Evangelio secondo Marco - 12

12345678910111213141516

VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Parabola della vigna data a fitto a' lavoratori, i quali uccisero i servi, e il figlio del padre di famiglia. I Farisei lo tentano sopra il censo da pagarsi a Cesare, e i Sadducei sopra la risurrezione. Uno Scriba gli domanda, qual sia il primo comandamento: egli poi domanda agli Scribi, in guai modo dicano, che il Cristo sia figliuolo di Davidde. Dopo aver insegnato a guardarsi da loro, loda una vedova, che aveva gettati due piccioli nel Gazofilaccio.

1E cominciò a parlare ad essi per via di parabole: Un uomo piantò una vigna, e la cinse di siepe, e vi fece uno strettojo, e vi fabbricò una torre, e l'affittò ai contadini, e partì per lontan paese.
2E mandò a suo tempo dai contadini un suo servitore, per riscuoter la parte de' frutti della vigna.
3Ma quelli, presolo, lo batterono, e lo rimandarono colle mani vote.
4E di nuovo mandò ad essi un altro servo: e questo pure lo ferirono nella testa, e lo trattarono obbrobriosamente.
5E ne mandò di nuovo un altro, e questo l'ammazzarono: e di altri molti alcuni ne batterono, altri ne uccisero.
6Non restandogli adunque più, se non un solo figliuolo diletto, mandò da ultimo anche questo da essi, dicendo: Avran rispetto per mio figliuolo.
7Ma i vignaiuoli dissero tra di loro: Questi è l'erede: su via, ammazziamolo: e sarà nostra l'eredità.
8E presolo, lo ammazzarono, e lo gettarono fuori della vigna.
9Che farà adunque il padron della vigna? Verrà, e sterminerà i fittajuoli: e darà ad altri la vigna.
10E non avete voi letto questa scrittura: La pietra rigettata da coloro, che fabbricavano, quella stessa è diventata pietra fondamentale dell'angolo.
11Dal Signore è stata fatta tal cosa: ed ella è mirabile negli occhi nostri?
12E tentavan di mettergli le mani addosso: imperocché intesero, che questa parabola l'aveva detta per loro; ma ebber paura delle turbe. E lasciatolo, se ne andarono.
13E mandaron da lui alcuni de' Farisei, e degli Erodiani, per coglierlo in parole.
14Venuti costoro, gli dissero: Maestro, noi sappiamo, che sei verace, e non hai riguardo a chicchessia: conciossiachè non guardi in faccia gli uomini; ma insegni la via di Dio con verità: è lecito, che si paghi il tributo a Cesare, o nol pagheremo?
15Gesù conoscendo la loro malizia, disse loro: Perché mi tentate voi? Recatemi un denaro, perché lo vegga.
16E glielo presentarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa impronta, e questa iscrizione? Risposer: Di Cesare?
17E Gesù ripigliò, e disse loro: Rendete adunque quel, che è di Cesare, a Cesare: e quel, che è di Dio, a Dio. Ed eglino lo ammiravano.
18E andaron da lui i Sadducei, i quali negano la risurrezione: e lo interrogarono con dire:
19Maestro, ci ha ordinato Mosè, che se il fratello d'uno venga a morire, lasciando la moglie senza figliuoli, il fratello sposi la moglie di lui, e ravvivi la stirpe di suo fratello.
20Or eranvi sette fratelli: e il primo si ammogliò, e morì, senza lasciar figliuoli.
21E il secondo prese la di lui moglie, e morì: e non lasciò nemmen esso figliuoli. E similmente il terzo.
22E nella stessa guisa sette l'ebbero per moglie: e non lasciaron figliuoli. Finalmente ultima di tutti morì anche la donna.
23Nella risurrezione adunque, tornati che siano a vivere, di chi di questi sarà ella moglie? Imperocché sette l'hanno avuta per moglie.
24Ma Gesù rispose loro, e disse: Non siete voi in inganno per questo, perché non intendete le scritture, né la potenza di Dio?
25Imperocché risuscitati che siano, né gli uomini prenderan moglie, né le donne saran date a marito; ma saranno quali gli Angeli di Dio nel cielo.
26Che poi i morti risorgano, non avete voi letto nel libro di Mosé, in qual modo Dio parlò a lui nel roveto, dicendo: Io sono il Dio d'Abramo, e il Dio d'Isacco, e il Dio di Giacobbe?
27Ei non è il Dio de' morti, ma de' vivi. Voi siete adunque in grande errore.
28E si accostò uno degli Scribi, che aveva udite le interrogazioni di coloro, e vedendo, che Gesù aveva loro risposto bene, domandogli, quale fosse il primo di tutti i comandamenti.
29E Gesù risposagli: Il primo di tutti i comandamenti egli è: Senti, Israele: il Signore Dio tuo è un Dio solo.
30E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutto il tuo spirito, e con tutto il tuo potere. Questo è il primo comandamento.
31Il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo, come te stesso. Altro comandamento maggior di questi non v'è.
32E lo Scriba gli rispose: Maestro, hai detto benissimo, e con tutta verità, che v' è un solo Dio, e non ve n' è altro fuori di lui.
33E che l'amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, e con tutta l'anima, e con tutte le forze: e l'amare il prossimo, come se stesso, val più di tatti gli olocausti, e sagrifizj.
34Vedendo Gesù, com' egli aveva saviamente risposto, gli disse: Non se' lungi dal regno di Dio. E da indi in poi nissuno ardiva d'interrogarlo.
35E ragionando Gesù, e insegnando nel tempio, diceva: In che modo dicono gli Scribi: che il Cristo è figliuolo di Davidde?
36Conciossiachè lo stesso Davidde disse per Ispirito santo: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, sino a tanto che io abbia messi i tuoi nemici per isgabello a' tuoi piedi.
37Lo stesso Davidde adunque lo chiama Signore: come adunque è suo figliuolo? E la molta turba lo udì con piacere.
38E diceva loro nelle sue istruzioni: Guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono di passeggiare in lunghe vesti, e di essere salutati nelle piazze,
39E di avere le prime sedie nelle adunanze, e i primi posti ne' conviti:
40I quali divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni: costoro saranno più rigorosamente giudicati.
41E sedendo Gesù dirimpetto al gazofilaccio, osservava, come il popolo vi gettava del denaro, e molti ricchi ne gettavano in copia.
42Ed essendo poi venuta una povera vedova, vi mise due piccole monete, che fanno un quadrante.
43E chiamati a se i suoi discepoli, disse loro: In verità vi dico, che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli, che han messo nel gazofilaccio.
44Imperocché tutti hanno dato di quel, che loro sopravanzava: ma costei del suo necessario ha messo tutto quel, che aveva, tutto il suo sostentamento.
Note:

12,10:La pietra rigettata ec. Questo versetto, e il seguen e presi dal salmo 117. letteralmente s'intesero della maniera miracolosa, onde Dio aveva rimesso Davidde sul trono dopo la ribellione delle dieci tribù; ma in senso profetico, avuto principalmente in mira dallo Spirito santo, annunziavano la maniera anche più miracolosa, onde il vero Davidde, Gesù Cristo, rigettato dal suo popolo dovea essere riconosciuto, e adorato da tutte le genti.

12,26:Nel libro di Mosè. Si vale dell'autorità di Mosè, sia perchè i Sadducei l'avevano allegata, sia perchè costoro non ammettevano di tutti i libri santi, se non il Penta teuco, cioè i cinque libri di Mosè.

12,34:Non se'lungi dal regno di Dio. Quello, che gli mancava, era la cognizione del Salvatore figliuolo di Dio, senza di cui non poteva aver parte nel regno celeste.

12,41:Gazofilacio. Questa parola significa qui più probabilmente il luogo, dove erano alcune casse destinate a ricevere il denaro gettatovi dal popolo per uso del tempio. Questo luogo era accanto all'atrio detto delle donne, non perchè in esso non entrassero, se non le donne; ma perchè di là da questo non era ad esse lecito d'inoltrarsi. Vedi Giuseppe de B. lib. v. 14. Altri vogliono, che il luogo dell'erario fosse all'ingresso del tempio a settentrione.

12,43:Ha dato più di tutti ec. Il pregio delle buone opere dipende dalla carità, con cui son fatte. Così ne giudica Dio, che al cuore dell'uomo mira principalmente, e cosi insegna a'suoi Apostoli di giudicarne. E non v'ha dubbio che maggior affetto di liberalità si è il dar poco del pochissimo che uno ha, che il dar molto da una gran massa.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap