo libero, è lapidata. Levit. XX. 10., Deut. XXII 24. Questa legge adattata alla durezza di cuore degli Ebrei, ebbe pur fine in primo luogo di rattener il furore dei mariti; in secondo luogo di tenere in timore le mogli. A imitazione di questa legge fu introdotta tra' cristiani in certi tempi l'usanza di provare l'innocenza delle mogli col ferro infuocato, ec.;lo che fu giustamente vietato di poi dalla Chiesa.
5,15:Perchè è sacrifizio di gelosia. Sacrifizio per lo peccato, che almen si presume commesso dalla donna; onde non vi si adoprava nè olio, nè incenso, Levit. V. II.
5,17:Acquasanta. Intendesi l'acqua di cui si servivano pelle occorrenze del Santuario.
5,18:Le acque di amaritudine. Elle sono così chiamate, o perché il sacerdote vi mettesse dentro dell'assenzio, come dicono gli Ebrei, ovvero perché divenivano amare, cioè funeste alla donna, che avesse peccato.
5,23:E le cancellerà coll'acque. Ovvero le raderà nell'acque, e ciò affinché la donna beva in certo modo insieme coll'acqua le stesse maledizioni.
5,26:Prenderà una manata ec. Nello stesso tempo la donna bevea l'acqua e il sacerdote bruciava la farina.
5,27:Se alla ha peccato...s'impossesseranno di lei ec. Dio adunque per provvedere alla pace e al bene delle famiglie, permette in un caso si delicato questa prova, e promette di manifestare la verità con miracolo, gastigando rigorosamente la donna impudica, e salvando l'innocente.
5,31:Il marito sarà senza colpa. Il marito non peccava, valendosi d'un mezzo permesso dalla legge a tranquillare il suo spirito e provare la verità, e facendo questo per amore della giustizia e per non ritenere con se un'adultera; ma avrebbe peccato, se fosse stato spinto a ciò fare da spirito di vendetta, di odio ec.: e generalmente gl'Interpreti convengono, che di questa legge dee farsi lo stesso giudizio, che di quello del ripudio, la quale Gesù Cristo affermò non essere stata permessa tra' Giudei, se non a motivo della durezza de' loro cuori e per ovviare a mali maggiori.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap