Numeri - 22

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Due volte e chiamato l'indovino Balaam da Balac re di Moab, perchè maledica Israele, ed è sgridato dall'Angelo per mezzo dell'asina, che parla.

1E tirando innanzi posero il campo nelle pianure di Moab, dove è posta Gerico di là dalGiordano.
2Ma Balac figliuolo di Sephor avendo veduto in qual modo Israele avea trattati gli Amorrei,
3E come i Moabiti lo temevano, e non potevano resistergli,
4Disse agli anziani di Madian: Questo popolo struggerà tutti gli abitanti del nostro paese,come suole il bue sterpar l'erba fino dalla radice. Questi era in quel tempo re di Moab.
5Mandò adunque dei nunzi a Balaam figliuolo di Beor indovino, il quale abitava sul fiume delpaese dei figliuoli di Ammon, affinché lo chiamassero, e gli dicessero: Ecco che un popolo,il quale ingombra la superficie della terra, è uscito dall'Egitto, ed è in campo contro dime.
6Vieni adunque a maledir questo popolo, perché egli è più possente di me, affinché io vegga,se posso abbatterlo in qualche modo, e cacciarlo dal mio paese: perocché io so, che èbenedetto colui, che tu benedici, e maledetto colui, che ha maledizione da te.
7E andarono gli anziani di Moab, e i seniori di Madian, portando in mano la mercededell'indovino. E avendo trovato Balaam e riferite a lui tutte le parole di Balac:
8Quegli rispose: Fermatevi qui stanotte, e vi risponderò quello che mi dirà il Signore.Stettero quegli in casa di Balaam, e Dio venne a lui, e disse:
9Che domandano questi uomini, che sono in casa tua?
10Rispose: Balac figliuolo di Sephor re de' Moabiti ha mandato a dirmi:
11Ecco che un popolo uscito dall'Egitto ingombra tutta la superficie della terra. Vieni, emaledicilo, perché io possa in qualche modo assalirlo.
12E Dio disse a Balaam: Non andar con loro, e non maledir quel popolo; perché egli èbenedetto.
13Ed egli alzatosi la mattina disse a que' principi: Andate al vostro paese: perocché ilSignore mi ha proibito di venire con voi.
14Tornati i principi dissero a Balac: Balaam non ha voluto venire con noi.
15Il re mandò di nuovo altri in maggior numero, e più ragguardevoli, che que' di prima.
16I quali giunti dove era Balaam, dissero: Balac figliuolo di Sephor ha detto questo: Nontardar di venire da me.
17Io sono risoluto di farti onore, e ti darò tutto quel che vorrai: vieni, e maledici questopopolo.
18Rispose Balaam: Quando Balac mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrò ioalterare la parola del Signore Dio mio per dire o di più, o di meno.
19Vi prego di rimaner qui ancora questa notte, perché io possa sapere quello che per laseconda volta mi risponda il Signore.
20Venne adunque Dio a Balaam la notte, e gli disse: se questi uomini sono venuti a chiamarti,levati, e va' con loro: con questo però, che tu faccia quello che io ti comanderò.
21Alzatosi Balaam la mattina, e, messa la sella alla sua asina, si partì con quelli.
22Ma Dio si adirò. E l'angelo del Signore si pose sulla strada dinanzi a Balaam, che cavalcaval'asina, e avea seco due servitori.
23L'asina, che vedeva l'Angelo nella strada colla spada sguainata, usci di via, e andava pelcampo. E battendola Balaam, che volea rimetterla sulla strada,
24Si pose l'Angelo in un angusto sentiero tra due muri a secco, che servivano a chiuder levigne.
25E veggendolo l'asina si serrò al muro, e pestò il piede di lui che la cavalcava. Ed egliseguitava a bastonarla
26Contuttociò l'Angelo andato a porsi in un luogo stretto, dove non era possibil di volgersiné a destra, né a sinistra, fermossegli dinanzi.
27E l'asina, veggendo ivi fermo l'Angelo, cadde sotto i piedi di lui, che le stava sopra: ilquale vie più acceso di collera scaricava colpi di bastone su' fianchi di essa.
28E il Signore aperse la bocca dell'asina, ed ella disse: Che ti ho fatt'io? perché mai per laterza volta mi batti?
29Rispose Balaam: Perché tu l'hai meritato, e ti burli di me: avess'io una spada perammazzarti!
30Disse l'asina: Non sono io la tua bestia, sulla quale se' stato sempre solito di cavalcaresino a quest'oggi? dimmi s'io ti ho fatto mai cosa simile. Disse quegli: Giammai.
31Aperse tosto il Signore gli occhi a Balaam, ed ei vide l'Angelo del Signore starsi sullastrada colla spada sguainata, e prostrato per terra lo adorò.
32E l'Angelo a lui: Perché, disse, per tre volte batti la tua asina? Io son venuto perattraversarmi a te, perché la tua strada è perversa, e si oppone a me:
33E se l'asina non fosse uscita di strada, cedendo a chi le poneva ostacolo, io avrei uccisote, lasciando quella in vita.
34Disse Balaam: io ho peccato, non sapendo che tu fossi contro di me: e adesso, se dispiace ate ch'io vada, tornerò indietro.
35Disse l'Angelo: va' con coloro, e guardati dal dire altra cosa fuori di quello che io licomanderò. Egli adunque andò con que' principi.
36E giuntane la novella a Balac, gli andò incontro fino ad una città dei Moabiti situata agliultimi confini di Arnon.
37E disse a Balaam: Mandai de' nunzii a chiamarti: per qual motivo non venisti subito da me?Forse perch'io non posso ricompensarti del tuo viaggio?
38Rispose quegli a lui: Eccomi qui: potrò io forse dire altro, se non quello che il Signoremetterà nella mia bocca?
39Andarono adunque insieme, e giunsero ad una città, che era negli ultimi confini del suoregno
40E avendo Balac ucciso de' buoi, e delle pecore, mandò de' regali a Balaam, e ai principi,che eran con lui.
41Venuto poi il mattino, lo condusse a' luoghi eccelsi di Baal, donde egli mirò fino alleultime parti del popolo (d'Israele).
Note:

22,1:Posero il campo nelle pianure di Moab. Vale a dire nelle pianure, ch' erano sotto del dominio de' Moabiti; ma erano state conquistate da Sehon, e di poi furon' occupate degli Ebrei. Queste pianure sono lungo il Giordano, dove erano gli Ebrei, passato il quale si trova Gerico.

22,2:Baldo figliuolo di Sephor. Re de' Moabiti. Egli veggendo il suo popolo impaurito e incapace di resistere agli Ebrei, cercò in primo luogo di unirsi co' Madianiti.

22,4:Disse agli anziani di Madian. Questi Madianiti non dovevano aver re, ma governarsi con una specie d'aristocrazia. Eglino abitavano a occidente del paese di Moab nell'Arabia Petrea.

22,5:Abitava sul fiume del paese ec. Abitava presso l'Eufrate, che bagna la parte orientale del paese degli Ammoniti: quindi molti inferiscono, ch'ei fosse della Mesopotamia: altri lo vogliono Madianita. Gli Ebrei al tempo di s. Girolamo dicevano, che Balaam era disceso da Buz, e che egli era lo stesso, che Eliu, uno degli amici di Giobbe, ch' egli fu prima santo e profeta del Signore, di poi scellerato e indovino di professione; e che tale divenne per la sua avarizia. Comunemente i Padri e gl' interpreti credono, che Baleam fosse profeta non di Dio, ma del Demonio, nè altra idea ce ne da la Scrittura, sia chiamandolo indovino, il qual nome è mai sempre preso in mala parte ne' Libri santi, sia con quello, che di lui è qui raccontato.

22,8:Fermatevi qui stanotte ec. Balaam volea la notte consultare il Demonio; ma egli finge di voler consultare il vero Dio: e Dio in grazia del suo popolo in cambio del Diavolo fa, che gli comparisca un Angelo rappresentante la persona di Dio.

22,18:Non potrò io alterare ec. Egli si sentiva contro sua volontà costretto a non dire né più, né meno di quello, che Dio volea, ch'ei dicesse.

22,22:Ma Dio si adirò ec. Dio vide, che Balaam messosi in viaggio, accecato del desiderio dell'oro e dalle lusinghe di quelli, che lo accompagnavano, avea fissato in cuor suo di fare non quello, che gli avea comandato il Signore, ma quello, che volea Balac.

22,28:Il Signore aperse la bocca dell'asina. Nella stessa guisa, che il Demonio avea messa la bocca del serpente, affinchè parlasse con Eva; così l'Angelo mosse la lingua dell'asina, perchè parlasse con Balmm. S. Agostino in tutto questo fatto, nulla trovava che fosse degno di stupore, quanto la stupidità e la cieca perversità di Balaam, quest. 48., e 50. Così Balaam fu ripreso della sua pazzia: una muta bestia da soma, con umana voce parlando raffrenò la stoltezza del Profeta. 2. Pet. 11. 16.

22,32:La tua strada è perversa ec. Le tue intenzioni e il fine, che tu hai in questo viaggio, è scellerato ed è contro il voler mio e te manifestato.

22,34:Ho peecato, non sapendo, ec. Egli mentisce sicuramente: perocchè avea già udito da Dio quello, che dovea fare; onde non poteva dubitare, che covando egli contrario disegno, si opponeva a Dio: a Dio ne avrebbe fatta vendetta.

22,36:Gli andò incontro fino ad una città ec. Secondo Eusebio questa città è Ar, ovvero Areopoli.

22,40:Mondo de' regali. De' pezzi delle vittime uccise.

22,41:a' luoghi eccelsi di Baal. Luoghi eccelsi nelle Scritture sono detti i luoghi consacrati agli dei sulle eminenze e in mezzo a' boschi, dove gl'idolatri onoravano i loro dei e banchettavano e si abbandonavano ad ogni spezie d'infamità. Secondo i LXX. in quel luogo, dove Balaam tu condotto da Balac, vi era una colonna del dio Baal, cioè eretta in nome di Baal.

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