VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
20,1:Arrivarono al deserto di Sin. Deserto differente da quello, di cui si è parlato, Exod. XVI.,1. dove fu l'ottava mansione: e ciò apparisce sì dalla diversa maniera, onde scrivesi questo secondo deserto nell'Ebreo, e si ancora dalla diversità degli avvenimenti. Questo secondo luogo contasi per la quarantesima mansione.
Il mese primo. Dell'anno quarantesimo dopo l'uscita dall'Egitto. Dal tempo in cui seguì la mormorazlone degli Ebrei a Cadesbarne, che fu l'anno secondo, Mosè non parla più del pellegrinaggio degl'Israeliti fino a quest' anno quarantesimo. S. Girolamo, Eusebio e molti dotti interpreti credono, che Cades sia lo stesso, che Cadesbarne, dove ora si trovano per la seconda volta gli Ebrei.
Si morì Maria. Ella era maggiore d'età, che Aronne e Mosè, e credesi, che avesse cento trent'anni. S. Gregorio di Nissa e s. Ambrogio affermano che ella visse e morì Vergine; ondé e per questo e per quello, che ella fece allorché procurò, che il piccolo Mosè fosse di consenso della figlia di Faraone allevato dalla propria madre, ella meritò di essere una figura di quella gran Vergine, la quale ebbe tanta parte all'opera di nostra redenzione. Da varj luoghi della Scrittura apparisce in qual concetto ella fosse presso gli Ebrei pella sua virtù; e lo Spirito Santo ne ha dato una gran prova facendone registrare a morte: onore conceduto a poche persone. Che se (come tiene s. Girolamo ed altri) quelle parole di Zacharia: Io feci morire tre pastori in un mare, si debbono intendere di Maria, di Aronne e di Mosè, verrebbe ella ad essere dallo Stesso Spirito Santo agguagliata a' fratelli; onde s'intenderebbe, come ella dovette aver gran mano a tutto quel, che fu operato da quelli; lo che viene eziandio dimostrato da quelle parole, che ella dice, Num. XII. 2. Ha egli forse il Signore parlato solamente per bocca di Mosè? Non ha egli parlato egualmente anche a noi? Del rimanente la colpa di aver mormorato contro Mosè, colpa che fu a lei comune con Aronne, è una di quelle debolezze e miserie, che Dio permette talora ne' Santi, affine di fondarli nell'umiltà: e in questo stesso fatto ella fu figura della Sinagoga e della legge, la quale nissuna cosa conduce a perfezione, come dice l'Apostolo, Heb. VII. 19.
20,9:Prese Mosè la verga. La sua verga, la quale egli sovente dovette lasciare nel tabernacolo, come cosa sacra; perché Dio per essa aveva operati tanti prodigi. I LXX. Prendi la tua verga; e nel versetto 11. secondo l'Ebreo si dice, che Mosè percosse la pietra colla sua verga.
20,12:Perché voi non avete creduto, ec. Dio accusa Mosè ed Aronne di poca fede; e il loro peccato è certo come e certo anche il gastigo; ma quanto alle spiegare in qual modo peccassero di diffidenza non concordano gl'interpreti. Io mi atterrò al sentimento di s. Agostino, il quale credè, che Mosè peccasse di diffidenza, non perché ei dubitasse del potere di Dio, ma perché veggendo il popolo si mal disposto e pervicace verso Dio, temè, che forse il Signore non avrebbe fatto a tali uomini, benefizio sì grande e miracoloso; e agitato e perturbato di spirito come egli era, credette, che forse Dio avesse sul condizionatamente promesso. Questa sposizione sembra appoggiata a quelle parole di Mosè. Udite voi rielli e increduli: potrem noi forse, ec. come se dicesse: persistendo voi nella vostra incredulità, pertinacia e ribellione contro Dio, credette voi che noi potremo ottener grazia si grande? Vedi cap. XXVII. 14. I Rabbini e con essi alcuni de' nostri Interpreti vogliono, che il peccato di Mosè consistesse nell'aver percossa la pietra, quando dovea solamente comandare ad essa di dare le acque, vers. 8. Ma per qual fine adunque avrebbe Dio ordinato a Mosè di prendere la sua Verga? vers. 8. 9.
Per far conoscere la mia santità ec. Perché voi non mi avete colla vostra fede glorificato al cospetto del popolo, dimostrando piena fidanza delle mie parole, nella mia veracità e nella mia clemenza, e avete perciò dato allo stesso popolo occasione di dubitare di me, per questo voi non entrerete nella terra promessa. Mortificazione e pena certamente grande per due uomini, i quali per quarant'anni continui aveano fatto e patito tanto per condurre il popolo di Dio in quel paese; ma Dio, che avea permesso la loro caduta per tenerli nell'umiltà ordinò anche la stessa pena a purificare la loro virtù: li provò e travolli degni di se per l'umiltà e rassegnazione e per lo spirito di penitenza col quale soffrirono la loro pena.
20,13:Fece conoscere ad essi la sua santità. La sua bontà, la sua fedeltà e liberalità anche verso gl'ingrati.
20,14:Al re di Edom. L'Idumea era sulla strada per passare da Cades nella terra di Chanaan.
Israele tuo fratello.I discendenti di Giacobbe fratello d'Esau, da cui voi siete derivati.
20,16:Mandò un Angelo, ec. Il quale nella colonna di nuvola fu nostra scorta.
20,24:Vada Aronne a riunirsi al suo popolo. a' suoi Padri, e' santi Patriarchi: frase usata sovente nelle Scritture, come si è veduto, e la quale non è usata ordinariamente se non nella morte de' giusti. S. Girolamo e altri Padri hanno osservato, come nè Mosè, che rappresentava la legge, né Maria, che rappresentava i Profeti, nè Aronne, in cui cominciò il sacerdozio Levitico; non ebbero la sorte d'introdurre il popolo di Dio nella terra promessa; perocchè questa gloria era riserbata a Giosuè figura espressa del Cristo e della Chiesa fondata a lui, alla quale appartennero tutti i giusti di tutti i tempi per la fede nel medesimo Cristo, fine della legge. Questa legge non era se non come un pedagogo dato agli uomini ancor rozzi e carnali per introdurli alla cognizione de' misteri dello stesso Cristo e della sua Chiesa, come dice l'Apostolo, Gal. III. 24. L'elogio di Aronne è stato tessuto dallo Spirito Santo, Eccli. XLV.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap