VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
18,1:Chi è mai il più grande ec. Nell'andare a Cafarnaum aveano gli Apostoli disputato di maggioranza: disputa, che era nata più volte, ma a cui questa volta diede occasione ( come dicono alcuni Padri ) l'avere Gesù Cristo distinto dagli altri Pietro nel pagamento del tributo.
18,3:Se non vi convertirete. Se non cangerete sentimenti, e non diverrete simili a' fanciulli per la umiltà e semplicità.
18,5:Chiunque accoglierà ec. Nella ospitalità, che Cristo raccomanda verso de' piccoli, comprendesi ogni servigio, e ogni atto di carità verso il prossimo.
18,6:Macina da asino. Vale a dire una di quelle macine, che si facevano girare da un asino, per distinguerla da quelle più piccole, che si giravano a mano.
18,7:Necessaria cosa è, ec. È difficile, e impossibile, moralmente parlando, che attesa la corruzione degli uomini, manchino al mondogli scandali, ed è anche necessario, che ve ne sia per provare la fedeltà, e la costanza de' giusti: e a questo fine Iddio, che sa coll'infinita sapienza, e potenza sua trarre il bene dal male, non gl'impedisce, ma li permette, e li tollera.
18,11:Il Figliuolo dell'uomo è venuto ec. Prova con un altro argomento il rispetto, che dee aversi pei piccoli: conciossiachè per essi è venuto il Figliuolo dell'uomo al mondo, ha patito, ed è morto per salvarli. Gran peccato adunque esser cagione di rovina per quelli, pe' quali salvare Cristo morì! donde quelle parole di Paolo: peccando contro i fratelli, e offendendo la loro debole coscienza, contro di Cristo peccate, I. Cor. 8. 12.
18,15:Se il tuo fratello abbia commesso mancamento contro di te, ec. Non bisogna pel motivo che qui si dice contro di te, restringere questo precetto della correzione fraterna, nè credere, che a questa correzione non sia tenuto il cristiano, se non quando pel mancamento del fratello venga ad essere offeso egli stesso. Imperocchè è cosa ordinaria ne' divini precetti, che, posta una specie principale, le altre s'intendano con quella comprese. Così molte offese, che far si possono ai prossimi nella persona, s'intendono sotto la speciale proibizione di ammazzare. È a dunque generale il precetto di correggere il fratello, che cade in peccato, osservate le circostanze del tempo, del luogo, della persona, e si estende ad ogni sorta di peccati o contro Dio, o contro il prossimo. Tra te, e lui solo: affline di correggerlo senza infamarlo. Se egli ti ascolta, ec. Se riconosce il suo errore, e se ne pente, hai guadagnato il fratello, che sarebbe perito senza la tua correzione: lo hai guadagnato a Dio, col quale per opera tua egli si riconcilia; e lo hai guadagnato in tuo pro, perchè acquisti tu il merito della sua emendazione.
18,17:Alla chiesa. Ai pastori, ai prelati della chiesa aventi potestà di sciogliere, e di legare, i quali come rettori di essa chiesa la rappresentano, e fanno le veci di essa.
Abbilo come per gentile, ec. Riguardalo come uomo alieno affatto dalla società de' fedeli; stanne lontano come da un gentile; non trattare con lui.
18,18:Quello, che legherete .. . sarà legato ec. Perchè potevano darsi degli uomini talmente duri, e ostinati, che poco, o nissun caso facessero di questa separazione, dichiara Cristo solennemente, e con giuramento, che il giudizio de' pastori della chiesa sarà confermato in cielo, e che i peccatori separati dal corpo de' fedeli per sentenza della chiesa saranno da Dio medesimo separati.
18,19:Due di voi. Molto più se maggior numero di fedeli, per esempio, una intera chiesa. Sappiamo da Tertulliano, che i fedeli radunati nel tempio di Dio ottenevano talora fino il risuscitamento dei morti. Tanta è in virtù della promessa di Cristo, la violenza, per così dire, che fa al cuore di Dio l'orazione de' fedeli uniti in un medesimo spirito nel luogo della comune orazione.
18,20:Dove sono due, o tre ec. Gesù Cristo adunque non può in alcun tempo non esserpresente alla sua chiesa per assisterla, per dirigerla, per confortarla. Tutti gli anti chi Padri da queste parole hanno dedotta la infallibile autorità de' concili generali in tutto quello, che risguarda la fede, e le regole de' costumi: ne' quali concili la Chiesa tutta ( presedendo i successori di Pietro, vicari di Cristo) adunata nel nome del Salvatore, le sue decisioni propone come formate dallo spirito del Signore. Vedi gli atti cap. 15.
18,22:Fino a settanta volte ec. Senza fine, nè limitazione la carità del cristiano dee esser sempre disposta a perdonare le ingiurie ricevute dai prossimi.
18,25:Comandò il padrone, che fosse venduto lui ec. Un debitore insolvente diventava servo del creditore: e lo stesso avveniva della moglie, e de' figliuoli: e ognun sa, che i servi si vendevano non meno che gli animali.
18,35:Nella stessa guisa farà ec. Non ritratterà Dio (come quel padrone) il perdono, che abbia una volta conceduto, ma la ingratitudine di un uomo, il quale dopo che Dio tante volte ha usata misericordia con lui, non vuol usarla verso il fratello, che lo ha offeso, questa ingratitudine lo fa reo dinanzi a Dio, come se il primo debito non gli fosse stato rimesso.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap